CAPITOLO XI

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Finii così di fare la doccia e, dopo essermi preparato, uscii a mangiare con Matt e Jess.

"Dove volete andare?" chiese Jess riferendosi a me e Matt.

"Ho sentito che hanno aperto una nuova gelateria in centro, potremmo andare lì..." risposi molto esaltato dato che adoro il gelato.

"Oddio si adoro il gelato andiamo" disse Matt.

"Okay perfetto allora andiamo lì" rispose Jess.

Così ci incamminammo verso la gelateria che, in effetti, era un po' lontana dalla scuola.

"Così sei entrato nella squadra di football eh?" mi chiede Jess come in tono sorpreso.

"Si, sono felicissimo ma non vorrei aver rubato il posto a Matt" dissi dispiaciuto.

"Non devi dire così, sicuramente il coach vi userà entrambi, sarà grazie a questo che finalmente dopo anni questi liceo comincerà di nuovo a vincere qualcosa" rispose.

Dato il momento e la conversazione con Jess non mi resi conto che Matt non aveva ancora detto una parola da quando siamo partiti, non vorrei che la cosa successa nello spogliatoio abbia cambiato qualcosa tra di noi.

E se mi stesse solo usando? Se dopo aver ceduto lui il mio corpo avesse perso l'interesse? Se non volesse niente di serio? Ma soprattutto, io voglio qualcosa di serio con un maschio? Chi sono? Come è possibile che fino a poco tempo fa stavo con una ragazza e adesso mi sono fatto fare un pompino da un ragazzo?

Forse prima di farmi molte domande su quello che io sia per lui dovrei capire e conoscere prima me stesso.

"Jus? Ci sei?" chiese Jess, che capì chiaramente che non stavo ascoltavo.

"Emm... Si scusa Jess ero un attimo perso nei miei pensieri..." risposi vagamente.

" Tu cosa ne pensi?"chiede Jess insospettita.

"Scusate non stavo ascoltando..." dissi imbarazzato.

"Tranquillo, non devi rispondere" rispose Matt sbattendo il suo gomito contro quello di Jess.

"Vero Jess?" disse Matt come se sperasse che Jess affermi.

"Emh, si scusa non era niente di importante tranquillo" rispose Jess in tono agitato.

"Ragazzi scusate, vi dispiace se vado a casa? Sono molto stanco e devo ancora finire di studiare delle cose..." chiesi facendo finta di essere stanco.

"Si vai tranquillo, tanto anche noi pensavamo di tornare adesso" mi rispose Jess.

Così infilai le cuffiette nelle orecchio, una felpa e mi incamminai verso casa.

Tornato a casa iniziai, stupidamente, a cercare su internet come le persone avessero capito di esserlo. Ma non trovai nulla, solo degli stupidi video, di stupida gente che parla di cose stupide.

Okay, forse dovrei calmarmi.

La cosa mi stupì, non riuscivo a capire come fosse possibile tutto quello che era successo, magari era solo una cosa passeggera, una fase, un piccolo stupido ed insignificante sentimento che voleva solo confondermi un po'.

Perciò mi feci una sola domanda:

Parlare con Matt poteva essere il rimedio alla mia confusione?

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