Capitolo 8

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Canzoni per il capitolo: Lego House- Ed Sheeran
                                       
                                        Not a bad thing- Justin Timberlake

Ci vediamo al pub.  Faccio delle commissioni e raggiungo un paio di amici. Mi manchi

Stranamente, mi manchi anche tu.

Stranamente…

Mi manca la tua risata.

Ogni giorno ti manca un pezzo di me. Spero di arrivare presto a mancarti tutto intero.

Sorrido allo schermo illuminato davanti a me. Mi manchi già tutto intero, ma l’orgoglio è talmente grande che riesco ad ingannare tutti esclusa me. Penso in continuazione alla sua risata, al suo modo di farmi stare bene, al modo in cui intreccia le mani quando è nervoso, al modo in cui si morde un labbro prima di dire una sciocchezza.

Sono qui e ti aspetto. Ti voglio bene

“Lisa, tesoro, potresti dare una mano in cucina? Il cuoco è in crisi e alcuni camerieri sono a casa con la febbre” sento Scarlett parlare e dirmi qualcosa, ma sinceramente non presto attenzione. Fisso il telefono perdendo l’orientamento, isolandomi da tutti. Guardo le parole stampate sullo schermo come se da un momento all’altro potessi vedere il volto di Niall spuntare fuori.

“Eh?” riporto gli occhi su di lei che mi guarda con un ghigno.

“Ricordami di dire a mio figlio di non disturbarti mentre lavori” distoglie lo sguardo abbozzando un sorriso, mentre gesticola con la mano invitandomi a seguirla in cucina.

“Eh? Non era Niall” mi tradisco arrossendo visibilmente; le mie guance sono sicuramente in tinta con il grembiule che indosso con la scritta ricamata del locale.

“Sono stata innamorata anch’io” ammicca.

“N-no, ha frainteso. N-noi non siamo innamorati” balbetto. Sussulto quando avverto la vibrazione del cellulare nel taschino; mentre leggo il messaggio, inciampo sulla struttura in legno dietro il bancone.

Anche io te ne voglio, Lisa.

“Questo te lo sequestro momentaneamente” mi dice seria in volto.

HARRY POV

Apro la porta del locale e tolgo gli occhiali per vedere El seduta, ovviamente da sola, ad un tavolino nell’angolo.

“Giorno bellezza” udendo la mia voce, alza immediatamente lo sguardo dal telefono e mi sorride. Mi avvicino a lei e le lascio un bacio sulla testa. “Dov’è quel nano di Niall?”

“Sbriga delle cose e arriva. Mi ha detto di aspettare un certo Louis”

“Vi ha organizzato un appuntamento al buio?” rido divertito e alzo i piedi sulla sedia accanto alla mia. “Sai che aspetto ancora che tu mi dica si” dico serio.

“Soffro di memoria corta, Harry” ride.

“Quando vieni a letto con me?”

“Harry” squittisce, ridendo. “Sei come un fratello”

“Se avessi una sorella come te ci andrei a letto insieme” insisto.

“Smettila, cretino”. Ho perso il conto ormai delle volte che le ho chiesto di uscire con me. Non rinuncio mai a provarci; sono tremendamente ostinato. E’ l’unica donna che non riesco a portarmi a letto. Il sentimento che provavo per lei ai tempi del liceo adesso è leggermente sfumato, ma resta comunque diversa dalle altre; con lei non mi fermerei di certo alla scopata.

Love Actually (#Wattys2015) // N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora