Capitolo 5

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Canzone per il capitolo: Sexyback- Justin Timberlake

NIALL POV

"Niall?" mi volto quando sento pronunciare il mio nome. A causa della velocità del mio gesto, dal bicchiere che ho tra le mani fuoriesce un po' di liquido. Vodka pesca e coca; il sapore della pesca perfettamente combinato a quello della coca cola, un mix forte anche per una gola d'acciaio. Faccio scendere il cocktail in corpo avvertendo un calore improvviso che mi fa lacrimare gli occhi.

"Ciao Eleanor" poso il bicchiere e l'abbraccio affettuosamente. "Come stai?" le passo una mano tra i capelli, accarezzandole il volto lungo.

"Molto bene, grazie. Ti trovo in gran forma" mi riabbraccia e mi stringe ancora più forte. "Non ti fai mai sentire, dovrei essere sinceramente offesa" alza il volto, ma poi mi sorride e mi pizzica il fianco. "Di quante ragazze devo essere gelosa?"

Faccio un veloce calcolo; fingo di contarle sulle dita delle mani. "Molte" rido, spingendole il braccio e ammiccando.

"Oh Niall, mi è mancata così tanto la tua risata. La gente su non ride mai, son sempre tutti seri. Lavorano tutto il giorno e non si divertono mai. Mi mancate tantissimo" accenno un sorriso.

"Non hai ancora stretto amicizia con nessuno?" prendo dal bicchiere un altro sorso. Se continuo così, presto sarò completamente ubriaco.

"Qualcuno" mormora, alzando le spalle. "Mi credi che fino ad ora non sono mai tornata ubriaca a casa?" sfocia improvvisamente in una risata divertita.

"Non è da te" ridacchio. "Vogliamo rimediare?" annuisce prendendo un bicchiere.

"Quello che bevi tu" avvicina il bicchiere alla bottiglia.

"Guarda che è abbastanza forte" l'avverto.

"Sono una che regge bene, lo sai" rido. L'ultima volta che ha retto bene l'abbiamo trovata mezza nuda a ballare su un tavolo con una banda di maniaci che la incitavano ubriachi peggio di lei. L'unica soddisfazione che hanno avuto è stata guardarle gli slip sotto la gonna.

HARRY POV

Capodanno.

Cosa ci sarà mai da festeggiare, non l'ho mai capito. Organizzo questa festa solo per portarmi a letto una donna che caccio via inevitabilmente lo stesso giorno. Chi ha mai detto che quello che si fa a Capodanno poi si fa tutto l'anno? Io non ho certamente bisogno di questa festa per comportarmi da stronzo vigliacco gli altri 364 giorni.

Stasera mi toccherà fare la conta.
Giro per il salotto ispezionando ogni angolo della casa; sembro un predatore pronto a scattare appena la preda compare nel campo visivo. Punto un gruppo di ragazzi: birra pong, quello che ci vuole per iniziare bene la serata.
Mi affianco ad una ragazza seduta a gambe strette sul divano, le mani in grembo che girano nervose tra loro, gli occhi che scrutano la stanza, le gambe che tremano leggermente.

"Sei a disagio?" volta lentamente lo sguardo e mi guarda fisso. Sembra voglia intimorirmi. Non abbasso gli occhi fin quando non è lei a farlo, non riuscendo più a sostenere il mio sguardo penetrante ed invadente.

"Veramente non ci volevo proprio venire" mi risponde acida.

"Quanti anni hai?"

"Diciassette" la sua risposta non fa altro che confermare le mie idee; il suo volto li dimostra tutti.

"E cosa diavolo ci fai qui?" alzo la voce mostrandomi burbero.

"Te l'ho detto che non ci volevo venire" sbuffa. "Sono con mia cugina e il fidanzato. Ha detto che potevo imbucarmi, tanto Harry Styles sarebbe stato felicemente a cuccia con qualche ragazza per tutta la sera" dischiudo le labbra serrando la mascella e assottigliando lo sguardo.

Love Actually (#Wattys2015) // N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora