Ross Lynch as Christian Blake
Alice
Il ragazzo mi squadrò dalla testa ai piedi, prima di salutarmi con la mano.
"È un piacere vederti, Lucas" gli dissi nascondendo il mio stupore.
"Non pensavo abitassi qui" mi disse lui, con un sopracciglio alzato.
"Ci vivo" risposi semplicemente.
"Vi conoscete già? Fantastico!" esclamò mia madre.
Guardai il ragazzo stupita, per la prima volta non lo vedevo con la solita tuta e felpa, anzi era vestito davvero elegante. Indossava una camicia nera, abbinata alla giacca sempre nera e ai pantaloni neri.
"Sai Cecilia, mia figlia Alice è un'educatissima ragazza. Suona il pianoforte da quando aveva 6 anni. Puntiamo molto sulla sua educazione! Pensa che non è mai andata ad una festa" spiegò mia madre alla madre di Lucas.
Lui mi guardò confuso, mentre io forzai un sorriso alla donna.
"È adorabile, non come mio figlio. Dovresti prendere esempio Lucas" lo rimproverò la madre.
"Come vi siete conosciuti?" ci chiese lei.
"Siamo compagni di facoltà" rispose lui.
In quel momento un maggiordomo ci passò accanto, la signora Zumann afferrò due bicchieri di champagne, porgendomene è uno.
"La ringrazio per il gesto ma sono astemia" dissi sorridendo, rifiutando il bicchiere.
Lanciai un'occhiataccia a Lucas, non appena accennò una risatina.
"Sei fidanzata tesoro?" mi chiese la donna.
"Non ancora" risposi rimanendo con il sorriso. Guardai Lucas stupito dalla mia risposta.
"Ma come! Una ragazza così bella come te, un sacco di ragazzi ti corteggeranno sicuro"
"La nostra Alice preferisce concentrarsi sullo studio, anche se quest'anno abbiamo deciso di lasciarla trascorrere l'ultimo dell'anno ad Aspen, assieme a suo fratello e la figlia dei Copson. Voi che farete?"chiese mia madre, interessata.
"Oh quest'anno non abbiamo intenzione di uscire da Los Angeles, mia madre non sta tanto bene" ci spiegò la signora Zumann.
"Mi dispiace più che altro per il nostro Lucas" esclamò lei sconsolata.
Il nostro scambio di sguardi fu spezzato da lui, guardando la madre.
"L'importante è che nonna stia bene" disse lui sorridendo.
"Se a Lucas fa piacere potrebbe andare con loro! Infondo ha due sue compagne di scuola e anche David"
"Sarebbe fantastico, ma deve vedersela lui" disse la donna, riferendosi al ragazzo.
"Non vorrei disturbare" disse il ragazzo.
"Credo che per quanto la tua presenza in questo momento mi abbia stupita, a me e a Danielle farebbe molto piacere se tu venissi con noi" dissi sorridendo.
"Se non è un problema allora accetto volentieri, la ringrazio signora Miller"
"Chiamami Anastasia, tesoro"
"Allora Anastasia. Se non le dispiace mi piacerebbe scambiare due parole con sua figlia" disse Lucas, avvicinandosi a me.
"Andate pure" ci disse mia madre.
"Con permesso" dissi seguendo il ragazzo sul terrazzo.
"Non credi che tu mi debba dare qualche spiegazione?" mi chiese lui.
"Non capisco di cosa parli" dissi guardando in un'altra direzione.
"Non sembravi neanche tu"
"Non sono io infatti" dissi sospirando, appoggiando i gomiti alla ringhiera.
"Tutto questo non sono io. Io sono quella ragazza che hai conosciuto al corso di pedagologia, non la principessina che hai appena visto"
"È perché fai così?" mi chiese lui, interessato al mio discorso.
"Perché è il volere dei miei genitori"
"Non puoi fingere di essere chi non sei"
"Se scoprissero chi sono davvero probabilmente mi rinnegherebbero" disse lei, sorridendo malinconica.
"Secondo te perché alla festa di Isla era la prima volta che io bevetti qualcosa di alcolico?"
"Non ci ho mai pensato"
"Il college mi ha salvato da questo incubo" dissi, prima che il silenzio calasse tra noi due.
"Non ti trovavo più!" esclamò Danielle.
Io e Lucas ci girammo contemporaneamente verso la ragazza.
Lei guardò per qualche secondo il ragazzo, prima di realizzare chi fosse.
"Lucas! Che bello vederti, che ci fai qui?" disse contenta lei.
"I miei conoscono la famiglia di Alice" le spiegò.
"Finalmente qualcuno con meno di vent'anni" esclamò lei.
Io rimasi in silenzio ad ascoltare la loro conversazione.
"È fantastico il fatto che tu venga con noi! Sarà più divertente, vero Alice?" mi chiese Danielle.
Io annuii, rimanendo comunque in silenzio.
"Tutto a posto?" mi chiese Danielle, avvicinandosi a me.
"Certamente" dissi sorridendo, prima di tornare nel salone.
"Che schifo di festa" esclamai sussurrando.
"Ehi sorellina" mi disse David, appoggiandomi una mano sulla spalla.
Io gli sorrisi, seguendolo per tutta la sala. Non staccandomi da lui per una buona parte di tempo.Lucas
"È sempre stata educata ad essere la ragazza perfetta. Fin da quando eravamo piccole. I miei genitori invece erano molto più permissivi. Lei non poteva venire a giocare al parchetto con me perché doveva suonare il pianoforte. Oppure discoteche, feste, alcool, dormire fuori casa. Le ha sperimentate tutte durante il college. Soltanto in questi ultimi anni l'hanno lasciata uscire di più, ma solo perché c'ero io" mi spiegò Danielle.
"Mi dispiace" dissi guardando dal balcone la ragazza parlare con qualche signora assieme al fratello.
"Non voleva neanche partecipare a questa festa"
"Immagino" esclamai sospirando."Sono già le 2. Devo andare. Buon Natale"
"Buon Natale" esclamò lei, sorridendomi.
"Allora ci vediamo il 29?" chiesi alla ragazza, sorridendole.
"Ci vediamo il 29" disse lei, prima di rientrare in casa sua.
Il viaggio verso Malibu non era molto lungo, ci avevamo messo solo una mezz'oretta per arrivare a Santa Monica.
Pensai alla ragazza, appoggiando la testa al finestrino.
"Alice è davvero molto carina vero?" mi chiese mia madre, risvegliandomi dal mio stato di trans.
"Deduco di sì" dissi riappoggiando la testa contro il finestrino.
"Sono contenta che tu ti sia trovato degli amici"
Io sorrisi a mia madre, prima di guardare il paesaggio. L'acqua del mare rifletteva perfettamente la luce della Luna.
Sentii il mio telefono vibrare dalla tasca del mio telefono.Alice ☀️:
Il 29 abbiamo il volo alle 6.30 del mattino.
Mia madre ha chiesto se ti va di venire qua direttamente il 28. Abbiamo un sacco di camere, ovviamente vedi tu.
Il volo è abbastanza presto e non voleva farti togliere ore di sonno.Io:
Va bene, grazie.Alice ☀️:
Sei già arrivato a casa?Io:
5 minutiAlice ☀️:
Va bene. BuonanotteIo:
Buonanotte"Tesoro, sai che a me puoi dire di tutto, vero?" mi chiese mia madre, bussando alla porta della mia stanza.
"Te lo direi se avessi qualcosa da dirti" dissi abbozzando un sorriso, prima di girarmi dall'altra parte del letto, dandole la schiena.
Sentii un peso dall'altra parte del letto.
"È successo qualcosa che ti ha turbato in generale?"
"Mamma! Che palle! Sono le 3, posso andare a dormire?" sbottai, alzandomi dal letto.
Lei non rispose e uscì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Mi rimisi sotto le coperte, con il telefono in mano.
Lo sfondo del mio cellulare era l'unica fonte di luce presente nella stanza. Guardò il gruppo sorridente nella foto, prima di soffermarsi sulla ragazza presente nella foto.
Spensi il telefono, prima di alzarmi dal letto, dirigendomi in cucina.
"Scusa" dissi dispiaciuto, sedendomi su una sedia del tavolo.
Mia madre mi sorrise, prendendo del latte e scaldandolo.
"Mi dici che succede?" mi disse lei, passandomi una ciotola con del latte e dei biscotti.
Raccontai tutto a mia madre per filo e per segno, dal primo giorno di scuola a stasera.
"Però non dire niente alla signora Miller"
"Povera creatura, mi dispiace. Mi dispiace anche per te, tesoro" esclamò mia madre scioccata.
"Credo sia ora di andare a dormire" le dissi, guardando l'orologio segnare le 4 del mattino.
"Buonanotte" mi sorrise lei.Ehiii!!
Sperando che la storia continui a piacervi, ho deciso di pubblicare (o almeno ci provo) 3 volte a settimana:
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Mare || Lucas Jade Zumann
FanfictionAlice Miller è una ragazza normalissima pronta ad andare al college insieme alla sua migliore amica Danielle Copson. La sua vita da universitaria cambierà dopo aver incontrato Alexander Baker e Lucas Jade Zumann. *ci saranno vari sbalzi temporali, d...