Capitolo 3

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Era una bella giornata; Il sole era tiepido e luminoso, gli uccellini cantavano e la classica atmosfera primaverile entrava dalle finestre aperte spargendosi per tutta la casa. Il martedì era decisamente il giorno preferito di Jimin, non aveva lezioni e di conseguenza poteva starsene a letto quanto voleva senza che Taehyung gli urlasse dietro le sue solite minacce, poteva riposarsi per l'intera giornata dedicandosi a se stesso in tutto e per tutto e in quel momento ciò significava star disteso sul divano con una maschera a base di miele, olio di cocco e mandorla in posa sul viso, la fascetta rosa di Apeach in testa per tenere indietro i capelli e una delle scatole di conflex - quelli al cioccolato - in mano. Stava spulcinado il suo instagram mettendo like a foto di amici e commentandone negativamente altre, pensando a nuovi concept per delle foto possibilmente con un certo ché di aesthetic; ci teneva davvero a queste cose, il suo profilo era un insieme di foto perfette in stile, pose e colori. Taehyung era un fotografo decisamente abile nel catturare i suoi lati migliori. 

« Jimin, per caso sul tavolo c'è il mio libro di arte moderna? » 

La voce di Taehyung nascondeva una certa premura, a differenza di Jimin lui quel giorno aveva due lezioni da seguire nel primo pomeriggio. Spostò quasi annoiato lo sguardo sul tavolino posto davanti al divano al centro del salotto « No », sorrise all'imprecazione ovattata dell'amico proveniente dalla camera. Si sollevò con il busto già quasi sicuro di trovare il libro del castano nascosto tra le pieghe laterali del divano; era sempre così, Taehyung studiava in soggiorno e poi abbandonava i libri che finivano abbandonati distrattamente tra le pieghe del divano o sotto di esso, e infatti… « Tae è qui. Era in mezzo al divano » sollevò gli occhi al cielo abbozzando un sorriso. Taehyung entrò in salotto correndo, la maglia mezza fuori dai Jeans e questi ancora slacciati, « Se non ci fossi io avresti dovuto ricomprare metà dei tuoi libri »

« Ma per fortuna io ho te » rispose accompagnando le parole con un piccolo occhiolino « Dio, oggi se non mi sbrigo faccio sicuramente tardi! » prese il libro tornando in tutta fretta in camera. Jimin sorrise alla vitalità dell'amico prima di riportare lo sguardo sul telefono mentre quest'ultimo continuava ad andare su e giù per casa cercando e prendendo i pezzi mancanti ed esser pronto per uscire di casa. 

« Chim sta sera sarò in pasticceria fino all'ora di cena »

« Va bene, tanto io son-ODDIO! » urlò spalancando gli occhi. 

« Cosa succede? » Taehyung si fermò nel corridoio preoccupato dall'urlo di Jimin. Gli aveva fatto prendere un colpo. 

Il maggiore si mise seduto, osservando il messaggio che gli era appena arrivato, iniziando a sorridere « Jimin cosa c'è! Perché hai urlato ? »

« Mi è appena arrivato un messaggio dal Black Swan studio »

« E… »

« E niente, mi ricordano che domani alle 15 devo essere lì »

Taehyung rimase a fissarlo senza parole, ci impiegò cinque secondi ad elaborare le parole del maggiore rendendosi conto di cosa avesse effettivamente appena sentito. Aveva quasi fatto un infarto e si era preoccupato per un messaggio…?
« Ma sei deficiente!? Mi hai fatto prendere un colpo per sta cosa! » gli urlò contro sbuffando. Jimin rise tornando a guardare il messaggio « Ma Tae, secondo me è stato Yoongi » 

« A fare cosa? »

« A inviarmi il messaggio ovvio! »

Taehyung sollevò gli occhi al cielo sospirando per l'ennesima volta al tono ovvio dell'amico « Io non ho davvero parole. È solo un messaggio di cortesia Jimin ». Cosa aveva fatto di male per meritarsi un amico così. 

Quest'ultimo schioccò la lingua sul palato roteando gli occhi. Probabilmente Taehyung aveva ragione, ma a lui piaceva pensare che gliel'avesse inviato Yoongi quel messaggio, sebbene anche solo per la cortesia di ricordargli l'appuntamento per il suo tatuaggio. 

Like an indelible tattooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora