𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙓𝙓𝙄

916 63 7
                                    

Entrambi vi fermaste e vi guardavaste e subito entrambe tornaste alla realtà.

Tu ti allontanasti da lui e io demone invece si era alzato dal letto.

Si era creato ilina situazione alquanto imbarazzante.

"CHE COSA HO APPENA FATTO"

Finalmente la tparte di t/n perennemente razionale si era risvegliata.

"che cosa ho appena fatto? Perché ho fatto una cosa del genere? Cosa mi è successo? Ha usato qualche potere demoniaco su di me? Perché?? Non mi sono mai comportata così prima d'ora"

La tua mente era stra colpa di domande e autoinsulti.

"perché non mi sono fermata? Perché non l'ho fermato"

Sebastian era rimasto in piedi e ti dava le spalle aveva una mano sul viso probabilmente sulla sua bocca.

Ma t/n non sapeva che pure il demone in quel momento era diventato rosso e stava cercando di nasconderlo.

La voce di Ciel si fece sempre più vicina.

Ciel:«Sebastian!! Dove sei?! Perché c'è un gatto nero nella mia magione?!»

Entrambi giardaste la scrivania dove il gatto si era posato prima che iniziasse tutto e con vostra grande sorpresa non vi era più.

Il conte si presentò finalmente alla tua porta con aria irritata.

Ciel:«SEBASTIAN! SI PUÒ SAPERE DOVE TI ERI CACCIATO?»

Il demone si ricompose subito e si schiarí la voce.

Sebastian:«Mi scusi bocchan, ero solo venuto a ringraziare t/n»

Ciel:«Tsk adesso questo non mi importa. Si può sapere che ci fa un gatto nella magione?!»

Il conte dopodiché iniziò a starnutire in più volte nel giro di qualche istante.

Ciel:«Farai bene ad accupartene tu subito. altrimenti la mia allergia non farà altro che peggiorare»

Dopodiché Ciel se ne andò dalla stanza seguito da Sebastian.

Improvvisamente non eri più stanca.

Stavi cercando di capire cosa fosse davvero successo in quei ultimi distanti.

"Ma che cosa diavolo mi è preso?! Io non mi comporto mai così!"

Pensasti mentre ti portavi le mani tra i capelli.

Ti sdraiasti nuovamente sul letto intenta a prendere sonno ma con pessimi risultati.

La scena ti continuava a frullare in testa e non riuscivi a toglietela e questo non ti faceva prendere sonno.

T/n:«DANNAZIONE! Devi trovare qualcosa con cui distrarmi, qualsiasi cosa» ti guardasti in giro e il tuo sguardo si soffermò su I fatidici documenti.

T/n:«Credo di non avere altra scelta, almeno così sono sicura di distrarmi» dicesti sospirando.

Così continuati a studiare i documenti del caso.

Quando ti venne una illuminazione.

T/n:«E se provassi a fare quello che ho fatto la prima volta?»

Prendesti così la cartina del territorio della regina dove in passato avevi tirato delle righe in base ad ogni vittima con lo scopo di trarre qualche indizio con scarso risultato.

//Sebastian X Reader//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora