CAPITOLO IX

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Erano le 6:30 del mattino quando suonò la sveglia e mi ricordai che quel giorno sarebbe stato un giorno indimenticabile, così mi alzai dal letto e andai a farmi la doccia. Adoro fare la doccia, adoro quando l'acqua scorre sulla schiena, quel liquido caldo che ti fa venire i brividi in tutte le parti del corpo. Dopo mezz'ora, finalmente uscii dalla doccia e andai in camera a vestirmi, preparai la borsa per le selezioni e la misi fuori dalla porta di camera per ricordarmi di prenderla... Non sapevo cosa mettere quindi decisi di prendere una felpa enorme associata ad una tuta molto comoda e scesi a fare colazione. Non avevo molta fame perciò mi limitai a prendere un cornetto e lasciai casa. Mentre camminavo non facevo altro che pensare a Matt, se non fosse per lui non sarei stato così felice e non avrei fatto le selezioni, perciò pensai che fosse stato carino da parte mia parlarci e ringraziarlo...

All'arrivo a scuola la prima persona che vidi fu Jess.

"Ciao Jus" disse lei.

"Hey Jess, come va?"

"A me bene, ma ho saputo che non sei riuscito a fare le selezioni per la squadra di football" sembrava dispiaciuta.

"Oh no, tranquilla, alla fine sono riuscito a farmi dare un'altra possibilità"

"Ah si? E come hai fatto"

"A dirla tutta, non ce l'avrei mai fatta senza l'aiuto di Mattew. Mi ha salvato"

"Uuuuu, quindi c'è qualcosa..."

Io non risposi, mi limitai ad alzare gli occhi e andarmene via.

Dopo tutte le lezioni che avevo fatto durante la giornata ero stanchissimo ma non potevo mandare all'aria perciò mi diressi verso il campo e poi verso gli spogliatoi. Dopo essermi cambiato andai dal coach.

"Bene Justin, sei pronto?" disse lui in tono molto deciso, come se fosse pronto per distruggermi...

"Si coach, prontissimo"

"Bene, in che ruolo giocavi quando eri nella tua squadra a New York?"

"Ero wide receiver"

"Ah, solo che ne ho già 2 di wide receiver..."

"Voglio provarti nel ruolo di quarterback..." disse lui molto convinto.

"Ma non ha già Mattew come quarterback?"

"Si ma magari me ne potrebbe servire un'altro..."

Finito il mio allenamento il coach mi disse che ero il nuovo quarterback e io rimasi assolutamente stupito. Quando ero a New York volevo partecipare alle selezioni come quarterback ma il mio allenatore mi disse che non ce l'avrei mai fatta perché non sarei stato in grado e non me lo sarei meritato. Quando il coach, invece, mi ha dato quel ruolo mi sono sentito rinato, ho avuto la rivincita verso la persona che anni prima mi stroncò il mio sogno a metà. Così, dopo aver ringraziato il coach andai nello spogliatoio e iniziai ad urlare come una femminuccia per quello che era successo. Però non ero da solo, 2 minuti dopo arrivò anche Matt e il mio umore cambiò velocemente.

"Hey Matt, scusami, adesso avrei una concorrenza, mi dispiace che tu mi abbia aiutato e io ti abbia preceduto..."  dissi molto serio e dispiaciuto.

"Hey hey, non ti devi dispiacere, d'altronde te lo meritavi, io avrei scommesso su di te, fidati".

Era stato molto carino, non avrei mai pensato che lui fosse stato così contento di quel che avevo fatto.

Io mi limitai nel sorridere e lentamente iniziò a calare il silenzio, quel silenzio imbarazzante in cui ti trovi quando nessuno dei due sa mai cosa dire. Però notai che Matt, lentamente, iniziava ad avvicinarsi...

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