Capitolo 19

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Jk's pov

Mi strattonò dal polso e mi portò in un angolino della casa dove nessuno ci vide in quel punto essendo solo noi due.

<< Bene sfigatello apri il bigliettino e leggi l'indizio che voglio bere al più presto qualcosa >> mi disse guardandomi dritto negli occhi con un tono di voce secco e duro.

Presi in mano il bigliettino e tremando lo aprii per poi leggerne il contenuto.

<< Se la bibita vuoi trovare, nell'oscurità devi cercare e nel basso posto andare. Cosa pensi significhi il basso posto? >>

<< Mh non saprei il garage? >>

<< I garage di solito hanno la luce quindi non è totalmente buio...>>

<< Cazzo, non ci avevo pensato. Sei intelligente sfigatello >>

<< Ehm okay? Comunque credo sia la cantina considerando le descrizioni->> non mi lasciò finire di parlare che subito mi prese la mano con fermezza e mi trascino lungo il corridoio; si fermò poi davanti a una porta bianca con una maniglia color oro e aprì la porta facendo rivelare così una scalinata buia che portava verso il basso.

Prendemmo i nostri cellulari e attivammo le torce poi Kim iniziò a scendere, ma io rimasi fermo dov'ero e iniziai a tremare avendo paura di così tanta oscurità.

Non sentendomi scendere con lui Kim si girò e appena mi vide in quello stato iniziò a ridere di me mettendosi una mano sulla pancia per le troppe risate.

<< Piccoletto hai paura? ahaha dai scendi che non ci sono i mostri che ti mangiano ahahah >>

<< N-non mi va... s-so già come va a finire, in qualsiasi film horror i protagonisti r-rimangono chiusi dentro la c-cantina e p-per di più è Halloween oggi c-chissà che scherzo brutto hanno intenzione di f-farci...>>
<< Okay ascoltami bene sfigatello, io voglio bere dell'alcol e dobbiamo fare tutto insieme per averne altro più tardi quindi tu muovi quel culo e vieni con me, ci sono io quindi non hai motivo di cagarti addosso come una checca. >>

<< V-va bene...>> presi un respiro profondo e a passi lenti scesi le scale notando poi che Kim fu molto più avanti di me.

Preso dallo spavento andai velocemente vicino a lui aggrappandomi al suo braccio e anche provando un grosso imbarazzo non lasciai la presa, per fortuna Taehyung non commentò.

Arrivammo poi nella spaziosa cantina e rimanendo sempre appiccicati come cozze trovammo l'alcol in uno scaffale in basso.

<< Mh vodka alla pesca, mica male. Bene sfigatello ora dobbiamo sgolarcela entrambi e->> si udii come una chiave che girava in una serratura e subito mi feci prendere dalla paranoia iniziando a tremare e piagnucolare come un bambino.

<< Ma che cazzo! >> Kim corse verso la porta di sopra di corsa lasciandomi da solo in cantina e iniziando a sbattere la mano sulla porta urlando di farci uscire.

<< K-kim io te l'avevo detto cazzo...>> sentii l'ansia iniziare a salire sempre di più e il respiro si fece sempre più pesante, Taehyung corse verso di me notando il mio attacco di panico.

<< Hey hey hey! Calmati ci faranno uscire presto ora chiamiamo qualcuno ok? >> annuii costantemente e presi in fretta il telefono provando a chiamare Jimin ma il cellulare non prendeva da nessuna parte e lì iniziai a preoccuparmi ancora di più

<< Non prende ! non prende! Kim ho p-paura! >>

<< Cristo neanche a me prende! Jungkook guardami vieni qui, prendi la mia mano e fai respiri profondi. Ispira quando la mia mano sulla tua schiena va su ed espira quando va giù ok? >> annuii e lui appoggiò la mano sulla mia schiena facendo su e giù lentamente, feci come mi disse e poco dopo mi calmai.

100 volte con te ~ TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora