Parte XIII

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"...
Slow hands like sweat dripping down our dirty laundry no, no chance
..."
Dal flash della fotocamera che aveva scattato una foto poco prima, spuntarono degli occhi inconfondibili.
Non potei fare a meno di bloccarmi come un cretino con il microfono a mezz'aria, mentre in sottofondo il pubblico cantava all'unisono il resto della strofa.
Fortunatamente mancavano poche canzoni alla fine del concerto, per cui cercai di non incrociare il suo sguardo, ma fu un tentativo vano.
Preso da una pazzia momentanea, annunciai <<So che non è prevista dalla scaletta e che probabilmente molti di voi non la conosceranno dato che è abbastanza vecchia, ma stasera mi sento di condividere con voi questa canzone e con essa il ricordo di una persona a cui ho voluto molto bene>>.

"Four to three...
Live for you, I long for you, Olivia
I've been idolizing the light in your eyes, Olivia
I live for you, I long for you, Olivia
Don't let me go
Don't let me go
..."

Esitante, ma con il cuore pieno di speranza, guardai verso la zona dei giornalisti.
La cercai ripetutamente con gli occhi ma i nostri sguardi non si incrociarono.
Dov'era finita?
Lo sapevo che non avrei dovuto cantare questa canzone, ci avevo proprio fatto una figura di merda.
Dopo aver salutato e ringraziato, abbozzai un sorriso forzato e mi ritirai nel camerino.


Olivia al concerto:

Olivia al concerto:

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