Le cose più belle nascono all'improvviso
È inutile dannarsi, programmarsi gli amori, le giornate, le cose da fare
Le cose più belle ti colpiscono quando meno te lo aspetti
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itsaurora ha risposto alla storia: Stupisciti pure, ma ho visto la partita✌🏻
Hai almeno capito che noi eravamo quelli con la maglia rossa?😂
Non sono messa così male, ho giocato per anni nella Roma Volley e, spoiler, i colori sono gli stessi😝
Però devo dire che vedere giocare Sergi Roberto è stato bello😍
Ah sì? Pensavo che il mio gol fosse più interessante😎
Ah, hai segnato? Mica mi ero accorta🤔
Ma la partita l'hai vista o eri troppo presa da Sergi Roberto?🙄
L'ho vista, idiota😂 e anzi, complimenti🥰
Però io adesso sto crollando, torno a dormire qualche ora😴
Secondo me è arrivato il momento di sentirci.. domani (oggi per te) mi alleno solo alla mattina, il pomeriggio ce l'ho libero; possiamo sentirci quando in Italia è sera
Ci potrebbe stare, ma ne possiamo parlare dopo che mi sono ripresa?🙏🏻 ora non connetto😂
Vai vai, non voglio rubarti altre ore di sonno; buonanotte Rory🥰
Ti prego, Rory no🙈
A me piace, non mi farai cambiare idea😂 visualizzato
••• • Aurora's pov •
Mi sistemai in veranda, lontana dalla curiosità di mia cugina e di mia mamma, in attesa che Stephan mi chiamasse; non ci vedevamo da più di due settimane e, nonostante ci fossimo sentiti tutti i giorni, iniziavo a sentire la sua mancanza. Non avrei mai pensato che potesse diventare una presenza così importante per me, ma con lui mi trovavo bene; parlavamo di tutto e di più e neanche il fuso orario ci impediva di sentirci. La suoneria del cellulare mi risvegliò dai miei pensieri e, appena lessi il nome di Stephan, sorrisi automaticamente; accettai la chiamata in entrata e, appena si accorse della mia presenza, Stephan sorrise. «Ciao Rory.»
«Ste, ti prego, l'ho sempre odiato come soprannome.» Mi lamentai al suo saluto, anche se, in realtà, mi sarei anche potuta abituare a sentirmi chiamare così da lui. «Ammettilo che detto da me ti piace.» Replicò sorridendo maliziosamente; anche questa volta mi aveva capita, senza che gli avessi detto nulla.
«Credo che te lo dicano spesso, ma sei troppo sicuro di te stesso.» Risposi, mordendomi un labbro per cercare di trattenere una risata.
«E a te hanno mai detto che sei una pessima bugiarda?»
«Vuoi passare il tempo a prendermi per il culo?»
«Dimmi un po' come sta andando.» Si sistemò contro la testiera del letto e solo in quel momento notai il fatto che indossasse una canottiera e che, di conseguenza, i muscoli delle braccia erano in bella vista; dovetti fare appello a tutta la mia forza di volontà per non iniziare a fissarlo. Ma ero pur sempre una ragazza, era impossibile restare indifferente davanti a un ragazzo come Stephan.
