𝐂𝐚𝐩 2

267 57 76
                                    

11𝑻𝑯 𝑫𝑶𝑪𝑻𝑶𝑹
"Senti Dolcezza... lui non è Rory, o per lo meno, non è la versione di lui che noi conosciamo!" mi informò River.
Lo guardai bene.

Era lui, stesso viso, stessi occhi, stesso naso... ma questo giro sembrò proprio non essere in grado di riconoscerci.
Tirai fuori il cacciavite sonico per scansionarlo, eppure lui fu più veloce di me e mi puntò contro la sua pistola sonica.

"Io non vi conosco e di certo non ho intenzione di farvi del male, ma non costringetemi a usarla." ci minacciò.

"Ehi padre, nemmeno io ho intenzione di farti del male! Che c'è Dolcezza? Vuoi realmente spararci con quella pistolina giocattolo?" lo provocò River divertita.

"River per piacere datti una calmata! Per quanto riguarda te, Rory, metti giù la tua arma."

"Ma io amo le armi, soprattuto in situazioni come queste che posso usarle! Tu, Dolcezza, lo sai benissimo!" la mia cara mogliettina mi guardò, lanciandomi un bacetto, facendomi così arrossire.

In quel momento, mi avvicinai a lei e la intimai ad abbassare la pistola e, stranamente il cowboy che si era materializzato nel TARDIS, distratto dal nostro teatrino, non si accorse del mio attacco infertogli, non a caso gli tirai un narcotico e lo centrai in pieno sul collo.
L'interessato si portò una mano sul punto colpito, ci gettò un'occhiata furiosa, tentò di raggiungerci eppure il siero ebbe la meglio su lui e lo fece stramazzare a terra addormentato.

"Bella mossa, Moglie!" mi complimentai con lei.

"Per te questo e altro!" flirtò con me, come era solita fare.

"Oh, lo so benissimo, amo quando insceniamo uno spettacolo per distrarre le nostre vittime. Mi dispiace Rory, non avevamo scelta!" mi giustificai, seppure sapessi che non mi avrebbe sentito perché privo di sensi.
Insieme lo portammo sulla sedia posta vicino la console, lo legammo per assicurarci che non facesse qualche altra mossa avventata per poi togliergli di dosso la pistola.

Chissà cosa passava per la testa di quel ragazzo; era appena stato preso da un Angelo Piangente e Amy, la mia cara Amelia Pond, lo aveva raggiunto, non avrebbe mai lasciato l'amore della sua vita per viaggiare con me, un pazzo con una cabina blu della polizia.
Al loro posto erano spuntate le loro bare, ero sereno perché sapevo che avevano vissuto insieme la loro vita anche successivamente il tocco dell'Angelo, quanto meno passarono la loro esistenza felici e innamorati.
Purtroppo quella di Manatthan sarebbe stato il nostro ultimo viaggio, in quanto non avrei più avuto l'occasione di poterli rincontrare, non potevo tornare indietro nel tempo e con minori opportunità li avrei riposizionati nella loro epoca, riconducendoli a casa loro.

Una lacrima mi solcò il viso e River, con un gesto affettuoso, l'asciugò, abbracciandomi calorosamente.

Ero molto affezionato ad Amy e a Rory, con lei avevo un legame fortissimo.
Fu la prima faccia la quale vidi dopo la mia rigenerazione, ne passammo di tante insieme, quanti ricordi meravigliosi tra un viaggio e un altro, tre mille avventure e altrettanti guai.
Nei nostri viaggi ci furono molte cose belle e buffe, come per esempio, infilarmi nella torta sorpresa durante l'addio al nubilato di Rory per convincerlo a viaggiare con noi.
Vedere poi la mia amica scegliere il suo grande amore e quindi poter in seguito partecipare alle loro nozze.
Ma anche momenti brutti, come la mia presunta morte avvenuta per mano dell'Astronauta Impossibile oppure come il rapimento della loro unica figlia, la piccola Melody, meglio conosciuta come l'archeologa River Song.

"Uhm, allora secondo te chi è lui? Potrebbe essere tuo padre?" chiesi a mia moglie e, non appena mi liberò dalla sua stretta, potei tornare a girare intorno al nuovo arrivato, studiandolo per bene.

"Dottore senti, potrebbe essere benissimo lui. Conosci la mia storia e la sua e, non ritengo I-M-P-O-S-S-I-B-I-L-E che lui si sia trasformato in un Signore del Tempo. Vi siete incontrati, ha iniziato a viaggiare insieme a te, è morto ed è stato cancellato dallo spazio e dal tempo a causa della crepa. E se ben ricordi ce lo siamo ritrovati di nuovo dinnanzi come l'Ultimo Centurione Romano. Quest'ultimo poi in realtà era solo un Auton di plastica, però tu hai sistemato tutto. Lo hai fatto tornare ad essere una persona normale, un terrestre, proprio come mia madre Amelia... Si sono sposati, lui e Amy hanno avuto me, una Time Lady e siamo cresciuti assieme, facendo inoltre qualche viaggio tutti e quattro nel TARDIS fino a oggi. Tutto è possibile con te, Dolcezza. Eppure, in lui c'è qualcosa che non mi quadra, che non riesco a capire, come se avesse un filtro fatto apposta per poterci nascondere qualcosa. Perché non lo scansioni come avevi intenzione di fare prima?"

"Non posso farlo, River. Ho paura di scoprire che in realtà sia solo un paradosso."

"Non lo è, fidati di me! Fidati di tua moglie!"

"River mi stai nascondendo qualcosa?" chiesi allibito.

"SPOILER Dolcezza! Non posso dirti nulla, le mie labbra sono sigillate. Nemmeno con un bacio mi farai parlare" mi provocò.

"Sicura?" esclamai, mi piaceva davvero molto poter flirtare con lei e, ovviamente, e i momenti più strani e particolari rendeva il tutto ancora più eccitante.
Seppure non esprimessi spesso i sentimenti provati per lei, ci tenevo veramente molto alla mia Time Lady.

Lei si avvicinò a me e, prendendomi per il colletto della giacca, mi attirò a sé, avvicinò il suo viso al mio e sussurrò in modo sensuale ma deciso un, 'non ti dirò nulla.'

"Ma lo sai mogliettina che tanto scoprirò tutto ugualmente. Tanto vale dirmi la verità." appoggiai la fronte contro la sua, cercando di dissuaderla dolcemente.

Cercò di rispondermi tuttavia l'addormentato rinvenì.

"Hey, Hey!! Voi due stupidi imbecilli! Possibile che pensiate solo ad accoppiarvi? Oh, che schifo!" imprecò infuriato, iniziando a dimenarsi sopra la sedia con lo scopo di liberarsi, comunque girò la testa di lato, per non vedere quanto stavamo facendo.

"Perché non mi stupisce il fatto che ami così tanto la parola 'Stupido'!" dissi rivolto a River, alludendo ad Amy e al nomignolo affibbiato a suo marito Rory: 'Stupida Faccia'.

"Dolcezza, lascia fare a me! Rory senti dobbiamo calmarci un po'..."

"Io non ho la più pallida idea di chi sia questo Rory, nominato da voi continuamente. Io sono Rip Hunter e sono un Signore del Tempo! Quindi ora liberatemi immediatamente, prima che sia troppo tardi." ci rispose lui, puntualizzando il fatto di essere un 'Signore del Tempo'.

"Per essere un Signore del Tempo, alla fine dei conti, non sei molto scaltro come mi aspettavo." commentai.

"Ehi Papillon, mi avevate distratto! Pensavo che, proprio in quel momento, avreste avuto più bisogno di una camera piuttosto che di combattere con il sottoscritto. Stavo per abbassare la mia pistola." mi spiegò acidamente.

"Papillon. Simpatico come nome, non ci avevo mai pensato prima. River sai dov'è finito il mio fez?"

"Ma guarda, al posto di liberarmi, pensi a un fez, tu? Ditemi piuttosto chi siete voi due e come mai sono stato catturato da voi e da questa specie di rottame. Avete almeno un computer parlante?" il castano smise di dimenarsi da sopra la sedia.

"Ehi, non provare mai più a insultare il mio TARDIS super sexy. Computer parlante? Che diavoleria è mai questa?" chiesi, seppur offeso dall'affermazione del nuovo arrivato.

"Lascia stare! Chi siete voi?" disse con tono annoiato.

"Io sono il Dottore." risposi.

"Si okay, dottore. Ma dottore CHI?"

"Sì!" esclamai felice, lui, d'altro canto, fece una delle tante facce che ormai ero abituato a vedere dopo questa risposta.
Per l'appunto, cercò nuovamente di ribadire qualcosa, River lo batté sul colpo e si presentò a sua volta.

"Io sono River Song. Entrambi siamo dei Signori del Tempo e dobbiamo dirti di più: noi tre ci siamo già conosciuti in precedenza!"

The End isn't The End At Least! - DOCTOR WHO AND LEGENDS OF TOMORROW (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora