Capitolo 2

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DA: Babymochi 🐣
“ Tae muoviti che sono qui davanti all’entrata che ti aspetto! ”

DA Tae : 
“ Sto arrivando stai calmo! ”

Le lezioni erano finalmente finite anche per Taehyung, ed ora si stava recando al punto d’incontro che si era dato quella stessa mattina con Jimin. Aveva passato l'intera mattinata a subirsi i messaggi quasi costanti di quest'ultimo, in preda ad attacchi di ansia e vari ripensamenti riguardo il tatuaggio che si sarebbe fatto quello stesso pomeriggio. Inutile dire che a causa di quel cretino ansioso ed ipocondriaco non era riuscito a seguire niente delle lezioni. Il suo sguardo si posò sulla figura in piedi di Jimin fermo sotto uno degli alberi in fiore del vialetto; le braccia incrociate al petto e il capo chino a contemplare chi sa che cosa sull'asfalto. Gli corse incontro accorgendosi solo una volta che gli fu di fronte quanto effettivamente fosse pallido e agitato. Gli occhioni preoccupati del moro incontrarono o suoi e da bravo amico quale era cercando di alleviare la sua ansia lo prese per mano intrecciando le loro dita in una stretta sicura, « Tranquillo Jimin, ti terrò la manina per tutto il tempo, non sia mai che per l'ansia vomiti addosso al tatuatore » il tono ironico e un sorrisetto beffardo a increspargli le labbra. L’unica risposta che ricevette fu uno schiaffo sulla spalla accompagnato da un vaffanculo stronzo ed una risatina isterica « Sisi ridi pure, vorrei vedere te al posto mio » Taehyung rise all'espressione stizzita dell'amico seguendolo poi verso la fermata della metro. 

Lo studio si trovava nei dintorni dell'Università del maggiore, dove per l'appunto si sarebbero trovati con Hoseok visto che le sue lezioni sarebbero finite uno ora dopo le loro. Quando arrivarono, Hoseok non aveva ancora finito e per questo Jimin trascinò Taehyung all'interno del campus alla ricerca di un posto in cui sedersi;  non aveva voglia di aspettare altri quindici minuti in piedi in mezzo al marciapiede. « Tanta fretta per niente. Avrei potuto andare almeno al bagno invece di correre perché qualcuno era troppo agitato per aspettare » Jimin sollevò gli occhi al cielo alle parole del castano, che sbuffando gli si sedette accanto incrociando le braccia al petto. « Meglio arrivare quindici minuti in anticipo piuttosto che in ritardo »

« Disse il solito ritardatario »

« Non giudicarmi! Sei ritardatario quanto me e poi scusa se sono in ansia e vorrei fare sta cosa il prima possibile così da togliermi il pensiero » disse sprezzante. Si sentiva attaccato e non gli piaceva, voleva soltanto un po' di comprensione per come si sentisse visto che era il suo primo tatuaggio e lui aveva paura del dolore. Taehyung rimase ad osservarlo, sospirando poi nel capire di dover esser più comprensivo dall'espressione sconsolata che dipingeva in quel momento i lineamenti tesi di Jimin. Gli posò un braccio intorno alle spalle attirandolo a se in un abbraccio scomposto « Dai Jimin, magari il tatuatore sarà un bonazzo da paura » sorrise strizzando tra le dita una guancia del moro « A quel punto l'ansia sarà l'ultima dei tuoi problemi » Jimin sorrise, « E se fosse un vecchio? » 

Ci pensò un attimo « Beh in quel caso sarebbe un problema - rise - però sarebbe sicuramente un vecchietto davvero swag. »

Risero ipotizzando vari aspetti dell'uomo che ben presto avrebbe colorato per sempre di nero la pelle candida di Jimin. Hoseok arrivò qualche minuto dopo l'ora stabilita; il suo solito sorriso allegro a sollevargli le labbra fini, l'aria spensierata e una mano alzata nell'intento di richiamare l'attenzione e salutate i due più piccoli: « Ciao ragazzi, Tae quanto tempo che non ci vediamo! Vi ho fatto aspettare molto? » 

« No tranquillo hyung, siamo appena arrivati pure noi » mentì Jimin, felice di vedere il suo hyung preferito.Taehyung sollevò gli occhi al cielo. 

Senza indugi i tre ragazzi cominciarono ad incamminarsi verso lo studio di tatuaggi iniziando con discorsi semplici di circostanza arrivando al punto clou della curiosità di Hoseok, nonché quella celata e mal trattenuta di Taehyung. « Allora Jimin, sei rimasto dell'idea di fare il tatuaggio di cui mi parlavi ieri vero?! Non hai cambiato idea nuovamente? » chiese il maggiore al moro, a quelle parole Taehyung strabuzzò gli occhi e con voce stizzita si rivolse verso il suo migliore amico « Cioè tu vuoi veramente dirmi che hai detto cosa vuoi tatuarti ad Hoseok hyung e non a me?! Al tuo migliore amico?! » uno sguardo malizioso e divertito incontrò quello di Taehyung, Jimin non perse tempo a rispondergli; d'altronde era più che ovvio. In realtà non l'avevo fatto n'è apposta n'è tanto meno per una preferenza tra i due, semplicemente se l'era lasciato sfuggire in un momento di pausa durante le loro solite prove. Hoseok gli aveva chiarito un po' le idee. 

Like an indelible tattooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora