CAPITOLO I

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Erano le 6:30 del mattino quando suonò la sveglia, perciò mi svegliai, e per la prima volta dopo tanto tempo, realizzai che avrei dovuto iniziare il mio primo giorno da senior in una scuola completamente diversa da quella in cui andavo quando ero a New York. Le cose lì erano perfette: avevo la mia ragazza, Grace, con cui sono fidanzato da quando abbiamo 6 anni dato che i nostri genitori sono sempre stati ottimi amici e con cui adesso ho una relazione a distanza, il mio migliore amico Ted e, ovviamente, la mia squadra di football. Qui in Texas le cose sono un po' diverse e sono cambiate molto da quando mio padre ha perso il suo lavoro nello studio dell'avvocato Monrise. Però vorrei tornare a quel giorno, in cui la mia vita è cambiata radicalmente. Non era una bella giornata, c'erano molte nuvole e tirava un vento talmente forte che i fiori si alzavano da terra e iniziavano a volare via. Quando arrivai davanti alla mia nuova scuola mi resi conto di quanto il suo nome fosse simile a quello della scuola in cui andavo a New York. Si chiamava "Colon High school" e il loro stemma raffigurava una farfalla molto semplice ma con delle ali estremamente enormi e con dei particolari molto dettagliati. Anche l'entrata era molto semplice con una scalinata molto lunga divisa però in 2 parti da un passamano e si poteva entrare da 3 porte diverse dove al centro si trovava la principale. Quel giorno entrai nella scuola e notai che era un luogo veramente pieno di persone, più maschi che femmine, e nel corridoio principale erano attaccati ai muri laterali degli armadietti, stretti ma alti, di colore rosso. Camminando ancora mi resi conto che ogni 200 metri, su per giù, si aprivano altri corridoi a destra e a sinistra con degli armadietti di colore diverso. Arancione, Giallo, Verde, blu e Viola, oltre al rosso erano i colori degli armadietti; continuando a camminare arrivai in fondo al corridorio dove si trovava l'ufficio del preside Lorin. Entrai in quella stanza e mi trovai subito di fronte un uomo robusto, molto basso, con i capelli ricci e neri e degli occhi molto grossi di colore verde. Quell'uomo era proprio il preside Lorin, un uomo molto gentile e cordiale che trattava i suoi studenti in modo molto gentile e sicuro, anche se quando doveva essere severo sapeva il fatto suo. Quel giorno mi assegnò l'armadietto numero 525 di colore verde e mi disse che i miei "vicini di armadietto" mi avrebbero aiutato a capire come funzionassero e mi avrebbero portato in giro per la scuola per farmela conoscere. Andai subito verso il mio armadietto e conobbi quelli che poi sono diventati i miei migliori amici: Jess, una ragazza molto solare, a cui piace scherzare, con dei capelli biondi molto chiari e gli occhi azzurri e Mattew, un ragazzo molto strano, però anche popolare nella scuola, con gli occhi verdi e anche lui, come il preside Lorin, con dei capelli neri e ricci. Jess e Mattew mi portarono con loro a conoscere la scuola, mi fecero vedere la caffetteria, tutte le varie aule dei vari club, i bagni ecc. Anche loro erano al senior year come me, Jess faceva parte delle "Seamens", il gruppo di cheerleaders della nostra scuola mentre Mattew era nella squadra di football, i "Warriors"di cui era il quarterback. Mattew all'inizio non riuscivo a sopportarlo, era un ragazzo molto sulle sue e pensava di essere il migliore della scuola. Jess, al contrario, nonostante facesse parte delle Seamens, è una ragazza molto seria, simpatica e amichevole. Il mio primo giorno di scuola era ormai finito e mentre stavo per uscire dalla porta centrale della scuola attraversando il corridoio, notai che in fondo ad uno dei corridoi, nella palestra, qualcuno stava facendo qualcosa anche se non capii bene cosa, sul momento. Il fatto che qualcuno potesse essere ancora a scuola in quell'orario era molto strano dato che ero uno dei pochi rimasti dopo la riunione con il coach della squadra di football per partecipare alle selezioni. Mi incamminai verso la palestra fino a notare che dentro c'erano solo 2 persone: Mattew e un altro ragazzo di cui non conoscevo il nome. Erano dietro ad un materasso blu e sentivo dei rumori strani. Così mi avvicinai fino a vedere ciò che stavano facendo e fu così che scoprii che erano lì che facevano sesso. Questa cosa mi sconcertò un attimo dal momento che io ero totalmente etero e non avevo mai assistito ad una cosa del genere.

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