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Camila Mendes as Isla Romero

Alice

"Allora ci vediamo tra due settimane?" chiesi ad Alex.
Erano arrivate le vacanze di Natale, io dovevo tornare a Los Angeles mentre lui a Sacramento.
Lui mi abbracciò forte, prima di entrare nella macchina.
"È stato un piacere signor. Baker" dissi stringendo la mano al padre di Alex.
"Anche per me, sono contento che mio figlio si sia trovato una ragazza gentile come te" disse lui sorridendomi, prima di partire.
Lo salutai con la mano, prima che partisse.
"Ci vengono a prendere domani" mi spiegò Danielle, dopo essere stata al telefono con suo padre.
"Capisco"
"I tuoi genitori hanno organizzato una festa per la vigilia di Natale"
"Magnifico" dissi io sbuffando, prima di ritornare nel mio dormitorio.
"Domani pomeriggio partono anche Lucas e Nick. Andiamo a salutarli?" mi chiese lei.
Io annuii, seguendola verso il dormitorio maschile.
"Eccoci" disse Danielle, entrando nella stanza di Lucas. La cassa aveva il volume al massimo, eravamo gli ultimi a partire per il ritorno a casa e il college era completamente vuoto.
Nell'ultimo mese Nick dormiva spesso da Lucas, Alex mi diceva spesso che litigavano.
"Devo prendere gli ultimi vestiti in camera, chi viene con me?" disse Nick, prendendo le chiavi dalla tasca.
Danielle si offrì di accompagnarlo, mentre io aiutai Lucas a sistemare gli ultimi vestiti nella valigia.
"Ormai mi ero abituata alla vostra presenza" dissi ridacchiando, piegandogli una maglietta.
"Mi mancherai" mi disse lui, prendendomi una mano.
Lo guardai per un attimo, lui mi prese il braccio e mi tirò verso di lui, stringendomi forte.
Ricambiai l'abbraccio.
Infondo erano solo 2 settimane, non mi sarebbe mancato così tanto, vero?
Ci staccammo dopo pochi minuti, ma nonostante quello lui mi teneva ancora stretta la vita.
In pochi istanti mi tornò in mente l'ultima volta che eravamo in questa posizione.
Il ragazzo si avvicinò pericolosamente al mio viso, ma nonostante quello non avevo il coraggio di allontanarmi da lui.
I nostri visi erano praticamente a pochi centimetri di distanza, girai il viso velocemente non appena sentii la porta aprirsi, ma non mi spostai di un solo centimetro, almeno fino a quando non vidi il viso stupito di Danielle. Mi allontanai velocemente dal ragazzo dirigendomi verso la mia migliore amica.
"Siamo passati solo a salutarvi, anche io e Alice dobbiamo sistemare le valigie" intervenì Danielle, imbarazzata dal momento.
"Esatto, ci vediamo tra due settimane" dissi uscendo dalla camera.

Lucas

"Potevate aspettare ancora 3 minuti" dissi sbuffando, chiudendo la valigia.
"Non scherzare, dovevamo arrivare prima. Non voglio mica vederti piangere sul letto perché lei ti ha detto che era stato uno sbaglio" mi disse Nick, dandomi una pacca sulla spalla.
"E ti ricordo che lei è fidanzata" continuò, dopo qualche istante di secondo.
"Anche se devo ammetterlo, non me lo aspettavo da lei"
"Ovvio che non te lo aspettavi, ho agito prima io"
"Pende dalle tue labbra" mi disse il ragazzo ridacchiando.
"Che intendi?" gli chiesi confuso.
"Niente, niente"

Alice

24 dicembre

"Non ho affatto voglia Dani. È la solita festa per ricchi che non vogliono far altro che far notare quanti soldi hanno" dissi sdraiandomi sul mio letto.
"E quindi? Anche se fosse? Guarda che bel vestito che ti ho scelto, tua madre ha anche approvato!" esclamò lei, guardando il mio vestito. Era un vestito davvero bello, lo devo ammettere. Era un vestito lungo e lilla, con lo spacco che partiva da metà coscia e arrivava fino a terra. Le spalline invece erano brillantinate.
"Se solo ci fossero anche gli altri sarebbe più divertente" dissi sbuffando.
"Non ti basto io?" disse lei, mettendo il broncio.
Lei era già pronta psicologicamente dal giorno in cui ci comunicarono il grande avvenimento.
Probabilmente ieri aveva passato tutto il giorno alla spa e questa mattina dalla parrucchiera, guardando i suoi capelli liscio perfetto. Avevamo deciso di passare il pomeriggio a prepararci.
Aveva anche lei un vestito lungo senza spalline, bordeaux.
"Nemmeno al ballo di quinta avevamo dei vestiti del genere"
"Dai, sono già le 4. Ti devo preparare"
Mi alzai con malavoglia dal letto, sedendomi davanti alla toeletta presente nella mia stanza.
"Ti faccio i boccoli, va bene?" mi chiese la ragazza, prendendo il ferro dal mio bagno.
"Mi affido a te" dissi sbuffando, scrivendo qualche messaggio ad Alex.
"Sai di cosa non abbiamo mai parlato?" mi chiese lei, separandomi i capelli.
"Di cosa?" le chiesi, guardandola dallo specchio.
"Di quello che è successo in camera con Lucas l'ultimo giorno"
"Non è successo niente" dissi sbuffando, appoggiando i gomiti sulla toeletta.
"L'ultima volta che hai detto così vi siete baciati così tante volte che non te le ricordavi e avete anche dormito insieme, quindi evidentemente deve essere successo qualcosa" disse lei ridendo.
"Però questa volta non è successo niente sul serio"
"Va bene, non pensiamoci allora"
Cambiammo discorso, immaginando tutti gli invitati che ci sarebbero stati quella sera.
"Sei triste, che cos'hai?" mi chiese Danielle, fissandomi i boccoli con della lacca.
"Non ho voglia di andare a questa festa piena di vecchi"
"So io come farti risollevare il morale" disse la ragazza, facendomi alzare dalla sedia.
La guardai con le braccia incrociate, mentre lei cercava qualcosa tra i cassetti del mio comodino.
Prese la cassa dal cassetto, mettendo delle canzoni totalmente a caso.
"Balla" mi disse lei severa.
Io iniziai a ridere e la imitai ballando.
Ci fermammo dopo una buona mezz'oretta, sdraiandoci sul mio letto, prendendo fiato.
"La festa inizia alle 9 e sono le 8.45. Figurati se non siamo in ritardo! Meglio se inizio a truccarti"

"Siete pronte ragazze?" ci chiese mia madre, entrando in camera mia. Erano le 9.45 e la festa era già cominciata da un po'.
"Oh tesoro! Sei stupenda" disse commossa mia madre.
"Hai fatto un ottimo lavoro Danielle" si complimentò la donna con la mia migliore amica.
"Grazie Anastasia"
"Splendida anche tu tesoro ovviamente. Scendete? Ci sono un sacco di persone che non aspettano altro che conoscervi" continuò mia mamma, passandomi una scatola di scarpe.
"Ci mettiamo le scarpe e scendiamo" dissi sbuffando, guardando la scatola di scarpe. Un'altra serata con i tacchi.
Danielle mi passò la scatola di scarpe, scoprendo le décolleté brillantate con il laccio alla caviglia.
"Sono stupita" dissi meravigliata, era la prima volta che ero contenta di mettere i tacchi.
Danielle si mise anche lei un paio di décolleté nere.
"Ci siete ragazze?" ci chiese mio fratello, bussando alla porta di camera mia.
Dopo essermi infilata le scarpe andai ad aprire la porta a mio fratello, anche lui messo a lucido con la camicia bianca, i pantaloni neri e la giacca nera.
"Bella la cravatta" disse Danielle.
"Grazie" esclamò lui sistemandosela.
"Sei pronta per passare una serata terribile?" mi disse mio fratello, sbuffando e porgendomi il braccio.
"Sono nata pronta" dissi afferrando il braccio.
"Vai tu davanti, non mi piace che la gente ci guardi" ordinai a Danielle.
Scendemmo piano le scale, mentre metà delle persone presenti nella casa aveva lo sguardo rivolto verso di noi.
"Non è servito molto mandare Danielle davanti" mi sussurrò mio fratello all'orecchio.
"Non farmelo notare" dissi sussurrando.
Danielle raggiunse i suoi genitori, mentre io raggiunsi i miei accompagnata da mio fratello.
"Eccovi finalmente! Cecilia, ti presento mio figlio David e mia figlia Alice"
"È un piacere signora, è incantevole" sorrisi alla donna, stringendole la mano.
In quel momento guardai dietro la signora e puntualmente un ragazzo si girò, incrociando il mio sguardo.

Mare || Lucas Jade ZumannDove le storie prendono vita. Scoprilo ora