CAPITOLO XIII

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Proprio in quel momento vedemmo Matt entrare in bagno e per la prima volta mi sembrò preoccupato per qualcuno.

"Justin? Tutto bene?" disse Matthew.

"Okay..... io vado..." disse Jess facendomi un occhiolino.

"Come mai sei scappato piangendo?" mi chiese Matt.

"Non lo so Matt in questo momento ho molta confusione...".

"Non sarà mica per ieri in spogliatoio?".

Data la mia espressione capì che fosse per quello

"Cosa ti lascia la confusione di quello che è successo?"

"Matt io non sono quel tipo di persona, io faccio queste cose solo con la persona che amo"

"E a me non ami ami?"

"Questo cosa c'entra ora?"

"C'entra invece Jus, perché io ti amo!"

"Beh io no, lo dici solo per poter avere il servizio completo, lo sanno tutti questo, ti prendi gioco delle persone fino a che non le sfinisci e a quel punto, le butti via come fossero spazzatura".

"Davvero pensi questo di me? Pensi davvero che io non ti ami sul serio? È dal primo giorno che sei entrato in questa maledetta scuola che ti sbavo dietro, alla fine è diventato impossibile non amarti. Ma se è davvero questo che pensi allora forse è meglio che me ne vada"

"Si ecco vattene".

Ho davvero detto queste parole? Perché? Mi ha detto che mi ama, ma cosa fai Justin!

Matthew lasciò così il bagno e io mi ritrovai solo con i miei pensieri.

Fino al momento in cui nel bagno non entrò un'altra persona che però non conoscevo, era una ragazza, alta, con gli occhi azzurri, i capelli marroni, molto lunghi, insomma una ragazza perfetta.

"Hey, tutto okay?" chiese con una voce non molto alta.

"E ora tu chi sei?"

"Scusa, non mi conosci, ho l'armadietto davanti al tuo e ti ho visto correre verso il bagno mentre piangevi, così ho pensato di venire e vedere come stavi..."

"Grazie sei stata molto carina, Piacere, Justin"

"Piacere, Melany, ma ora mi vuoi raccontare il perché stavi piangendo?"

"Diciamo che è un po' complicato da spiegare però cercherò di farlo in poche parole, partiamo con il dire che mi sono trasferito qui in Texas da poco e le prime 2 persone che ho incontrato sono una la mia migliore amica e l'altro in realtà non so. Con questo ragazzo ci sono state un po' di situazioni imbarazzanti e mi ha appena finito di dire che mi ama anche se l'ho respinto, e il perché proprio non lo so. A me piace lui ma non riesco ad accettare il fatto che sia un maschio. Non ho mai avuto dubbi sulla mia sessualità, avevo una ragazza, con cui ero fidanzato da quando eravamo piccoli e adesso eccomi qui, con un ragazzo che mi ama ma che non riesco ad accettare perché ancora non ho accettato me stesso."

"Okay wow" rise.

"È molto complicato, però io non riesco a dirti molto, molte persone possono dirti: "devi accettarti perché non c'è niente di male", che è verissimo, ma io penso che tu debba dare tempo al tempo, il momento arriverà da solo, e fidati che sarai pronto".

"E se non mi dovessi accorgere quando sarà il momento adatto? E se fosse troppo tardi?"

"Non è mai troppo tardi per capire qualcosa in più di te stesso fidati."

"Grazie, sei una vera amica."

"Tranquillo solo che adesso devo andare a lezione ma ci possiamo vedere più tardi, magari possiamo andare a mangiare qualcosa insieme..."

"Va benissimo, non vedo l'ora".

A quel punto mi decisi ad uscire dal bagno e andare a lezione.

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