Capitolo 8

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« Perché siamo qui? Devi far controllare il tatuaggio a Yoongi hyung? »

Taehyung si fermò confuso davanti la vetrata principale del Black Swan tattoo studio, un sopracciglio alzato e la perplessità a disegnargli i lineamenti. 

Jimin al suo fianco, sorrise titubante; aveva passato metà nottata disteso nel letto a pensare ad una scusa plausibile per condurre il castano allo studio di quelli, che ormai potevano considerare amici senza trovarne una di davvero convincente. In fine quando il sonno aveva iniziato a pesare e il suo cervello a perdere i primi colpi per la stanchezza, aveva optato per rimanere sul vago, magari distraendolo con chiacchiere del tutto a caso e senza senso per occupargli i pensieri e non lasciargli quella reattività che gli avrebbe fatto capire ben presto dove si stavano realmente dirigendo. Stranamente il suo piano aveva funzionato. Aveva parlato così tanto che Taehyung l'aveva guardato perplesso per buona parte del viaggio, cercando di stare dietro ai suoi ragionamenti senza rendersi conto dove fossero e lui - che aveva sfiorato l'esser logorroico - si era guadagnato un mal di gola che però era stato necessario. 

« Diciamo di sì… Entriamo dai »

Prese per mano il migliore amico premendo il pulsante della porta automatica. Minjee era al solito posto, l'espressione annoiata mentre con il gomito puntellato sul legno opaco del bancone e la testa sulla mano, sfogliava una rivista di moda con poco interesse. 

Sollevò lo sguardo pronta a salutare chiunque fosse appena entrato, riassumendo la sua solita vitalità non appena i suoi occhi si scontrarono con quelli di Jimin che prontamente le sorrise. 

« Ragazzi, siete arrivati! Finalmente, mi stavo annoiando » sbuffò facendo sollevare i ciuffi della frangetta. I due ragazzi risero andandole incontro « Sei da sola? »

« No, Jungkook ha appena finito di tatuare e sta di riordinare la sua stanza »

« C'è solo lui oggi? » chiese ancora il biondo. Non voleva sembrare curioso, ma era proprio quello che era. Era andato lì anche con l'intento di vedere Yoongi dopo tutto. 

« Si, Yoongi è uscito con Hobi. Oggi è il suo giorno libero e sono andati a fare compere »

Tutte le speranze di Jimin morirono in quell'istante. Poteva essere più sfortunato?! Se quello era un segno, non si sarebbe di certo fermato a causa dei giochi stronzi e ingiusti del destino. Si disse che per quel giorno sarebbe andata bene così, almeno Taehyung avrebbe rivisto Jungkook e lui avrebbe fatto il suo dovere da bravo migliore amico. Probabilmente avrebbe pensato qualcosa più tardi per scrivere a Yoongi e non fargli dimenticare la sua eterea esistenza. 

« Ah, capisco »

Minjee sorrise. Aveva notato quella punta di delusione nello sguardo di Jimin ma decise di non aggiungere niente seppure la curiosità fosse tanta. Spostò lo sguardo su Taehyung, che fino a quel momento era rimasto in silenzio sorridendo e basta, « Allora TaeTae, sei pronto? »

« Pronto per cosa? »

La sua voce fu sovrastata da un'altra più fina e ormai decisamente conosciuta. Jungkook, capelli raccolti in un morbido codino e i due ciuffi mossi e ribelli della frangia ormai troppo lunga, aperti sulla fonte, si palesò in tutta la sua disarmante bellezza. Taehyung si perse ancora una volta ad osservare i tratti morbidi e perfetti del suo viso. Jungkook era davvero bello, talmente bello che non si poteva far altro che guardarlo e apprezzare come la sua semplicità lo rendesse ancora più singolare agli occhi di chi lo guardava. Quel codino poi gli stava divinamente. 

« Tae si fa un piercing alla lingua! » esclamò quasi euforica la ragazza, rispondendo più a Jungkook che al diretto interessato. Taehyung sgranò gli occhi, cosa aveva appena sentito? Non poteva credere alle sue orecchie.

Like an indelible tattooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora