31 marzo 2020

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Martedì 31 marzo 2020, ore 21:52

Marzo si è (quasi) ufficialmente concluso. È strano pensare che abbiamo tutti, o almeno, quelli che sono civili, trascorso la maggior parte del mese chiusi in casa ad affrontare una quarantena a livello nazionale. Nessuno di noi avrebbe potuto immaginarsi che quel 4 marzo pomeriggio, quando ha iniziato a circolare la notizia di una probabile chiusura delle scuole per prevenzione di una diffusione catastrofica del Corona Virus, si sarebbe interrotta la nostra vita regolare. 

Mi spaventa pensare ciò che il mese di aprile potrebbe rappresentare, nel collettivo e quindi per quanto riguarda questa situazione, ma anche nel personale. Senza considerare la grandissima rilevanza che ciò che stiamo vivendo ha avuto nel mese di marzo, è pur vero che è stato anche il mese del mio compleanno. 

Marzo era un mese che attendevo con tanta gioia ed entusiasmo, perché avrei potuto festeggiare il mio compleanno, magari uscendo con gli amici con cui ho più legato in questi quattro anni di liceo. Tuttavia, non è stato così. L'ho trascorso a casa con i miei genitori e, in fin dei conti, è quello che ho fatto da diciassette anni a questa parte. Tendo a trascorrerlo con i miei genitori, perché credo sia giusto così. Sono la mia famiglia e le persone che mi hanno portato in questo mondo ed è essenziale, per me, festeggiare questo giorno con loro. 

A parte quella giornata, marzo è stato un mese colmo di momenti difficili, impegnativi, che dimenticherei molto volentieri, ma finché non si uscirà da questa situazione complicata una volta per tutte, sarà abbastanza difficoltoso poterlo fare.

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