• Aurora's pov •
Non appena Manuel parcheggiò la macchina, tutta l'ansia che avevo cercato di reprimere durante il viaggio in aereo e quello in auto era tornata a farmi visita; una volta scesa dall'auto, afferrai la mano di Stephan in cerca di conforto e, proprio come mi aspettavo, il calciatore lo capì subito. «So che così non ti aiuto, ma è giusto che ti dica la verità: come ti ho già detto, mia madre potrebbe sembrare un po' fredda all'inizio, ma è solo perché non vuole vedermi soffrire; sii te stessa e vedrai che ti adoreranno entrambi.» Cercò di tranquillizzarmi e si chinò per lasciarmi un bacio sulle labbra.
«Tesoro mio.» Esclamò la madre, non appena sentì la voce del figlio invadere le mura di casa; Stephan lasciò la mia mano per abbracciare finalmente la madre dopo mesi che non si vedevano. «Mamma, lei è Aurora, la mia fidanzata.» Il calciatore sorrise, incitandomi ad avvicinarmi a loro.
«È un piacere conoscerla.» Le porsi una mano per presentarmi e, dopo avermi squadrata dalla testa ai piedi, ricambiò la presa presentandosi: «piacere mio, sono Lucia; e tranquilla, puoi darmi del tu.» Le sorrisi in risposta e, nel frattempo, arrivò anche il padre di Stephan che, dopo aver salutato velocemente il figlio, si rivolse a me: «Ciao cara, io sono Sabry.»
Il sole tiepido di metà novembre ci permise di sistemarci sul terrazzo e rimasi incantata davanti alla vista che si poteva ammirare; sentii due braccia stringermi in vita e le labbra del mio ragazzo posarsi dietro il mio orecchio. «Ti piace?» Annuii alla sua domanda, appoggiandomi al suo petto per ammirare la distesa azzurra davanti a noi. «Amo il mare, soprattutto in giornate come oggi che ti permettono di stare fuori senza dover usare i giacconi pesanti; ed è il motivo per cui, spesso, vado ad Ostia con Veronica.»
«Sapevo che ti saresti innamorata della vista. Comunque, giusto per tranquillizzarti un pochino, è presto per dire che piaci a mia madre, ma ti ha sorriso ed è un passo in avanti; sii te stessa e la conquisterai.» Rafforzò la presa intorno alla mia vita, sapendo che ne avevo bisogno perché, anche se cercavo di non darlo a vedere, dentro di me stavo morendo di ansia; ma, non sapendo che parole usare, decisi di non rispondere. Rimanemmo in quella posizione fino a quando non uscì anche la madre e, quando anche lei ci raggiunse fuori sul terrazzo, andammo a sederci di fianco a Manuel che, nel frattempo, stava parlando con il padre.
«Visto che Stephan non parla, approfitto della tua presenza; come vi siete conosciuti?» Mi chiese la madre, facendo sbuffare il figlio minore; potevo immaginare che non ne avesse parlato perché non ama esprimere i suoi sentimenti. «Al matrimonio di Lorenzo Pellegrini, sua moglie è la mia migliore amica; poi ci siamo incontrati durante le vacanze estive e siamo usciti qualche volta per conoscerci. In un primo momento ho tentato di reprimere i miei sentimenti per paura, ma la voglia di conoscerlo meglio ha superato la paura e quindi abbiamo iniziato a frequentarci anche a Roma.» La sincerità era sempre la strada più corretta ed era giusto che sapessero che ero io quella titubante tra i due.
«Per paura?» Domandò Lucia con tono stupito; annuii, prima di rispondere «a Ibiza ci siamo avvicinati, tanto da uscire qualche volta insieme e con lui mi trovavo bene, volevo conoscerlo meglio; ma uscivo da una relazione durata tre anni e avevo paura che il mio avvicinamento a un altro ragazzo fosse dovuto alla mancanza di attenzione dei mesi precedenti. Non volevo prenderlo in giro, quindi mi sono allontanata per cercare di capire cosa provavo veramente nei suoi confronti; e poi, non nego che il suo essere calciatore mi spaventava, perché io non appartengo assolutamente a questo mondo.»
«Ma non è riuscita a resistere al mio fascino, quindi eccoci qua.» Intervenne Stephan, facendomi roteare gli occhi per il suo essere così egocentrico; ma, in realtà, lo stavo ringraziando mentalmente perché aveva alleggerito la situazione. Lo guardai negli occhi, senza riuscire a trattenere un sorriso e, prima che potessi distogliere lo sguardo, Stephan avvicinò il suo viso al mio per lasciarmi un leggero bacio sulle labbra; ed ero sicura che stavo arrossendo per la vergogna.
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E poi all'improvviso sei arrivato tu • Stephan El Shaarawy
FanficLe cose più belle nascono all'improvviso È inutile dannarsi, programmarsi gli amori, le giornate, le cose da fare Le cose più belle ti colpiscono quando meno te lo aspetti