Ove il bel dì voltava al crepuscolo

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Ove il bel dì volgeva al crepuscolo
Il bel poeta s'accingeva a scrivere.
Cantò invocando muse e chimere;
Lei la mia Zante, io il suo Foscolo:

"Lo si sa, le distanze feriscono,
Struggono i cuori, alzan barriere;
È tutto un gioco d'illusioni invere,
Anche se eterni gli amori, finiscono".

Un puzzle disperso, un pezzo perduto,
Poesia e amor, la vana ricerca,
Poesia grida l'amor ora muto.

Grido d'amor onne cosa soverchia
V'é la ricerca, ma del tempo perduto;
Un'epifania, e la mente in te alberga.

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