“Becca” sentì una voce calda chiamarmi. Aprì lentamente gli occhi e sbadigliai.
Ero ancora nella sala d'attesa dell'ospedale da circa due giorni e non c'erano notizie rassicuranti sulla situazione di Nina.
Alzai la testa dalla spalla di Harry e sgranchì le gambe. Ero decisamente a pezzi.
Dall'altra parte della stanza i genitori di Nina che dormivano.
I miei sono a casa, eravamo rimasti solo noi quattro.
Zayn sarebbe tornato a casa nel pomeriggio.
Mi diressi verso la macchinetta delle bevande per scegliere qualcosa con cui svegliarmi. Ero indecisa tra caffè e tè al limone.
“Hai sempre amato il tè al limone con tre cucchiaini di zucchero né troppo amaro né troppo dolce” disse piano Harry dietro di me.
“In questo periodo non sono più sicura di cosa mi piaccia e cosa no” sospirai io inserendo le monete, spingendo tre volte il pulsante dello zucchero e infine scelsi il mio buon tè al limone.
“Lo sapevo” sussurrò Harry sospirando alla fine.
“Cosa contiene?” chiesi prendendo la bevanda pronta cercando di non scottarmi e iniziai a mescolare la sostanza.
Mi voltai verso il ragazzo vedendolo abbastanza perplesso.
“Il fascicolo cosa conteneva?” alzai gli occhi per poter vedere la sua espressione passare dal sorpreso al preoccupato.
“Erano tutte le foto e gli appunti che avevo su di me, insomma quando ti pedinavo per” gli feci segno di fermarsi.
Sapevo che quella era la verità, ma in questo preciso momento non avevo la forza di affrontare una discussione del genere.
Feci qualche passo ma sentì la stretta della sua mano sul mio braccio.
“non credi sia meglio tornare a casa, possiamo ritornare domani?” fece lui guardandomi negli occhi.
Perchè non riuscivo a sostenere un suo sguardo? Perchè era come se potessi annegare da un momento all'altro?
Annuì semplicemente distogliendo immediatamente gli occhi dai suoi.
Ripercossi la strada per la sala d'attesa ed avvisai i signori Montgomery.
Presi la giacca e uscì dalla struttura.
“Leggerai il fascicolo?” mi chiese Harry salendo in macchina.
Io annuì e guardai le macchine parcheggiate.
“Hai intenzione di parlarmi o andremo avanti a gesti?” fece lui irritato.
“Quella incazzata dovrei essere io non te? Quindi stai calmissimo” risposi io alzando la voce.
“Siamo sempre al punto di partenza non andiamo mai avanti” sputò lui colpendo il volante “So di aver sbagliato cazzo, ma ci sto mettendo l'anima a rimettere ogni singolo pezzetto a posto, e non posso nemmeno andare da quello è spaccargli la faccia perchè sono rinchiuso in un fottuto centro per matti per colpa di tuo padre” disse velocemente.
“Mio padre?” feci una risata nervosa “Per colpa di mio padre? Sei tu che lo volevi morto perchè pensavi avesse ucciso il tuo amico non si sa il perchè” gli risposi con tutta quella rabbia che tenevo dentro da ben tre mesi e non riuscivo a far scomparire.
Chiusi gli occhi, inspirai ed espirai profondamente. C'erano due soluzioni o piangevo dal nervoso o gli tiravo una bella cinquina in faccia.
“Se vuoi te lo spiego il perchè” disse lui.
“sarebbe anche ora” feci io aspettando che Harry parlasse.
HOLAAAA
BUENASIERA (?)
ecco siamo al 24 capitolo oddio hahhahahaha
comunque come state?
Vero che vi ricordate di passare da Teorema Styles e Friendzone sul mio profilo?
Ve se amaaa
cosa ne pensate del capitolo? Aspetto sempre tanti voti e commenti ;)
alla prossima <3
colpadeldestino
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Next to you [harry styles]
Fanfiction"Hey biondina" disse un ragazzo riccio, scopabile, ma che dico era perfetto. "Tu biondina" mi indicai "a me non lo dici capito" continuai a camminare.. Bah i ragazzi di oggi. ...