La spesa

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Il tragitto casa-negozio in macchina è piuttosto strano, nessuno dei due parla. Io mi volto a guardarlo, ma distolgo subito lo sguardo. Non voglio farmi beccare a guardarlo.
Vorrei dire qualcosa, ma ho paura di dire qualcosa di sbagliato, non voglio litigare, non ora.
Sono uscita apposta per passare un po' di tempo da sola con lui e ora mi comporto come una ragazzina, infatti non devo comprare niente al negozio, ma è bello pensare di poter fare la spesa come capitava anni fa.
Quando finalmente arriviamo, lui parcheggia e scendiamo dalla macchina.
Una volta dentro, prendiamo un solo carrello. Io non so che prendere e nel frattempo osservo lui intento a prendere le cose che gli servono.
«Ehi ma tu non prendi nulla?»
«mmh cosa? Ah sì certo devo prendere delle fragole, della panna e anche un po' di cioccolato fuso»
«Scusami e a cosa ti servono queste cose? Mica sono beni di prima necessità per sopravvivere.»
«Lo so, ma metti caso che mi venisse voglia di fare un dolce?»
«Perché ti sei messa a cucinare? Non credo che faresti un dolce nemmeno se ti vedessi con i miei occhi, però diciamo che voglio crederti»
«Meglio»
Nel frattempo recupero le cose che mi servono e le metto nel carrello.
«Comunque stavo pensando perché non mangi con noi? A me non crei fastidio»
«Ti ringrazio, ma preferisco restare a casa mia. Anche perché i ragazzi potrebbero farsi un'idea sbagliata.»
«Sbagliata perché?»
«Perché i nostri figli ci vorrebbero di nuovo insieme»
«eh tu non lo vorresti anche?»
«Cosa c'entra quello che voglio io»
«Già cosa c'entra. Fai come vuoi»
Lo supero e vado in un altro reparto del negozio. "Non sono più cretina io che ci provo?"
Sospiro leggermente, mentre lui mi raggiunge lascia il carrello e i prende per il braccio.
«Mi vuoi spiegare che cosa ti prende?»
«Non mi prende niente. Se hai finito possiamo tornare a casa? Prima che qualche paparazzo del cazzo ci fotografa»
«Non penso che ce ne siano in giro siano in giro e quasi tutto bloccato. Quindi puoi stare tranquilla nessuno saprà che siamo insieme. E il tuo nuovo compagno non sarà geloso»
«Ma che dici? Nessuno qui è geloso, magari sarà il contrario. Ho visto le foto dei SAG Award. Non aspettavi altro vero? Chiudiamo la nostra storia e tu torni con lei? Guarda lasciamo stare non ne voglio parlare.»
«Hai aperto tu l'argomento. E poi ho letto quello che hai detto dopo quella serata. Comunque fai sempre così apri un argomento e non lo porti mai a termine. Dove stai andando? Vieni qui»
Mentre lui parla vado via, non voglio sentirlo. Perché ho queste idee da cogliona basta ho chiuso tornerò a mettere un muro tra me e lui. Non posso e non voglio stare di nuovo male a causa sua!
Esco dal negozio, e mi appoggio alla macchina, non posso entrare non ho le chiavi.
Poco dopo lo vedo arrivare con il carrello dove ci stanno le buste con la spesa.
«Perché sei andata via? Non ho fatto o detto niente di strano almeno credo»
«Volevo prendere un d'aria la mascherina mi toglie il respiro.»
«Aiutami con la spesa. Ahh comunque sei bellissima anche con la mascherina...eh shh non dire nulla»
Scuoto la testa e sorrido. Invece di aiutarlo appena apre la macchina mi siedo. Sì lo so sono molto dispettosa. E in questo momento lui se lo merita tutto.
Poi gli squilla il telefono e lo vedo rispondere. Cerco di ascoltare quello che dice.
«Ehi Jen. Sì tutto bene sto facendo la spesa. Tu come stai? Questo virus ci ha bloccato, mi dispiace che non riusciamo a vederci. Ora devo guidare poi ti chiamo io. Ciao.»
Sale in macchina e mi fissa
«Cosa c'è?»
«Niente.»
Mette in moto la macchina e ci avviamo verso casa.
«Quindi avevo ragione. Senti di nuovo Jen»
Dico leggermente altezzosa.
«è mia amica. Cosa c'è di male?»
«Solo un'amica? Okay»
Si volta verso di me per dire qualcosa, ma alla fine non dice nulla. E arriviamo a casa come eravamo partiti in totale silenzio.

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