Capitolo 2

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《Non se ne parla nemmeno, tu da qui non ti muovi.》
《Ma papà la mamma a detto che posso andare ma devo stare attenta, perché tu non vuoi che ci vada? Dopotutto è una semplice vacanza, dura solo poco più di un mesetto e ho quasi 18 anni, credo di poter badare a me stessa》
《Ti ho detto di no, sei ancora piccola, e poi da sola non ci vai, se ti accompagnasse qualcuno ci potrei ripensare ma da sola non ci vai, punto e basta. La discussione è finita qui.》
Quanto mi dava sui nervi certe volte, non capiva proprio niente. Lui alla mia età era anche peggio.
Andai su in camera furiosa e mandai un messaggio ad Alya:
'Ciao, che ne dici di vederci?'
Spensi il telefono e lo misi sul letto, mi alzai e andai in bagno. Un bagno caldo mi avrebbe rilassato i nervi. Accesi l'acqua calda e cominciai a togliere il pigiama. Entrai nella doccia. Era bellissimo per me stare sotto l'acqua calda, mi aiutava sempre a prendere decisioni e mi rilassava.

Finita la mia doccia presi un asciugamano e me lo misi intorno al corpo. Mi guardo allo specchio. Possibile che per papà sia ancora una bambina? Tutti mi dicono che dimostro quasi vent'anni e invece lui mi classifica ancora bambina.
Esco dal bagno e vede che il mio telefono è acceso, lo prendo ed è un messaggio da Alya:
'Ciao, certo, tra 10 minuti sono da te'
Perfetto, adesso come trovo il tempo di trovare dei vestiti che mi piacciono?
Decisi di non stare molto a pensarci, presi dei pantaloncini corti rosa e una T-shirt bianca. Mi misi le mie solite scarpe bianche presi la mia borsetta e ci infilai il telefono e il portafoglio e scesi giù le scale.
Mia madre era al bancone che sistemava alcune cose mentre mio padre stava posizionando dei dolci alla vetrina, quando si girò mi domandò:
《Dove vai?》
Io non lo guardai nemmeno e mi voltai verso la mamma:
《Mamma, io esco con Alya a fare un giro.》
《Va bene, divertiti》
In quel preciso momento vidi Alya quasi davanti la pasticceria ed uscì:
《Ciao, allora dove andiamo?》mi chiese:
《Avevo in mente di andare in qualche negozio, mi servono alcune cose ma da sola non volevo andarci.》
《Okay》

《Che ne dici di questo?》 Mi fece Alya. Era un vestito corto fino alle ginocchia nero, con una scollatura a V dietro alla schiena:
《Non mi piace molto.》 Dissi mentre stavo guardando una maglietta verde chiaro con sopra una zampa di gatto nera:
《Ma Mari, non mi ai detto niente, stiamo acquistando molte cose e sembra che tu voglia andare in vacanza》Mi voltai verso di lei:
《Infatti, volevo andare in vacanza, ma mio padre non mi lascia andare》
《Mi dispiace molto. Ma dove volevi andare?》
Io non volevo dirgli dove volevo andare veramente, temevo che sapesse della Villa e mi avrebbe tentato di fermare, già ero irritata da questa mattina da mio padre, non mi serviva arrabbiarmi di più:
《Volevo andare al mare, ma mio padre mi dice che sono ancora piccola e non vuole che ci vada.》
《Strano. Ti ricordi quando siamo andati in vacanzina in montagna con la classe? Tuo padre era d'accordo per lasciarti andare, non capisco il motivo per cui non ti debba lasciar andare in vacanza al mare》
《Io da sola voglio andarci, quella volta eravamo con la classe e con l'insegnante, questa volta è diverso.》
Mi voltai ed andai alla cassa, avevo preso un paio di gonne, delle magliette eleganti da abbinare con le gonne, quella maglietta verde chiaro, e dei pantaloni sportivi rossi. Avevo una felpa a casa dello stesso colore e materiale, l'avrei potuta abbinare.
Uscite da quel negozio mi voltai verso Alya:
《Che ne dici se andiamo a prendere un gelato?》
《Certo, volevo proportelo proprio prima》
Andammo con ormai quasi cinque borse stracolme di vestiti a testa verso casa mia. Ero davvero fortunata, con qualche lavoretto che facevo oltre alla pasticceria dei miei avevo pure un po' di soldi per me, e non dovevo preoccuparmi di chiedere prestiti al miei genitori. Quando fummo vicino a casa mia dissi ad Alya:
《Vuoi che ti accompagno fino a casa?》
Alya si voltò verso di me e diede una occhiata a tutte le borse che avevo e quelle che aveva lei, di cui 2 erano le mie e mi disse:
《Non credo sia una buona idea andare con tutte queste borse in giro, meglio andare a casa tua e lasciate le tue li, poi potremmo andare a casa mia, tanto sono solo le due del pomeriggio, potresti passare de me qualche ora e poi tornare a casa.》
Io ero completamente d'accordo, avevamo troppe borse in mado, poi dover fare la strada di ritorno a casa con sette borse piene di vestiti non era una buona idea.

Stavo uscendo da casa di Alya quando ormai il sole stava tramontando. Avevamo passato una bellissima giornata, alla mattina shopping, il pomeriggio a guardare film horror ed urlate come pazze quando ci spaventavamo. Ci eravamo pure messe a parlare di ragazzi, in realtà è stata lei a cominciare la conversazione, voleva trovarmi un ragazzo. Ovviamente non volevo che lei mi trovasse qualcuno con cui stare, potevo perfettamente trovarmelo da sola.
Entrai in casa e vidi i miei genitori già cenare, mi sedetti pure io con loro. Era una cena silenziosa, non era mai successo.
Mio padre ruppe il silenzio:
《Senti Marinette, io dovrei chiederti delle scuse. È ovvio che ormai sei cresciuta, e presto troverai la tua anima gemella e te ne andrai da questa casa. Ci ho pensato molto e credo che sia stato esagerato. Non sei mai andata via da questa casa ed ora che sei quasi maggiorenne è inutile che ti tenga a casa. Se desideri andare laggiù puoi andare.》
Non ci credevo che tali parole uscissero dalla bocca di mio papà, era una testa dura e ogni volta che prendeva una decisione non lo faceva cambiare nessuno:
《Ma papà, ne sei sicuro?》
Mia madre che fino a quel momento era rimasta in silenzio mi disse:
《Mentre tu eri via tuo papà a pensato molto. Tanto anche se non avrebbe cambiato idea saresti andata comunque. Una parte del suo carattere c'è l'hai pure tu, quando decidi una cosa quella deve essere, e saresti scappata di casa》
Non potete immaginare come ero felice, finalmente potevo andare a Villa Agreste!!!!
Finita la cena andai in camera e accesi il computer, andai su quel sito dell'altro giorno e cliccai su "Villa Agreste" quello che mi fece stupire era che non c'era il prezzo da pagare per andare là. Non ci feci molto peso, però era strano. Come era possibile che una villa così grande non costasse nemmeno un centesimo per trascorrere le vacanze? Mi misi in contatto con colui che "apparteneva". Ci eravamo messi d'accordo che tra una settimana sarai potuta andare lì e poter pure portare le valige. Chiusi il computer e mi cambia i vestiti, mi misi il mio solito pigiamo e mi buttai sul letto. Mi addormentai quasi subito, ero felicissima.

MIRACULOUS : Innamorata di un vampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora