𝑪𝒂𝒑 10

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𝑹𝑰𝑷 𝑯𝑼𝑵𝑻𝑬𝑹
"Bravi, bel lavoro! Siete riusciti a trovare i Williams prima di quanto avevo previsto, ora ascoltate il signor Dottore e fate ciò che vi spiegherà. Di sicuro avrà delle cose da dire alla coppietta che conoscono solo loro, affinché possano fidarsi di noi." dissi allontanandomi dalla console, formata da tablet giganti il quale eravamo soliti usare per il controllo delle operazioni.

"Dove vai?" mi chiese curioso il Dottore quando cercai di allontanarmi.

"Dovrei andare in bagno se non ti dispiace, signor Dottore. Non vorrai mica venir con me, spero." risposi.

"Ehm... no! La cosa non mi alletta, Rory." mi disse storcendo la bocca e riprendendo a guardare i monitor.

Feci un cenno a Sara la quale annuì, capendo al volo le mie intenzioni ed il suo compito, il quale consisteva nel tenere a bada i due.

Non appena uscii dalla stanza incontrai Nate, era andato a perlustrare tutta la Waverider alla ricerca di altri alieni, per fortuna non ne trovò altri o almeno si ricordò di non averne visti altri.

"Dove stai andando?" mi domandò pure lui.

"Allora tu cerca di distrarre il Dottore il più possibile. Io devo fare delle ricerche nel TARDIS. Se si allontaneranno dalla stanza avvisami, mister Heywood." siccome avevo fretta, me ne andai prima ancora di ricevere una sua risposta.

La porta della cabina blu era aperta, quindi entrai senza alcuna difficoltà.

"Ehm, ciao TARDIS. Sono Rip Hunter... un amico del Dottore, almeno suppongo di esserlo ... ehm... no, okay, sono un amico del Dottore! Possiamo metterla così? Sono qui perché vorrei una mano per capire diverse cose riguardanti il Dottore e il sottoscritto... mi darai queste informazioni?" chiesi cortesemente, pretendendo quasi una risposta da parte della navicella, cosa cui ovviamente non accadde.
Il TARDIS non era di certo la Waverider con Gideon pronta a esordire informazioni.

"Ma che diavolo stai facendo, Rip? È una navicella dell'epoca preistorica, cosa vuoi pretendere!" pensai ad alta voce. Tuttavia, proprio in quel momento, la navicella emise uno strano rumore, come se mi avesse sentito e si fosse offesa a causa della mia affermazione.

Quindi mi affrettai ad aggiungere: "Oh no, no scusa. Scusa, non era mia intenzione offenderti... sexy! Sexy, ti chiama così il Dottore, vero? Devo a fare il languido, allora? Bè... Dolcezza Sexy, mi potresti aiutare? Cos'ha scoperto il Dottore su di me?"

Ancora nulla: non un suono né un piccolo indizio a mio favore.

"Ti prego?" continuai con timidezza, "Dai ti prego aiutami un tantino."

Sembravo stupido, non mi era mai capitato di parlare da solo, che mi prendeva?

La risposta era: voler scoprire la verità.
Se in precedenza io ero un uomo pieno di certezze, ora non ne avevo più nemmeno una.
Mi sentii quasi di essere io un aberrazione, opzione non da escludere visto che a Martin capitò un fatto analogo.
Un giorno tornando nella sua dimora, da sua moglie, si trovò a fare la conoscenza di sua figlia. Ella venne causata dai viaggi nel tempo, il professore aveva interagito con il suo passato modificandone il futuro, generando così una figlia, la quale non aveva prima di accettare di viaggiare con noi Leggende.

Di conseguenza, io potevo esserlo benissimo: in fondo ero tale e quale a mister Williams, che lui fosse quello vero e io quello falso? Creato a causa dei viaggi nel tempo con il Dottore?
Tra l'altro, solo in quel preciso istante mi resi conto di conoscere solo una parte della mia esistenza, la mia infanzia dove era finita? Perché non mi ricordavo affatto della mia vita prima di venir adottato?

E le parole dette dal Dottore quando lo avevo messo alle strette? Cosa volevano significare?
"Se non ci aiuti e se i Pond non torneranno nel loro anno, non accadranno cose che interessano anche te!"

The End isn't The End At Least! - DOCTOR WHO AND LEGENDS OF TOMORROW (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora