Parte XXX

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OLIVIA:

<<Ma basta! Sei sempre qua a lamentarti!>> dissi scocciata.
<<Beh direi che te non ti puoi lamentare, cioè, io ci sono sempre, tu invece vai di qua e di là>>
<<E che problema c'è?!>>
<<Ah non so, ora ti ci metti anche con il weekend a Londra>> disse Boris tirando una manata sul tavolo.
<<Direi che non devo darti spiegazioni su quello che faccio nel tempo libero>>
<<Beh io dubito che ci vai da sola?!>>
<<No, non ci vado da sola>>
<<Ah come minimo ci andrai con quel biondino del cazzo?!>>
<<Cosa ti cambia? Io e te non stiamo insieme>>
<<Per scelta tua... Io te l'ho chiesto almeno tre volte>> ribattè per poi prendermi le mani tra le sue <<Sai che tra noi  non è solo sesso, c'è molto di più!>> disse come per impietosirmi.
Ritrassi le mani e dopo aver preso la borsa corsi fuori dalla villa di Boris.
<<Tesoro?!>> sentii urlare poco prima di sbattere dietro di me la porta d'ingresso.
Mi fermai davanti alla mia macchina e mi appoggiai sul cofano accendendo una sigaretta. Quella litigata mi aveva davvero dato sui nervi.
Alzai gli occhi e notai Boris che scrutava le auto parcheggiate nella sua via per individuarmi. Quando mi vide iniziò a camminare a passo svelto.
<<Bellezza, hai intenzione di farti perdonare?>> disse con voce languida una volta arrivato davanti a me, per poi sporgersi facendo intendere che volesse baciarmi.
Gli appoggiai una mano al petto un po' disgustata dalla situazione <<Mh... Ne parliamo lunedì>> dissi per poi gettare la sigaretta a terra e salire in macchina velocemente.

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