Cap. 16

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Pov Clara

Dopo tre giorni di ricerca qui a Barcellona abbiamo scoperto che Zac dovrebbe trovarsi al porto verso le 17:00

Sono super in ansi, ritroverò mio fratello che sicuramente sarà con lui, lo porta sempre con sé, non so il motivo.

Insieme a Federico sto caricando le pistole, quasi non mi sembra vero che siamo riusciti a localizzarlo con tanta facilità.

Raggiungiamo il porto e ci appostiamo dietro un furgone.
In lontananza un fuoristrada nero avanza verso la nave, è Zac.
Scende e prende una valigetta, si guarda attorno e sale sulla nave.

Iniziamo ad avvicinarci e aspettiamo che Zac salga al primo superiore per poi salire anche noi.

Ma due guardie ci fermano
"Ragazzini cosa fate? Andatevene" dice uno

"Finire una volta per tutte questa storia" risponde netto Federico

Le due guardie si guardano tra di loro e in seguito rivolgono il loro sguardo su di noi

"Che Dio sia con voi" dice l'altro dando un colpetto sulla spalla di Fede

entriamo e chiediamo alla reception dove si trova Zac, ci danno il  numero di stanza e ci avviamo subito.

Bussiamo

"Chi è" dice lui dall'altra parte della porta

"Servizio in camera" rispondo

Apre la porta e mi scaravento su di lui, fede chiude a chiave la porta

Inizio a picchiarlo a sangue e lui fa lo stesso con me.

"Dove cazzo è mio fratello" urlo

"Lasciami troia" risponde lui

Ancora più infuriata lo colpisco con una serie di pugni alla pancia.
Lui si piega in due svenendo e Federico prende la corda dal suo zaino e riesce a legarlo alla piccola sedia.

"Non è qui fede, mio fratello non è qui" dico piangendo abbracciando il mio amico

"Ehi tranquilla piccola, dobbiamo solo stare calmi" mi consola

Intanto Zac inizia a svegliarsi e a riprendere conoscenza.

"Dove è diretta questa nave?" Dico puntandogli la pistola sulla tempia

"In Italia" sussurra

È il momento della verità, ora o mai

"Dov'è Archie?"
..Non risponde ...

"DOVE CAZZO È ARCHIE" dico caricando la pistola

" Mi sta aspettando a Bari, è lì che siamo diretti" risponde deglutendo sentendo la pistola premere ancor di più contro la sua pelle

"Bene, devi portarci da lui e se non lo fai non ci penso due volte ad ucciderti"  dico

"Fai come vuoi" risponde

Io e Fede facciamo dei turni per andare a prendere un po' di aria, non vogliamo lasciare Zac da solo.

*Dopo tre ore

La nave è stata abbastanza veloce ed ora stiamo aspettando che approdi.
Intanto Federico sta perquisendo Zac trovando una pistola, io invece ho controllato la valigetta ma al suo interno ci sono solo dei soldi.

Scendiamo tenendo l'uomo stretto a noi ed aspettiamo che non ci sia nessuno.

"Lui deve andarsene, tre siamo troppi" dice Zac

"Lui non va da nessuna parte" rispondo

"Allora puoi uccidermi anche qui se vuoi" controbatte

Fede si avvicina a me e mi abbraccia passandomi da dietro la sua pistola.
"Sei forte, ti aspetto a Firenze piccola" dice per poi incamminarsi verso non so dove

"E ora cosa facciamo" chiedo all'uomo rimasto con me

Lui prende il telefono e digita un numero ed io gli punto la pistola contro

"Una parola fuori posto e ti faccio fuori"

"Vieni" dice solamente per poi chiudere

Dopo una decina di minuti una moto si avvicina a noi.
Il ragazzo toglie il caso e lo vedo, è lui , è mio fratello

Ha la faccia molto stanca e guarda solo il pavimento

"È così che saluti tua sorella?" Chiedo

Lui alza lo sguardo su di me e le uniche parole che dice sono
"Non ci posso credere"

 

Rivali //Aron Pieper//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora