よん

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now playing ✰ i'm okay - ikon






































il giorno dopo, mark entrò nella sua nuova scuola custodendo tra le mani un piccolo regalo.

era più puntuale del solito, dal momento che la campanella suonava ogni volta appena entrava nell'edificio, ma quel giorno era in anticipo perché doveva trovare donghyuck. non aveva idea di dove fosse, quindi iniziò a camminare lungo i corridoi tentando di trovarlo.

poco dopo, vide finalmente il familiare ragazzo che sfogliava alcuni quaderni accanto al suo presunto armadietto. si avvicinò a lui, picchiettandogli delicatamente la spalla con la mano libera per non spaventarlo.

ma ciò non sembrò funzionare, dato che il giovane saltò leggermente al tocco e si voltò. i due si guardarono e mark notò come sembrava che donghyuck avesse appena smesso di piangere. i suoi occhi erano gonfi, leggermente rossi, e sul suo viso c'era solo l'accenno di un cipiglio triste. il maggiore abbassò la mano, facendo finta di non avere nulla da dargli.

"cosa c'è che non va?" chiese, guardando il suo viso contorcersi. se gli sguardi avessero potuto uccidere, in quel momento mark sarebbe stato già morto. il più giovane prese il suo polso e lo trascinò fino ad un parco, a pochi isolati dalla scuola.

donghyuck non parlava.

mark era così confuso.

eppure lasciò che il ragazzo lo portasse ovunque senza troppe difficoltà. in città pioveva a dirotto, il vento gelido così forte da far cadere le goccioline d'acqua nella direzione in cui soffiava. e se mark indossava una felpa sottile con sopra un grande cappotto, donghyuck aveva solo indosso una maglietta.

"avresti dovuto indossare la mia giacca.. fa freddo oggi." disse mark, ma donghyuck gli rivolse di nuovo lo stesso sguardo di prima. i due rimasero completamente in silenzio, finché il minore non si ammorbidì "...cos'è quella?"

la sua voce era silenziosa, come se non avesse più energia per andare avanti, come se fosse stato prosciugato dall'interno. mark abbassò lo sguardo sulla borsa nera, grande e lucida, che teneva ancora in mano, e la porse verso l'altro. "è per te" disse piano. "beh.. per te e minki, in realtà." donghyuck si stropicciò gli occhi, non capendo se mark stesse cercando di dargliela "...e perché me l'hai portata a scuola?" chiese, la voce ancora a malapena sopra un sussurro. la osservò, e dato che era abbastanza piena, vide che dentro c'erano alcuni capi di abbigliamento per bambini. quello fece sì che il ragazzo avesse di nuovo paura, paura che qualcuno potesse sentire e chiedergli a cosa gli servisse tutta quella roba. sapeva di poter facilmente mentire e salvarsi da ogni problema, ma quelle piccole bugie non gli venivano mai in mente al momento giusto. aveva solo pura paura.

eppure, in quell'istante, donghyuck si rese conto di quanto dolce doveva essere mark per poter compiere un gesto del genere.

non sapeva se fosse a causa del vortice di emozioni che stava provando, ma quella situazione era sicuramente oltre ciò che il suo cuore poteva gestire. prima che potesse fare qualcosa per impedirlo, crollò di nuovo, proprio di fronte a mark. mantenne la testa bassa, non avendo nemmeno la forza per asciugarsi le lacrime. gli occhi del maggiore si spalancarono leggermente quando si accorse che l'altro stava piangendo, perciò posò la borsa e gli posò le mani sulla vita. lo tirò tra le sue braccia, coprendolo meglio che poteva con la sua giacca in modo da non fargli avere freddo. il più piccolo non si mosse, pianse piano mentre l'altro gli massaggiava la schiena in modo rassicurante.

❝ 𝐆𝐎𝐎𝐃𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓 𝐊𝐈𝐒𝐒 ❞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora