Parte XVIII

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Mi infilai la camicia frettolosamente rigirando con cura il colletto.
Ero davvero agitato!
Mi spruzzai la colonia sul collo e dopo essermi ricontrollato per l'ennesima volta il ciuffo allo specchio dell ingresso afferrai il portafoglio e le chiavi dal portaoggetti ed uscii di casa.
Salii in macchina.

N: Sto arrivando.😁

Durante il breve tragitto, mi ritrovai a tamburellare con le dita sul volante per l'ansia.
Una volta aver parcheggiato davanti a quella che supponevo fosse casa di Ollie, mi allungai verso il specchietto retrovisore per controllare l'ultima volta il mio aspetto.
Sistemai di nuovo i capelli per poi farmi da solo l'occhiolino, e compiaciuto di come mi ero pettinato, scesi.

 Sistemai di nuovo i capelli per poi farmi da solo l'occhiolino, e compiaciuto di come mi ero pettinato, scesi

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Controllai per l'ennesima volta il numero civico, dopo essermi tolto gli occhiali da sole.
Trovai il cancello socchiuso, così lo spinsi e proseguii fino a quando un anziano e baffuto portinaio mi accolse con un sorriso.
<<Salve, sta cercando qualcuno?>>
<<Buongiorno, sì, sto cercando Olivia Murray>>
<<Certo primo piano, appartamento 1B>>
<<La ringrazio>>
Salii gli scalini lentamente preso da un'irrefrenabile voglia di tornare a casa.
Una volta arrivato davanti alla porta, con lo stomaco sottosopra, presi un profondo respiro e poi premetti il campanello.
Dopo un paio di minuti, feci per suonare nuovamente quando la porta si aprì.
Rabbrividii piacevolmente alla vista del corpo Ollie semicoperto da una vestaglia di seta rosa che le cadeva morbida lasciando una spalla nuda.
Mentre con una mano si reggeva alla porta semiaperta, con l'altra si sistemò velocemente i capelli scompigliati per poi arrossire notevolmente
<<Oddio non ti aspettavo così presto, due minuti e sono pronta, giuro!>>.
Io annuii incantato dal suo aspetto.
Improvvisamente sentii una profonda voce maschile provenire da dentro la casa <<Baby se è il corriere digli che mi vesto e vengo a firmare!>> e intravidi un uomo in mutande.
Ollie, che si era voltata verso la fonte della voce, si rigirò lentamente verso di me con gli occhi sbarrati.
Nel frattempo io, incapace di proferire parola, scossi velocemente la testa come per negare a me stesso ciò che avevo da poco visto e sentito e me ne andai.
<<Niall, aspetta?!>>

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