Emily's pov
La mattinata è passata tranquillamente e siamo addirittura usciti due ore prima, la scuola doveva organizzare qualcosa riguardante la partita credo. Per fortuna sono riuscita a parlare con Ale in disparte e come al solito mi ha detto di lasciare scorrere le cose così come stanno andando.
Adesso sono sul letto di Mattia insieme a lui a guardare il soffitto, stiamo cercando di riposare queste due orette prima di andare a cucinare e poi andare al campetto. Stiamo sgranocchiando i Kellogg's e non ci diciamo niente, probabilmente è in ansia. Improvvisamente mi cade un cereale addosso e si infila tra la camicia, precisamente nel reggiseno
"Cazzo" impreco e Mattia mi guarda stranito
"Cosa è successo?" Mi chiede
"Mi è caduto un cereale tra le tette" dico e lui alza le sopracciglia
"Se vuoi ti aiuto a toglierlo" dice ghignando ed io alzo gli occhi al cielo accennando una risata
"Scherzo naturalmente, vai un attimo in bagno a toglierlo" mi suggerisce
"Oh ma guarda non ci avevo proprio pensato, come hai fatto ad arrivarci?" Dico sarcasticamente e lui ride.
Vado in bagno, tolgo le briciole dal reggiseno facendole finire nel lavandino e ne approfitto per cambiare anche l'assorbente che avevo preso dallo zainetto prima di entrare. Per fortuna Mattia ha delle asciugamani usa e getta nel mobiletto e sono riuscita a farmi il bidet. Esco dal bagno e mi reco subito vicino al letto
"Mattia hai sporcato tutto, guarda quante briciole" gli urlo contro
"Non sono stato l'unico a mangiare, non prendertela solo con me" si giustifica
"Si ma io mangio da persona decente, tu sei peggio di un bambino quando mangi i cereali. Li lanci per vedere se li prendi con la lingua e rischi addirittura di affogarti perché sei steso, che problemi hai?" Continuo ad urlargli contro e nell'ultima frase rido leggermente ma cerco di tornare seria
"Cazzo Emy ma perché quando hai il ciclo sei così nervosa?" Dice alzando anche lui la voce
"Ma è normale che sia nervosa, hai sporcato tutto il letto. Adesso come riposiamo?" Dico diventando tranquilla
"Vieni qui" dice battendo la mano sul letto accanto a lui "possiamo benissimo riposare con le briciole" dice accennando un sorriso e lo faccio anche io. Mi stendo al suo fianco dandogli le spalle. Improvvisamente mi cinge la vita e mi attira a lui facendo toccare le mie spalle contro il suo petto.
Mi lascia un bacio umido sul collo e mi sussurra all'orecchio di riposare e di stare più rilassata. In effetti quando mi ha stretta a lui mi sono leggermente irrigidita. Mi addormento dopo poco con il suo respiro sul mio collo e la pelle d'oca.
Dopo esattamente un'ora e mezza la sveglia sul mio telefono suona ma la spengo subito. Mi giro verso Mattia che dorme beatamente, è stupendo.
Decido di non svegliarlo e salgo al piano di sopra per preparare dei toast. Una volta pronti scendo al piano di sotto e Mattia dorme ancora. Mi avvicino a lui più di prima, i nostri visi sono così vicini che sento ogni secondo i respiri che escono dal suo corpo. Mi metto ad osservare attentamente la sua espressione serena. A primo impatto il mio sguardo ricade su quelle maledette labbra rosee e carnose, che ti fanno venire voglia di morderle.
Mentre continuo ad osservare ogni suo minimo dettaglio apre gli occhi. Ci stiamo guardando da un paio di secondi, siamo vicinissimi.
"Perché mi guardavi con un sorriso da ebete?" Chiede strofinandosi gli occhi e sorridendo anche lui come un ebete. Divento tutta rossa, insomma mi ha beccato a fissarlo come una maniaca...in più non mi ero nemmeno accorta di star sorridendo.
"Avevo voglia di guardarti" confesso e lui mi guarda con un sorriso ma si gira subito dopo per poi alzarsi. Le parole mi sono uscite da sole di bocca infatti mi schiaffeggio mentalmente.
"Ho già cucinato" dico e lui mi sorride.
Laviamo le mani, saliamo al piano di sopra e in tutto questo io ho un paio di ciabatte di Mattia.
"Ma che piede porti?" Chiedo accennando una risata. C'è parecchia differenza tra le nostre grandezze e non ho nemmeno il piede tanto piccolo, un 38.
"Sicuramente non il tuo 38(?)" risponde ridendo
"Si è un 38" confermo io
Si mette seduto a tavola ed io prendo i toast che ho preparato e mettendoglielo avanti.
"Sembriamo marito e moglie" dice ridendo mentre gli poso il piatto avanti. Mi limito a sorridere una volta girata poiché sento che le mie guance si sono scaldate, probabilmente sono diventate rosse. Sarebbe bello essere sua moglie, avere dei figli. Avere dei figli da Mattia significherebbe procreare con lui, wow. Sto provando ad essere fine anche nei miei pensieri per non pensare cose troppo sconce ma sarò sicuramente arrossita più di prima.
Mi siedo anche io a tavola e comincio a mordere il mio toast
"Com è?" Chiedo
"Davvero buono" risponde ancora masticando il boccone
"Mi dispiace che da quando ci conosciamo ti ho cucinato solo toast, so cucinare anche altre cose e molto meglio" dico ridendo
"Domani mi stupirai con il dolce allora" dice facendomi un sorriso che ricambio.
Sparecchio e questa volta sciacquo i piatti e poso tutto in lavastoviglie poiché mi scoccio. Mattia intanto chiama Ale per chiedergli quale completino dovranno indossare. Vorrei chiedere a Mattia se può prestarmi una sua maglia da partita in modo che possa metterla, insomma sì, è da fidanzate ma vorrei metterla. Forse quelle lì che si mettono fuori al campetto penseranno che ci siamo messi insieme e smetteranno di guardarlo. Beh in quel caso verrebbe Bet a chiedermi qualcosa sicuramente.
Vado in salotto ed ha appena finito di parlare con Ale
"Tu devi andare a casa a cambiarti per caso?" Mi chiede
"Oh beh non lo so, io vorrei..." comincio imbarazzata mordendomi il labbro
"Vorresti(?)" dice incitandomi a continuare "oh se non hai degli assorbenti può sempre darteli mia madre. Li prendiamo da lei, tranquilla" dice avvicinandosi a me e grattandosi la nuca.
Possibile che non ho vergogna di parlargli di qualunque cosa e adesso mi sto facendo problemi per chiedergli questa sciocchezza. Beh tanto una sciocchezza propio non è...
Oh andiamo possibile che ho vergogna di chiederglielo?
"Matti" lo chiamo mentre scendiamo le scale per prendere la sua divisa
"Emy"
"Hai una maglia da calcio in più?" Chiedo e lui sorride
"Davvero vuoi metterla?" Dice con occhi che brillano mentre me ne prende una
"Si mi sembra un gesto non so...come se tifassi a pieno la tua squadra" naturalmente non potevo dirgli che sembrava un gesto carino nei suoi confronti e che potevo sembrare la sua ragazza.
"Perché?" Chiedo curiosa. Possibile che nessuna delle ragazze che ha avuto non l'ha mai fatto?
"Beh nessuno ha mai fatto una cosa così per me. Diciamo che in generale quello che fai tu con me non l'ha mai fatto nessuno, non ho mai avuto questo tipo di rapporto con una ragazza. Mangiare tutti i giorni insieme, vederla ai miei allenamenti, andare al centro commerciale, giocarci alla play, fare maschere, massaggi, studiare insieme, asciugare i capelli e altre cose che facciamo quando siamo insieme" risponde mantenendo lo stesso sorriso di prima
"Bene vado a vestirmi in bagno. Tu la maglia la metti all'interno della gonna o ti serve un pantaloncino?" Mi chiede gentilmente
"Va bene così, tolgo la camicia e la metto dentro" dico e lui annuisce andando in bagno.
Mi spoglio e metto la sua maglia. Mi specchio e mi sta visibilmente larga. È bellissimo avere il suo odore addosso, l'ho in dosso da cinque minuti e non faccio altro che aspirare dal naso. Sono sul suo letto stesa, sto facendo un giro nella home di instagram. Lui è in bagno da una decina di minuti,si starà facendo la doccia. Spero solo che non esca a petto nudo con l'asciugamano legato in vita. Insomma si, mi farebbe molto piacere, è una bellissima visuale ma fare occhi piene e mani vuote è abbastanza straziante.
Dopo un po' esce e si, ha solo un asciugamano legato in vita, il petto ed i capelli bagnati.
È davvero- wow.
Si sta passando un altra asciugamano piu piccola tra i capelli. Improvvisamente si gira e mi sorride. Sono ferma qui sul letto imbambolata a guardarlo, come fa ad essere così fottutamente perfetto. È così eccitante e bello che gli salterei addosso in questo preciso instante, uff.
"Perché mi fissi?" Chiede sorridendo ancora
"Sei bellissimo" ammetto con tutto il coraggio che ho dentro di me
"Sei più bella tu" mi dice ed io abbasso lo sguardo sorridendo
Seriamente pensa che io sia più bella di lui? Dai non scherziamo, lui è magnifico. Ne ho visti di ragazzi belli ma lui proprio...
Prende le mutande, il completino da calcetto e va in bagno. Dopo pochi minuti è già fuori ma ha ancora i capelli bagnati.
"Ti asciugo io i capelli?" Chiedo
"Stavo aspettando questo" dice facendomi un sorriso stupido a trentadue denti ed io alzo gli occhi al cielo per poi accennare una risata.
Entriamo in bagno dopo aver preso una sedia e gli scuoto l'asciugamano tra i capelli.
"Emy quelle gocce che mi hai messo ieri erano bellissime, dove l'hai comprate?" Mi chiede
"Ti sei trovato bene?" Chiedo io nuovamente
"Si, ho avuto i capelli belli e morbidi proprio come i tuoi" risponde
"Le ho ordinate da una collega di mia madre. Fa tipo una collaborazione con un'azienda, te le faccio prendere" gli dico e lui ringrazia
"Quanto devo darti?" Mi chiede ed io sbuffo
"Scherzi?" Dico alzando il sopracciglio
"No Emy" risponde serio
"Ma quanto sei pesante, adesso asciughiamo i capelli e non ci pensare" dico
Comincio ad asciugargli i capelli e sembra rilassato fino a quando non rimango troppo il fono in una certa zona. Salta facendo un urletto e si poggia le mani in quel punto. Istintivamente spengo il fono
"Che succede?"chiedo preoccupata
"Mi hai bruciato il cervello porca puttana" dice ancora dolorante
"Oh peccato, si saranno bruciati anche quei pochi neuroni che hai" dico sarcasticamente.
Velocemente mi prende in braccio facendo arrivare il mio bacino alle sue spalle e mi porta in camera sua lasciandomi in modo poco delicato sul suo letto. Cazzo si è alzata la gonna, menomale che ho la culotte. Comincia a farmi il solletico
"Per favore basta" dico tra le risate
"P-possibile che-" provo a dire ma le risate mi interrompono "-fai sempre questo per vendicarti" continuo
"Inventa qualcosa di nuovo" riesco a dire tra una risata e l'altra
Finalmente si lascia andare al mio fianco ed entrambi siamo sfiniti dalle risate
"Non credevo indossassi quelle mutante da nonnina" dice ridendo
"È una culotte e si mette sopra le mutandine quando indossi gonne, vestiti corti o hai il ciclo" gli spiego alzando gli occhi al cielo
"E poi anche se fosse, se indossassi biancheria da nonna?" Mi oppongo io
"Saresti comunque bellissima" mi dice e io giro la testa dall'altro lato sorridendo
"Dai andiamo a finire di asciugare i capelli che non solo bagni il letto invaso da briciole ma rischi anche ti ammalati" dico alzandomi e dirigendomi in bagno seguita da lui.
Finisco di asciugargli i capelli e metto tutto a posto. Usciamo fuori e indosso le mie sneakers tutte bianche di Valentino bianche con la striscia nera mentre Mattia prende le scarpette da calcio, precisamente le sue 'portafortuna' che indossa solo alle partite o agli stage, esami e cose di questo tipo.
Tra poco dobbiamo andare, la partita è alle 5 e sono le 4:10, dobbiamo stare lì almeno venti minuti prima. Saliamo di sopra e chiudiamo tutta casa.
Passiamo a prendere Ale e subito dopo Kairi, sono tutti molto eccitati per la partita. In 15-20 minuti arriviamo, Ale e Kairi cominciano a scendere mentre io faccio compagnia a Mattia nel frattempo cerca parcheggio. Finalmente l'ha trovato ma nessuno dei due esita ad uscire dalla macchina.
Lui è fermo e sospira lentamente ad occhi chiusi mentre io fisso il vuoto avanti a me. Mi giro verso di lui e gli poso una mano sulla coscia e lo accarezzo. A quel gesto scatta subito a guardare prima la mia mano e subito dopo dritto nei miei occhi
"Tranquillo, andrà tutto bene. Sei un ottimo giocatore e insieme formate una buona squadra. Ce la farete a batterli, non preoccuparti" lo rassicuro io incoraggiandolo.
Lui rimane così, fermo e serio, con lo sguardo che va dai miei occhi alle mie labbra. Velocemente afferra il mio viso tra le mani e preme le sue labbra contro le mie, naturalmente ricambio il bacio. Le sue labbra così carnose, umide a morbide a contatto con le mie combaciano perfettamente. Le sue mani sul mio viso e la mia poggiata ancora su una delle sue cosce. La sua lingua calda che cerca con disperazione con la mia crea una scarica elettrica dentro di me. Lo desideravo così tanto, è una settimana e qualche giorno che abbiamo stretto questo rapporto ed è il quarto giorno che ci baciamo, penso che non mi sia mai capitato a parte con Mariano o in discoteca baciare in così poco tempo di conoscenza un ragazzo. Probabilmente tra poco Mattia mi dirà di dimenticare tutto ed io ci starò di nuovo male, perfetto Emy! Continua a fare questo, continua a farti baciare quando gli pare.
Emily sei un caso perso! Sei troppo cotta!
Intanto cerco di scacciare via questi brutti ma veri pensieri riguardo il bacio e mi godo questo momento perché sì, tra poco mi dirà di dimenticare tutto sicuramente...
Dopo qualche minuto si stacca da me, si lecca le labbra e mi guarda negli occhi.
"Ne avevo bisogno" dice semplicemente accennando un sorriso per sdrammatizzare forse
"Potevi darlo anche ad una di quelle ragazze che si mettono fuori dal campo a guardarvi, ti sarebbero cadute ai piedi " gli dico.
Non che il bacio mi sia dispiaciuto, anzi, ma così mi confonde ancora di più riguardo le sue idee.
"Non sarebbe stata la stessa cosa. I tuoi baci sono diversi, mi trasmettono sempre qualcosa di più" mi confessa "mi serviva come incoraggiamento, facciamo che è il nostro ultimo bacio" aggiunge ed io sospiro
'Il nostro ultimo bacio'
Lo guardo negli occhi e gli poso un altro bacio casto sulle labbra
"vai e stracciali tutti, dimostra quanto vali" gli dico sorridendo e lui ricambia
"Grazie sempre Emily" dice poggiando la sua mano sulla mia che si trova ancora sulla sua gamba...Spazio autrice
Ciao ragazzi💕💕 buonanotte/buongiorno
Come state?
Sorry se ieri non ho aggiornato ma questo capitolo è abbastanza lunghetto (2400 parole circa) spero di essermi fatta perdonare 😂😂
Votate se vi è piaciuto🌟🌟
Baci-A❤️
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La mia luce nel buio -Mattia Polibio
Storie d'amoreCOMPLETA Era riuscito a salvarla da un'aggressione. Si conobbero meglio e divennero migliori amici...o qualcosa di più. Dalla storia: "Mi strinse forte tra le sue braccia e mi sentì protetta, come se fossi a casa, sentivo che potevo fidarmi di lui" ...