Capitolo 16

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Emily's pov
Stamattina mi sono alzata un po' prima e ho saltato la colazione. Corro nella cabina armadio a prendere la divisa.
Torno e trovo un messaggio di Mattia.
Da Mattia:
Buongiorno❤️
Fai presto mi raccomando
A Mattia:
Buongiorno❤️
Si mi sono svegliata prima, ho anche già fatto colazione
Da Mattia:
Facciamo progressi a quanto vedo
Adesso posa il telefono e non perdere tempo che alle 7:30 sono da te.
Guardo l'orario e noto che sono le 7:10
A Mattia:
Oddio così presto
Ceh 20 minuti per prepararmi...
Da Mattia:
Ce la puoi fare dai
Tanto non devi scegliere vestiti perché la divisa è 1
Non devi truccarti
Come scarpe da scuola metti le McQueen che stanno bene con la gonna
A Mattia:
Si infatti per la scuola metto quasi sempre quelle hahahahha
Da Mattia:
muoviti non perdere tempo
A Mattia:
Si sì adesso vado
Mi sono lavata e vestita velocemente, ho messo la divisa grigia con le McQueen. Come al solito ho messo il burrocacao, ho spruzzato il profumo e già sono di giù pronta. Ci ho messo giusto 20 minuti, perfetto. Sento il clacson di Mattia e dopo aver salutato tutti corro fuori.
"Buongiorno" dico entrando in macchina e dandogli un bacio sempre nel solito punto
"Buongiorno" mi risponde sbadigliando
"Ale abita molto lontano?" Gli chiedo
"Non molto, ho voluto scendere prima per andare a fare colazione" risponde lui
"Ahh ok, stamattina non ho fatto nemmeno colazione. Hai fatto bingo proprio"
"Ho il sesto senso" mi dice scherzando facendomi un occhiolino e io rido.
Ci fermiamo avanti ad una villa e vedo Ale correre verso di noi.
"Buongiorno ragazzi"
"Buongiorno" rispondiamo io e Mattia
"Fra ieri sera hai ripetuto?" Chiede Ale a Mattia
"Si. Emy in videochiamata mi ha ascoltato e ha detto che sono pronto. Tu?"
"Kairi mi ha chiamato disperato che doveva recuperare non so quanti capitoli e ieri pomeriggio dopo mangiato sono andato da lui. Ha il cervello di una gallina, ci ha messo non so quanto per imparare tutto" dice Ale
"Dove vuoi andare a fare colazione?" Mi chiede Mattia
"Dove vuoi" gli rispondo
Dopo poco parcheggiamo vicino scuola ed entriamo in una caffetteria prendendo posto al tavolo.
Io ordino un cornetto a cioccolato e una spremuta d'arance, Ale un cornetto a crema con il latte e Mattia un cornetto a marmellata con un succo all'ananas.
"Menomale che non abbiamo trovato traffico, abbiamo ancora 15 minuti per ripetere" dice Ale.
"Ale abbiamo ripetuto abbastanza, sei preparato. Godiamoci la colazione" risponde Mattia.
Nel frattempo mangiamo mi arriva un messaggio, è Lucrecia. Sbuffo.
"Chi è?" Chiede Mattia con sguardo interrogativo
"Lucrecia" rispondo alzando le sopracciglia
"Oh vero dovevi parlarci" dice Mattia.
"Mi dispiace lasciarvi ma devo andare a parlare con questa"
"Fammi sapere come come va, ci vediamo nella mensa" Dice Mattia
"Si. Buona fortuna per il compito ragazzi" dico.
Do un bacio sulla guancia ad Ale ed uno a Mattia nel solito posto. Noto la faccia di Ale un po' sconvolta ma allo stesso tempo felice guardando Mattia mentre quest ultimo è immobile, magari non si aspettava che lo facessi avanti ad Ale. Appena mi allontano sento Ale che parla con Mattia
"Ti ha baciato quasi vicino alle labbra amico" dice Ale
"Così sembra" risponde Mattia
Mi dirigo verso la scuola dove subito incontro Lucrecia che mi prende per mano e mi porta nel retro.
"Abbiamo 10 minuti fai presto" le dico irritata
"Cosa c'è? Devi andare a scoparti quello della squadra di calcio nel bagno della scuola?"
"Lucrecia smettila di provocarmi. Sai bene che non faccio queste cose"
"Emy pensi che ci siamo tutti dimenticati di quello che hai fatto" dice prendendo un mio capello tra le mani e giocandoci
"Non mettere in mezzo queste cose"
"Perché no Emy? Perché vuoi nascondere il fatto che sei solo una troia?"
"Non hai il permesso di parlarmi così. Stai zitta"
"Perché altrimenti cosa fai? Mi schiaffeggi di nuovo?" Dice alzando il sopracciglio
"Non lo meriti nemmeno" rispondo io
"Volevo solo dirti di non fare la troia con il mio ex, ci stiamo riavvicinando. Stagli lontana"
"Non sono una Troia, smettila" gli urlo contro
"Questo è quello che vuoi far credere a te stessa, te lo ripeti mentalmente tutti i giorni da un anno ma sai bene che non è così. Ciò che hai fatto ti ha portato ad essere ciò che sei" risponde con cattiveria.
Come può mettere questo argomento in mezzo? Sento un nodo alla gola ma non posso piangere, non avanti a lei.
"So bene che vuoi piangere, ti conosco da anni e so che questa è una ferita aperta, ci sei stata molto male come io sono stata male quando Joan voleva te e non me. Ti viene dietro solo perché sei una troia, non per altro. Sai? Anche lui sa della storia"
"Sei solo una stronza invidiosa. E basta chiamarmi Troia perché non lo sono" Le urlo contro e lei mi spinge. Lo faccio anche io. Non so come ma mi ritrovo sopra di lei. Non ci credo... ci stiamo picchiando...
Comincia a venire gente a incitarci. Improvvisamente sento tirarmi da dietro.
"Lasciami" dico senza vedere chi è ma lui insiste prendendomi il braccio da dietro e portandomi via.
Mi posa a terra e vedo che è Mattia.
"Emy come cazzo ti è saltato in mente? Ma sei impazzita?"
"Meritava anche di più. È una stronza invidiosa" gli dico arrabbiata
"Cosa ti ha detto?" Mi chiede
Eh bella domanda...adesso cosa dico? Non voglio mentirgli.
"Lasciala perdere, adesso calmati e vai in classe. Non la considerare" Dice guardandomi negli occhi. Probabilmente ha capito che non volevo parlarne visto che non rispondevo.
Riesce sempre a capirmi. Gli sorrido
"Grazie, adesso vado. Buona fortuna per il compito a te Ale e Kari, il vostro amico" dico e Mattia ride
"Si chiama Kairi, a mensa te lo faccio conoscere"
"Mi fa piacere, ora andiamo in classe altrimenti io faccio tardi e tu perdi tempo per il compito" gli dico correndo verso la mia classe e lui verso la sua.
Le ore passano e non riesco a smettere di pensare a ciò che è successo. Ho picchiato Lucrecia...mi sento un animale ma sicuramente non andrò a chiedergli scusa. Sa bene che quello che mi è successo, è un tasto abbastanza dolente. Ci sono stata davvero male e lei non può permettersi di dirmi una cosa del genere.
Finalmente mi dirigo all'entrata della mensa dove incontro Mattia con Ale ed un altro ragazzo, probabilmente è Kairi.
"Ciao ragazzi, com è andato il compito?"chiedo io
"Abbastanza bene" rispondo Ale e Mattia.
Il loro amico sembra un po' timido, non si è nemmeno presentato...
"Io non so se sono andato bene" dice improvvisamente
"Casomai recuperi" lo rincuoro io e lui sorride
"Comunque piacere Kairi"
"Emy" dico stringendogli la mano e facendogli un sorriso che ricambia.
Ci dirigiamo al tavolo. Apro lo zaino e mi accorgo di aver dimenticato la merenda. Se lo dicessi Mattia mi darebbe la sua e non voglio, mi dispiace.
"Ragazzi vado un attimo alla macchinetta" dico
"Hai dimenticato la merenda? Tieni mangia la mia" Mi dice Mattia, ci avrei scommesso.
"No no grazie" dico correndo via.
Mi dirigo alla macchinetta e digito il numero della merendina che volevo ma si blocca. Ecco lo sapevo. Comincio a spingerla e a darci dei calci senza cercare di romperla ma niente. Improvvisamente si avvicina qualcuno per mettere i soldi ma non lo guardo nemmeno. Vedo la mia merendina scendere e lui si abbassa per prenderla. Noto che è Joan. Perché proprio lui?
"Grazie" dico accennando un sorriso
"Di nulla Emy" risponde ricambiando il sorriso
"Sei libera stasera?" Mi chiede.
Dio mio ci risiamo...
"Joan tel ho già detto, per me sei solo un amico" dico sorridendo
"Lo so ma potremo comunque provarci" dice guardandomi speranzoso
"Sto frequentando un ragazzo" mento
"Ah, mi fa piacere per te. Scusa il disturbo"
"Nessun disturbo, figurati! Grazie per avermi recuperato la merendina" rispondo sorridendo e ci salutiamo.
Non capisco proprio come abbia fatto a stare con Lucrecia, è un ragazzo d'oro.
Mi siedo di nuovo al tavolo con i ragazzi.
"Come mai ci hai messo così tempo?" Mi chiede Mattia
"Si era bloccata la merendina e Joan me l'ha ripresa"
"Chi è Joan?" Chiede Mattia con sguardo accigliato
"Che c'è Mattia sei geloso?" Chiede Ale ridendo ma Mattia non risponde.
Bah...
La pausa finisce e ci dirigiamo in classe per fare l'ultima ora che subito passa.
Suonata la campanella vado subito avanti la classe di Mattia per uscire insieme. I suoi compagni sono tutti usciti. Vedo che sta discutendo con un professore, chi sa cos avrà fatto adesso?
Esce nervoso.
"Cosa hai fatto adesso?" Gli chiedo
"I miei compagni sono tutti stronzi, hanno detto che ho copiato al compito di algebra solo perché ho preso il voto più alto. Ancora le cose da bambini"
"Il professore a chi ha creduto?"
"A me, ovvio. Sono il suo preferito" dice sorridendo compiaciuto.
Camminiamo verso l'auto dove c'era già Ale ad aspettarci.
"Come mai ci avete messo tanto tempo?" Dice con un sorriso malizioso
"Smettila di fare il coglione" dice Mattia arrabbiato e Ale mi guarda.
"I compagni di classe" sussurro ad Ale e lui annuisce.
Entriamo in auto e mi metto avanti. Accendo lo stereo appena Mattia parte e per tutto il tragitto cantiamo canzoni e ridiamo.
"Allora? Sei ancora arrabbiato?" Chiedo a Mattia urlando dato che la musica è alta e Ale sta cantando.
Si avvicina al mio orecchio
"Quando ti ho visto mi è passato tutto" dice e fa le spallucce. A quella frase sento le farfalle nello stomaco e istintivamente gli sorrido, cosa che lui già aveva cominciato a fare nel preciso istante in cui mi ha vista...

Spazio autrice
Ciao ragazzi💕💕
Questo capitolo non mi convince molto non so perché.
Baci -A❤️

La mia luce nel buio -Mattia PolibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora