Verity.

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Harry's pov.

In questo momento mi odio.
Odio troppo non poter dire nulla ad Evy, ma soprattutto doverla trattare così.
È perspicace, ha capito subito che qualcosa non andava.
Ma non voglio farla preoccupare..
E come se non bastasse mi sto spaccando la testa, cercando di capire che cosa voglia dire quel sogno.
Ho paura.
Paura di perderla.
Perché, perché mi chiedo?
Mi sono meritato quello schiaffo.
E ieri sera mi sono chiuso in camera, parlandone un po' anche a Liam.
Ho provato a dormire ma senza successo, mi mancava Evy.
Mi sveglio del tutto, scendendo verso la cucina.
Mi accorgo dopo di Evelyn che dorme sul divano con ancora la giacca addosso.
Prendo una coperta dalla poltroncina, senza far rumore gliela appoggio sopra e le sistemo un cuscino sotto la testa.
Mi preparo una tazza di cereali, dopodiché cercando di non svegliarla vado in camera a prepararmi per il lavoro.
**
"Harry?"
Alan, il mio collega, mi richiama per l'ennesima volta.
"Mh? Dimmi."
"Hai finito la pratica che ti avevo chiesto?"
"Uhm, si certo. È qui"
Alzo gli occhi dal computer, porgendogli poi un foglio.
Lo rileggo di fretta, accorgendomi di non averlo completato.
"Oddio, c'è un errore. Te lo porto io più tardi."
Alan annuisce, poco convinto.
"Sicuro di star bene?"
"Certo! Non ci sono un po' con la testa oggi."
Sorrido cercando di essere convincente.
"Okay... A più tardi allora."
Non appena il mio collega esce, prendo il cellulare e compongo il mio numero d'emergenza.
"Hey Harry! Non me lo dire, non hai ancora chiarito con Evy e adesso stai male a lavoro. Giusto?"
"E chi ti dice tutto questo? Magari sto bigiando e volevo dirti qualcosa di allegro!"
Liam ride, per poi tornare serio.
"Conosco i miei polli. Dunque, quando aspetti a chiarire?"
"Stava dormendo, non volevo svegliarla così presto!"
"Tanto deve andare a scuola! Si sarebbe svegliata comunque, idiota."
Sbuffo sonoramente.
"Tu che fai invece?"
Un rumore metallico arriva dall'altra parte della cornetta, costringendomi ad allontanare l'orecchio.
"Mi sono appena fatto cadere uno scaffale di sugo addosso."
Scoppio a ridere, guadagnandomi qualche occhiata da gente che passa fuori il mio studio.
"Hey non ridere! È per te che sono chiuso al buio in questo mini magazzino!"
"Grazie" dico ancora fra le risate.
Liam è sempre capace di tirarmi fuori un sorriso.
"E di che?! Però adesso devo proprio salutarti, prima che il mio capo se ne accorga!"
"Va bene, a più tardi."
**
Finalmente esco da lavoro.
Evelyn non sarà a casa prima di un'ora, quindi ne approfitto per passare dal fioraio a prendere qualche rosa.
Proprio davanti alla sede c'è un piccolo fioraio.
Attraverso la strada di corsa, cercando di non farmi investire, ed entro.
Ho deciso che appena sono a casa seguo il consiglio di Liam e le dico tutto.
Spero capisca il perché del mio comportamento in questi ultimi giorni..
Scelgo delle rose rosse e bianche con alcuni rami di felce a contornarle.
Le poso nel bancone e la signora inizia a farmi il pacchetto.
"Sono per la sua fidanzata ?" domanda.
"Si." sorrido.
"Ah, voi uomini. Combinate casini e poi cercate di farvi perdonare con dei fiori." scherza la signora.
Non rispondo, mi limito a sorridere.
"Sono 3£"
Le porgo una banconota da 5£.
"Ecco a lei, 2£ di resto"
"Grazie!" sorrido alla fioraia, per poi raggiungere l'auto e guidare fino a casa.
Il traffico di Londra a quest'ora mi fa arrivare a casa con 10 minuti di ritardo.
Parcheggio al solito posto per poi entrare nell'appartamento.
Salgo nell'ascensore e premo il 5.
Sono molto agitato, spero che mi perdoni.
Quando l'ascensore si ferma percorro il corridoio fino ad arrivare davanti alla porta numerata con il 175.
Faccio per tirare fuori le chiavi ma la porta è aperta.
Strano.
"Evy?" chiedo entrando piano, e appoggiando la cartella vicino all'attaccapanni.
Non ottenendo risposta chiudo la porta e mi dirigo in cucina, dove trovo la mia ragazza di spalle che prepara qualcosa da mangiare.
"Evy." la richiamo.
"Harry!" dice di colpo, girandosi. "Non ti ho sentito".
"Scusa" ridacchio, sedendomi su una sedia.
"Beh, non fa niente. Sono io che non ti ho sentito!"
"No, intendo scusa per tutto. In questi giorni mi sono comportato di merda, ma c'è un motivo."
Mi ricordo dopo di aver lasciato le rose all'entrata.
Mi alzo andandole a prendere, e porgendogliele.
"Un pensierino" mi stringo nelle spalle.
"Grazie" Evy sorride, sedendosi poi sul bancone.
"Ora, dimmi pure."
Sospiro, mettendomi davanti a lei.
"Ho sognato di nuovo quella stanza; eravamo io e te, finché non è comparso anche Josh.. Con un pugnale.."
Evy sgrana gli occhi.
"Io non ti ho detto niente, perché manco io capisco cosa voglia intendere questo sogno. Non voglio perderti, Evelyn."
Lei di tutta risposta mi avvolge in un abbraccio.
"Scusa."
"Harry, non preoccuparti! Finché saremo insieme non ci succederà niente. Te lo prometto, starò attenta."
Annuisco, stringendola di più.
"Però non tenermi nascosto più nulla. Okay? Nel bene o nel male."
"Va bene"
Sorrido sollevandole il mento e baciandola.
"E adesso mettiamo queste rose in un vaso prima che appassiscano. Sono bellissime!" e inizia a cercare un vaso.
"Piuttosto, si può sapere dove eri finita ieri sera ?" le chiedo scherzando.
"Sono stata da Amelie... e... beh... ci siamo ubriacate." arrossisce.
Ridò vedendo la sua reazione.
Benché sia ancora un po' preoccupato per questo sogno, mi sento un po' meglio ad aver chiarito con la mia Evy.

****

Salveeee

Allora
Sembra che ora tra i due vada tutto bene
Ma chi lo sa..
Muhahahaha
Siamo crudeli noi 😏
Ringraziamo onedselfies per il capitolo 💗
Cavolo
Siamo già ai 3K 😻
Siete fantastici 💗💗
Non avremo mai pensato di iniziare così bene 😭
Grazie infinite ❤️
A giovedì 👋

dopedofoned e onedselfies ✨🌸

The Dreamers 2 #Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora