Parte XXIII

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OLIVIA:

Io non risposi, semplicemente rientrai in casa seguita da lui, che si preoccupò di chiudere la porta finestra con cura.
Mi appoggiò una mano sulla parte bassa della schiena, lasciandosi guidare fino alla camera da letto.
La tensione era palpabile nell'aria, tanto che giunti alla porta socchiusa, Niall mi fece girare verso di lui, soprendendomi.
Nonostante il buio dell'anticamera, riuscivo a percepire chiaramente il suo sguardo su di me.
Si appoggiò con una mano al muro mentre con l'altra cercò la mia tremolante.
Gli strinsi la mano e ridacchiai quando la sua barba incolta mi solleticò leggermente il collo. Anche lui si lascio scappare un risolino, per poi lasciare la mia mano e accarezzarmi il viso dolcemente.
Deglutii nervosamente e mi morsi il labbro inferiore.
Il rossore delle mie guance sembrò scaldare tutto il mio corpo quando improvvisamente fece combaciare le nostre labbra in un bacio urgente.
Mi tenne per la vita mentre, continuando a baciarmi, mi fece camminare all'indietro, fin dentro la mia stanza poco illuminata.
Col fiato corto, mi staccai e gli poggiai una mano sul petto. Lui si avventò sul mio collo lasciando dei piccoli baci piacevoli.
Portai una mano sulla sua nuca, mentre Niall giocherellava con l'orlo della mia camicetta azzurra.
Una delle sue mani si infilò nella tasca posteriore dei miei jeans bianchi, attirandomi a sé.
Morbide e piene labbra furono all'istante sulle mie.
Repentinamente, mi buttó di peso sul piumone chiaro e sorrise sornione prima di stendersi su di me, sorreggendosi sugli avambracci.
Afferrai i bordi della sua maglietta, un po' incerta.
Ancora non riesco a spiegarmi come mai mi sentissi così alle prime armi in quel momento.
Lui si sfilò la maglia velocemente, per poi ritornare su di me.
Mi sorrise per poi baciarmi nuovamente.
Nel frattempo, mi sbottonai la camicetta velocemente.
Ricevetti un bacio piacevole nel punto in cui l'orecchio e la mandibola si incontrano.
Niall poi inziò a scendere lentamente lungo il mio collo, il mio petto, fino alla bocca dello stomaco.

DRIIIN DRIIIIN

Sollevai la testa dal piumone e la voltai lanciando uno sguardo al comodino sul quale avevo precedentemente appoggiato il mio cellulare.
Lentamente, mi rigirai e guardai Niall che si era fermato per un secondo. 
Accantonai definitivamente l'idea di rispondere al telefono quando la sua scia di baci riprese.

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