❝ 𝐆𝐎𝐎𝐃𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓 𝐊𝐈𝐒𝐒 ❞

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now playing ✰ runaway - txt

"sono già pronto a ritirarmi." gemette mark nel suo telefono, sentendo provenire una forte risata dall'altra persona con cui stava parlando. la scuola era appena finita e il ragazzo stava uscendo dall'edificio mentre era al cellulare.

"non ancora, mark. dovrai rimanere lì per qualche altro anno." rispose johnny ridacchiando, trovando che le parole di suo cugino fossero tali e quali a quelle da lui pronunciate ai tempi del liceo. mark sospirò sapendo che johnny aveva ragione, poi entrò in un affollato negozio al dettaglio.

aveva bisogno di comprare un nuovo pacco di matite poiché quelle che aveva acquistato una settimana prima, avevano deciso di scomparire dal suo zaino. il negozio era pieno più di quanto pensasse, il che fece aumentare la sua fretta, ricordandosi che aveva ancora un lavoro da terminare. era il suo primo giorno e non poteva essere più in ritardo di così con i compiti arretrati.

"beh, devo andare, johnny. ti scrivo do-"
"ciao mark, è il fidanzato di johnny che parla~!!" le grida allegre furono udite piuttosto chiaramente, facendo sorridere e ridere mark della relazione adorabile che aveva suo cugino.

"ciao jaehyun." salutò il ragazzo con aria confusa, sentendo l'ennesima serie di risate dall'altro lato del telefono. "non farci caso, al momento jaehyun è davvero gasato." borbottò johnny, facendo ridere tutti ancora una volta. i tre si salutarono subito dopo e terminarono la chiamata.

dopo aver attraversato le prime corsie e non aver avvistato nulla di ciò di cui aveva bisogno, oltre a notare che erano entrate ancora più persone nel piccolo punto vendita, decise di trovare un impiegato e chiedere. mark si scrutò intorno più volte prima di trovare qualcuno, a qualche scomparto di distanza, con indosso l'uniforme del negozio. il ragazzo sospirò sollevato avvicinandosi al commesso che stava rifornendo alcuni scaffali, prima di toccargli delicatamente la spalla.

mark fu sorpreso nel vedere donghyuck girarsi con una leggera confusione sui suoi lineamenti.

"oh, ehi... non sapevo che lavorassi qui." disse il più grande, diventando improvvisamente timido. donghyuck rimase in silenzio, le sopracciglia leggermente corrugate mentre si voltava per rifornire gli oggetti sugli scaffali. "di che cosa hai bisogno?" chiese, senza guardare l'altro e concentrandosi sul suo compito. "u-uh... solo di alcune matite." rispose mark, vedendo donghyuck annuire piano.

"l'ultima corsia alla tua sinistra. tutte le scorte di materiale scolastico e artigianale sono lì." disse rapidamente il ragazzo, senza ancora incontrare gli occhi di mark. "...okay grazie." disse mark, guadagnandosi di nuovo un altro cenno del capo da quel donghyuck impassibile. "nessun problema." disse con fermezza. il maggiore lasciò silenziosamente quest'ultimo al suo lavoro e si precipitò allo scomparto dove poteva prendere le matite.

e una volta che donghyuck riuscì a sentirlo lontano, incrociò le braccia e gemette.

nessuno nel suo intero liceo si era mai recato nel negozio in cui lavorava perché era troppo caro, sempre pieno di gente e lontano dai quartieri di città; e donghyuck ne era felice. non voleva lavorare dove avrebbe visto i suoi coetanei ogni giorno. voleva stare lontano dalla vista e dalla mente di tutti, così da poterlo fare in pace.