Capitolo 6

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« Waaaa »

Gli occhi di Taehyung e Jimin si spalancarono, seguiti dalla bocca in un moto di estremo stupore. Alle loro spalle Jin e Hoseok sorridevano a quell'atteggiamento infantile che i due più piccoli - spesso e volentieri - tendevano ad avere davanti a ciò che li faceva emozionare. MinJee invece, al fianco del suo ragazzo con il cestino per il pic-nic in mano, si ritrovava ad essere altrettanto emozionata. Si erano ritrovati tutti e cinque al punto d'incontro stabilito, decidendo poi di incamminarsi verso il parco per aspettare li i due tatuatori - che come sempre - erano in ritardo e il cugino di Taehyung che si era ritrovato momentaneamente bloccato nel traffico delle strade di Seoul. 

« Ma è bellissimo! » esclamò Taehyung guardandosi attorno. Il tenue colore del rosa pastello predominava sull'intero parco rendendolo qualcosa di spettacolare; un'infinità di piccoli petali volteggiavano nell'aria accompagnati dal loro profumo. Sembrava di essere in uno di quei paesaggi raccontati nelle favole, e per il castano che dopo tutto rimaneva un inguaribile ( non mi viene la parola)  romantico, tutto ciò risultava ad dir poco meraviglioso. 

« Oh! Eccoli. Siete i soliti ritardatari! » mani sui fianchi e un finto brincetto stizzito, MenJee attirò l'attenzione sui due ragazzi che con calma si stavano avvicinando. Yoongi sollevò gli occhi al cielo senza nascondere però l'accenno di un sorriso « Rettifica per piacere, è Jungkook il solito ritardatario. Io mi adeguo soltanto »

Inutile dire che la fioritura e tutto il resto passò in secondo piano per Jimin; troppo occupato a dedicare tutta la sua attenzione a qualcos'altro di più interessante e di eguagliabile bellezza. Il suo sguardo cercò subito quello dell'altro, trovandolo quasi subito non appena gli fu davanti. Si scrutarono attentamente, pronti ad iniziare quel gioco pericoloso dove nessuno dei due si sarebbe arreso. Le labbra carnose del biondo si arricciarono appena maliziose, creando quel suo solito sorrisetto divertito che il tatuatore aveva quasi iniziato ad apprezzare. Jimin lo stava mangiando con gli occhi e una strana, quanto insolita, ecitazione stava iniziando a scorrergli per le vene. 

La cosa non passò inosservata allo sguardo attento di Hoseok, che si ritrovò con la paura che quei due potessero iniziare a scopare da un momento all'altro lì davanti a tutti quanti. Conoscendo Jimin se lo sarebbe aspettato, ma gli avrebbe comunque dato il beneficio del dubbio. Per fortuna non erano ancora ad un livello tale di conoscenza poiché ciò potesse succedere ma era sicuro che se avesse allungato una mano avrebbe potuto toccare la tensione che quegli sguardi stavano creando. Si schiarì la gola interrompendo così contatto visivo, entrambi portarono l'attenzione sull'amico che con un sorriso presentò prontamente SeokJin ai due amici. Avrebbe dovuto farlo Taehyung, visto che lui l'aveva conosciuto solo dieci minuti prima, ma il minore era perso nel suo mondo e lui doveva pur far qualcosa per salvare il pudore e la decenza degli e altri due.

Con un sorriso cordiale il maggiore si presentò ai minori, felice di conoscere altre due nuove persone. « Finalmente ho il piacere di conoscere il così tanto citato Jin hyung » le labbra di Jungkook si sollevarono appena mentre uno sguardo furbo si posava su quello di Taehyung, il quale leggermente sorpreso dalla cosa guardò prima il moro e poi il suo hyung. « Non sapevo di essere famoso » sogghignò il maggiore, « In ogni caso, il piacere è tutto mio »

Il minore stava per rispondere ma il sorriso rettangolare e le urla di Taehyung gli fermarono le parole sul nascere. 

« Namjoon hyung! » la felicità con cui il castano lo disse fece nascere un piccolo sorriso sulle labbra nel moro, che curioso si girò a prestare attenzione al nuovo arrivato. 

Namjoon era un ragazzo avvenente; alto, corporatura proporzionata, labbra carnose e due bellissime, quanto tenere fossette a decorargli le guance. Tutto di lui, compreso l'abbigliamento semplice ma casual urlava fermezza, tranquillità e quel che di eleganza che attirò l'attenzione del pasticcere. SeokJin come una gazza ladra amava le cose belle e raffinate, e Namjoon era entrambe le cose. Rimase incantato da quel sorriso gentile dedicato al cugino, che senza perdere tempo gli corse incontro avvolgendolo in un abbraccio. « Hyung, sono così contento di vederti » piagnucolò Taehyung facendo allargare il sorriso di Namjoon « Anche io TaeTae » la sua mano di scontrò con le morbide ciocche castane e mosse del minore scompigliandole appena. Si volevano bene, e si vedeva. 

Like an indelible tattooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora