Cap. 22

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Ieri mi sono confidata con matteo, un mio vecchio amico di Roma, ad ora credo che quelli che ho lì e Federico sono i miei unici veri amici.
Non che io abbia bisogno di altre persone eh.

Oggi verrà anche Archie a scuola, quindi devo prepararmi in fretta perché lui odia essere in ritardo ....CHE ROMPIPALLE.

Mi vesto:

e scendo a fare colazione

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e scendo a fare colazione.

"Pensa quante belle ragazze conoscerò" esclama mio fratello

"Fai quello che cazzo ti pare basta che non le porti qua"

"Perchè? Se ci voglio fare qualcosa insieme dove la porto? Nel bosco?"

Ma questo è rimbambito?

"Senti fratellino, se io portassi un ragazzo qui a casa per scoparci ti andrebbe bene?" Dico allargando le mani

"Non ti azzardare eh"

"Ecco, NON TI AZZARDARE" 

Ci mettiamo a ridere entrambi e poco dopo usciamo da casa.

Dopo poco arriviamo a scuola e tutte le ragazze puntano gli occhi su me e Archie.
Non mi piace stare al centro dell'attenzione quindi decido di salutarlo per andare da qualche altra parte.

Aspetto che suoni la campanella e intanto mi siedo su una panchina, da lontano intravedo i serpents che vanno da mio cugino abbracciandolo e chiaccherando tranquillamente.

Idioti.

Mi notano e interrompo subito il contatto visivo andandomene.

Non ho intenzione di parlare con loro, non ne ho proprio la voglia.

"Carina la salopette"

"Federì non sono in vena oggi" dico smettendo di camminare per guardarlo.

"Come mai la mia scimmietta è arrabbiata?" Dice appoggiandosi al muro

"Possiamo rimandare la conversazione?"

Sono veramente stanca, non fisicamente, ma mentalmente, forse sono io che esagero....boh non lo so.

Marta mi parla di cose sue ma non ne ne frega un cazzo, lei ormai la consideravo una grande amica e neanche lei si fidava di me.

"Clara ma mi stai ascoltando?"
Mi chiede e semplicemente non rispondo, non mi va...

"Clara ma che hai?" Dice stavolta con voce flebile

Perfortuna entra la prof e inizia la lezione.

Dopo la seconda ora chiedo di andare in bagno e passeggio un po' per i corridori vuoti, come me.

Mi sento spaesata, non so che pensare, forse quella sbagliata sono io, forse dovrei smetterla di pensare e farmi i cazzi miei, se quelli pensano che non sono al loro livello forse è vero.

Senza accorgermene sto piangendo in silenzio, nessun rumore, solo le mie lacrime calde che rigano il mio viso.

Mi faccio pena da sola, mi faccio anche schifo, pensavo di piacere ad Aron, ma come potevo pensare una cosa del genere?! Faccio schifo, non mi vuole nessuno, sono un errore.

Qualcuno mi tocca la spalla, di istinto mi giro e trovo colui che stava facendo frantumare il mio cuore

Pov ARON:
Vedo Clara in lontananza che cammina e sembra come spaesata, in poco tempo la raggiungo e quando si gira la vedo.
Ha gli occhi rossi, gonfi e pieni di lacrime.

Vorrei chiederle perché se ne è andata da casa ieri sera, vorrei prendermela con lei perché mi ha fatto preoccupare molto ma non ce la faccio.

La abbraccio e lo fa anche lei.
Sembrerò un adolescente, ma con lei mi sento completo e mi fa male vederla così

Pov Clara:
Un abbraccio, l'unica cosa di cui avevo bisogno in questo momento.
Questo ragazzo che mi sta facendo sentire a casa è lo stesso che mi causa dolore, gelosia e tante altre emozioni insieme.

Nonostante questo non riesco a capire perché io mi senta così bene tra le sue braccia, ma non posso, ho paura di stare male, più di adesso.

Mi stacco e dopo un "grazie" detto sussurrando lo lascio lì, dovrei dargli delle spiegazioni ma ora no.

Vado in bagno e mi sciacquo la faccia per poi tante in classe sotto lo sguardo attento di Marta

Rivali //Aron Pieper//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora