Cap. 21

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La giornata di scuola è finalmente finita e mi sto avviando verso la casa di Aron. Non sono più entusiasta come stamattina e non è per la gelosia ma più che altro perché mi sento presa in giro, anche se so che io e lui non siamo altro che conoscenti.

Suono il campanello e mi viene ad aprire lui apparentemente assonnato.

"Eccoti, ti stavo aspettando" dice

Ah mi stava pure aspettando sto coglione

"Perché mi hai fatta venire" chiesi seria

"Te l'ho detto, mi sei mancata e volevo passare del tempo con te"

"In realtà avevi detto che volevi cucinare una torta" rispondo

"Dettagli"   

"Quindi che cazzo devo fare" ok sono abbastanza incazzata

"Eieiei calma bambolina"

mi sta provocando o cosa?

"Tu a me bambolina non mi ci chiami"

"Ok bambolina"

Gli tiro il cuscino di fianco a me e lo prendo dritto in faccia.

"Aia" dice toccandosi la faccia

"Te lo sei meritato e poi è un cuscino coglione, mica sei fatto di ricotta?!" Dico alzandomi dal divano per riprendermi il cuscino

Cerco di prenderlo ma Aron lo tira verso di se.
Inevitabilmente cado su di lui e ci troviamo a pochi centimetri di distanza

Le nostre labbra si quasi sfiorano, un solo millimetro in più e succederebbe quello che non so se vorrei che succedesse.

I miei occhi si spostano sulle sue labbra e poi sul suo collo dove c'è un evidente succhiotto.

A quella vista mi alzo subito facendo finta di nulla. 
In quel preciso istante il suo telefono inizia a suonare e riesco a leggere "Yuri" sul display

Aron si alza e prende il telefono rispondendo alla chiamata.

Dopo un po' va al piano di sopra sicuramente per non farmi ascoltare.

Quindi io dovrei starmene qui da sola in una casa che non è mia ad aspettare il NON MIO principe azzurro?

No grazie.
Salgo da lui per dirgli che me ne vado ma le sue parole mi fanno fermate

"È qui con me stai tranquillo, voi sbrigatevi che sono 20 minuti che è qui e stavamo per baciarci" dice Aron

Dal vivavoce riesco a sentire anche le parole di Yuri: "si fra non voglio metterla in pericolo, non so se è all'altezza di queste situazioni, tienila con te ancora un po' finché non finiamo con gli SHARK"

Senza far rumore mi precipito al piano di sotto, prendo in fretta le mie cose e me ne vado.

Corro in camera e cerco di pensare a tutto quello che è successo e arrivo ad una conclusione:

Aron non mi ha invitata a casa sua perché gli "mancavo" ma perché mi doveva tenere occupata, intanto Yuri e gli altri Serpents stanno facendo qualcosa con gli SHARK.

E Yuri pensa che io non sia all'altezza eh. IO?! Che ho visto più cose di tutti loro messi assieme?!

Non sanno a chi stanno andando contro, gli SHARK sono pericolosissimi se provocati.
Anche io sono una Serpents, perché mi devono escludere?

Per una volta che pensavo di aver trovato degli amici.

Devo andare da loro, li devo aiutare.

Salgo in moto e sfreccio verso il territorio degli SHARK.

Arrivo e noto che si stanno pistando a vicenda. Mi apposto dietro ad un cerspuglio non molto lontano e osservo.

È rimasto in piedi solo Yuri, gli altri Serpents sembrano stremati a terra

Un ragazzo prende Yuri e gli punta la pistola contro minacciando gli altri Serpents che se non gli avessero dato i territori che volevano gli avrebbe sparato.

Prendo la mia pistola e posizionandomi bene tra il cespuglio miro al prato vicino al ragazzo e sparo.

Si mettono paura e scappano mentre Yuri cade a terra anche lui senza forze.

Mi alzo e senza farmi notare da nessuno ritorno in moto e faccio il giro inverso della città per tornare a casa. Entro dal retro perché non voglio farmi vedere da Aron in caso fosse sul suo balcone e mi siedo sul divano.

Loro non mi volevano, mi hanno tenuta alla larga pensato che non ero all'altezza, non so cosa pensare oltre al fatto che probabilmente non si fidano di me.
A Roma la cosa che contraddistingue i Serpents oltre alla forza è la FIDUCIA tra di noi.

Gli ho anche salvato la vita a questi stronzi. Mi alzo e tiro un pugno al muro molto forte provocando un gran rumore.

"Clara che cazzo fai"

Ah, mi ero scordata che mio fratello è qui con me

"Stai zitto" rispondo urlando facendo sì che mi senta.

Esco in cortile e nella mia testa c'è solo il pensiero di non avere amici o qualcuno di cui fidarmi oltre mio fratello.

@clara_white:

" E ricordiamoglielo al mondo chi eravamo e che potremmo ritornare"

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" E ricordiamoglielo al mondo chi eravamo e che potremmo ritornare"

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@matt._ mi manchi tantissimo piccola mia❤️😢




   

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