𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙑𝙄

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Ormai eravate a pochi centimetri di distanza e poi avvene una cosa completamente inaspettata.

Sebastian ti diede un forte schiaffo.

La tua guancia destra iniziò a bruciare, alzasti tremante la mano portandola a massaggiare la tua guancia che ormai era diventata rossa per il ceffone che avevi appena ricevuto.

Eri rimasta lì, ferma, a fissare un punto nel vuoto.

Quel gesto ti aveva come svuotata, completamente.

Perchè quello schiaffo?

Eri rimasta sorpresa dal suo gesto, fisicamente non ti faceva poi così male, il punto era che il dolore non proveniva dalla guancia ma dal tuo petto.

"non riesco a capire"

T/n:«P-perché? COME OSI!» gli urlasti contro.

Il maggiordomo aveva una faccia impassibile, priva di ogni singola emozione.

T/n:«Ciel! Digli almeno tu qualcosa!»

Ciel:«No, credo che lui abbia fatto bene»

Sgranasti gli occhi ulteriormente, non te lo saresti mai aspettato da lui, lo guardasti stupita e confusa con la bocca spalancata e con gli occhi increduli fissavi il viso serio ed impassibile del moccioso.

T/n:«Ma che state dicendo? Tutti e due siete impazziti! Ma come vi permettete? Non ho fatto nulla di sbagliato! Io volevo solamente stare da solo ma tu..»

Dicesti rabbiosa indicando il maggiordomo corvino con l'indice.

T/n:«... Tu non mi lasciavi stare, avevo solamente voglia di stare da sola okay? E tu sei venuto lì ad infastidirmi, per quale scopo? Non lo so nemmeno e non ho la minima intenzione di saperlo! Sta di fatto che la sottoscritta sa difendersi alla grande e se la sarebbe cavata in ogni eventuale situazione!»

Stavi urlando, avevi i nervi a fior di pelle, quei due secondo il tuo parere era completamente impazziti.

T/n:«Ve l'ho detto più volte, S-O D-I-F-E-N-D-E-R-M-I, sono stata allenata anche per questo quindi non dovevate e non dovete preoccuparvi per me!»dopo aver detto ciò riuscisti a calmarti un attimo.

"infondo però.. Loro erano solamente preoccupati per me no?... Forse sto semplicemente esagerando... Loro si sono preoccupati per me e io li starei ringraziando così?"

Subito iniziasti a pentirti del tono di voce che avevi utilizzato fino ad ora e ti pentisti anche di averli definiti come pazzi e cose del genere.

Ma prima che tu potessi riaprire bocca Sebastian intervenne sempre mantenendo la sua faccia seria e priva di emozioni.

Sebastian:«Noi non siamo assolutamente preoccupati per lei, semplicemente non avevamo intenzione di perdere una risorsa indispensabile per il nostro caso che dobbiamo risolvere»

Quelle sue parole riaccesero nuovamente il turbine di rabbia che si era finalmente placato qualche secondo fa.

Ciel:«Esattamente, io non ero preoccupato per te t/n, io avevo semplicemente timore di non risolvere il caso»

La rabbia si alimentò di più, di più sempre di più.

"quindi per loro sono una insulsa pedina nella loro scacchiera e sono pronti ad eliminarmi quando non mi più rivelerò utile?

T/n:«Ciel.. Stai scherzando vero?» chiedesti speranzosa al ragazzino il quale teneva sempre un'espressione fredda e distaccata.

Ciel stava per dire qualcosa ma Sebastian lo interruppe.

//Sebastian X Reader//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora