Capitolo 4

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Mattia's pov
Finisce di stendermi la crema e mi alzo
"Grazie Emily ad-" non mi fa finire di parlare che mi interrompe.
"Chiamami solo Emy" dice sorridendomi.
"Ok Emy ~dico marcando il suo nome e sorridendo~adesso dobbiamo andare a prendere mio fratello, tra 20 minuti esce e sono 15 minuti con la macchina se non prendiamo traffico" le spiego
"Ok adesso metto le scarpe ed andiamo" Mi dice correndo verso le scale e dirigendosi al piano di sopra. Apre il suo zainetto ed estrae un paio di yeezy 350 tutte bianche e le infila.
"Perché non hai messo quelle?" Dico ridendo e indicando le sue McQueen.
"Non mi piacevano tanto con la tuta" Conclude ridendo.
Ci dirigiamo verso l'ingresso e usciamo dirigendoci nel garage per prendere la macchina. Entra e si mette avanti. Appena metto in moto lei accende lo stereo.
Arriviamo all'entrata della scuola di Gianluca e lei mi aspetta in macchina. Appena mio fratello entra e la vede comincia a fare domande.
"Chi è lei?" Chiede mio fratello
"È una mia amica" rispondo semplicemente
"Comunque sei davvero molto bella, se mio fratello si mettesse con te sarei contento ma se non lo facesse meglio per me" Dice mio fratello sorridendo e facendole un occhiolino
"Sei troppo piccolo per lei,cretino." Gli dico accennando una risata
"Perché cosa c'è di male? Non hai mai avuto un ragazzo più piccolo di te?" Chiede rivolgendosi a lei
"No, non ho mai avuto un ragazzo" Risponde ridendo
"Come hai conosciuto mio fratello? E cos hai in faccia?" Chiede curioso il bambino.
Ma non può smetterla di fare domande? ora penserà di nuovo a ciò che è successo...
"Oh niente, sono caduta e tuo fratello mi ha portata a casa vostra, così ci siamo conosciuti" Mente lei. Probabilmente non ha detto la verità per paura che la raccontasse ai miei genitori e che in un modo o in un altro i suoi lo avrebbero saputo.
"Ma come fai ad avere la maglia della mamma? Cosa avete fatto a casa?" Chiede nuovamente mio fratello immischiandosi un po' troppo. Ma che problemi ha ?
Lei cerca di rispondete ma dalla sua bocca escono versi indecifrabili. Non sa più che inventare.
"Allora?" Chiede ancora una volta mio fratello ghignando.
È imbarazzata e non poco. Cazzo ma Gianluca non riesce a stare un secondo zitto.
"Basta, non vedi che la stai mettendo in imbarazzo? Poi non c'è niente tra noi, è solo una mia amica" Lo rimprovero
"Calmati Matti, non ha fatto niente, non dovresti prendertela così tanto con lui" Mi dice, poggiando la sua delicata mano sul mio braccio, entrambi sussultiamo.
Il resto del tragitto è silenzioso. Arriviamo a casa e Gianluca corre subito in camera sua per paura di qualche mio richiamo. Siamo solo io e lei.
"Io dovrei studiare" dico grattandomi la nuca. "Tu hai qualcosa da fare casomai ti aiuto o vuoi riposare un po'?" Chiedo
"Dovrei fare biologia ma con la giornata movimentata di oggi preferirei riposare quindi se non ti dispiace vado a casa" Mi dice.
Ma non voglio che se ne vada, voglio stare con lei ancora un po', voglio conoscerla meglio. Mentre afferra il suo zaino e si dirige  verso l'uscita la fermo.
"Puoi anche riposare mentre io studio, per me non è un problema. Se vuoi ti aiuto io con biologia ma se proprio non te la senti puoi anche dormire" Propongo
"Oh sì certo, anche se non vorrei essere un peso. Se hai già da fare i tuoi non preoccuparti per me"
"Nessun peso ti ho detto. Ora scendiamo e cominciamo" La rassicuro .
Scendiamo le scale e cominciamo a fare entrambi biologia. È molto intelligente e devo dire che non ho mai studiato in così poco tempo questa materia, dovrei proporle di studiare insieme. Lei ha solo quello come assegno ma mi ascolta senza problemi nell'orale delle altre materie che ho io. È abbastanza stanca e dopo quello che era successo mi sembra normale.
"Se hai sonno puoi stenderti sul mio letto, non ci sono problemi" Le dico io
"Bene, vado un po' a riposare allora" Mi dice lei sorridendo.
Si mette a letto nella posizione in cui si addormentano tutte le ragazze ovvero a pancia sotto con una gamba piegata. Improvvisamente geme dal dolore e mi dirigo da lei per vedere che ha. Le fa male sotto il costato. Istintivamente le alzo maglia. Noto un livido.
"Un attimo, tranquilla, nel cassetto ho qualcosa per i lividi" Gli dico dirigendomi verso il cassetto della scrivania e dopo un secondo torno da lei.
Comincio a massaggiarle sotto il costato e lei non proferisce una parola. Chiude gli occhi e ogni tanto li riapre per guardarmi.
"Dovrebbe andare via in poco, quando alle partite o agli allenamenti mi faccio male uso queste creme così e dopo qualche giorno già non ho quasi più niente"
"Grazie" mi risponde chiudendo gli occhi e sorridendomi. Faccio varie partite alla play e ogni tanto mi giro per guardarla. Cazzo se è bella.
Ad un tratto la sento respirare più velocemente quindi mi avvicino a lei e vedo che sta piangendo silenziosamente mentre stringe forte il cuscino.
"Emy tranquilla sono qui" le dico preoccupato e poggiandole una mano sulla spalla. D'un tratto apre i suoi occhi lucidi a causa delle lacrime e mi abbraccia. Mi stringe a lei tanto che riesco a sentire il suo cuore battere forte sul mio petto. Mi sento tutt'uno con lei.
"N-non lasciarmi. Non lasciarmi mai" mi dice tra i singhiozzi.
"Sono qui, devi stare tranquilla. Non ti lascio" Dico con tono deciso cercando di rassicurarla e lasciando alcuni baci nei capelli respirando tutto il suo profumo. Sembra tranquillizzarsi. Dopo un po' di tempo si addormenta così tra le mie braccia.

Spazio autrice
Ciao ragazzii❤️
Tutto bene? Spero vi sia piaciuto questo capitolo anche se è un po' corto. Di solito lo faccio di 2.000 parole mentre questo è di 1.200. Riguardo la lunghezza dei capitoli quanto dovrebbero essere? Perché non mi so regolare😅

La mia luce nel buio -Mattia PolibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora