Capitolo 10

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Quello stesso pomeriggio, Jungkook non aveva quasi fatto in tempo a mettere piede oltre la porta scorrevole del suo negozio, che la voce bassa e lievemente roca del suo socio lo prese contropiede: « Finalmente sei tornato. ». Yoongi non lo degnò nemmeno di uno sguardo annoiato, seduto sul divano nero ad angolo mentre passava svogliatamente le dita tra le pagine di un libro dalla copertina di un viola delicato mescolato a scritte bianche e dal front grande e centrale. 

« Scusa, Jin hyung mi ha trattenuto con le sue chiacchiere e le sue torte » fece spallucce il più piccolo lasciandosi cadere pesantemente e scompostamente al suo fianco. 

« Solo Jin hyung...? » 

Sebbene non lo stesse ancora guardando, Yoongi aveva la classica aria fintamente pacata che perdeva credibilità, smascherata da quell'unica nota di curiosità che gli incrinava la voce. 

Jungkook roteò gli occhi prima di rispondere: « No, anche Taehyung »

« Specialmente Taehyung, ammettilo » lo punzzecchiò allora il più grande.

« Hyung, come mai non hai pranzato qui? » provò a cambiare discorso il moro. Non voleva ancora ammettere che in realtà si fosse trattenuto più del dovuto al bar di Jin per il semplice fatto di poter ammirare Taehyung gironzolare elegantemente tra i tavoli servendo i clienti con dolci sorrisi, pronto a tornare poi da lui e da Jin lanciandogli occhiatacce o frecciatine che ai suoi occhi lo rendevano ancora più bello. Quel pomeriggio era riuscito a notare un altro particolare del maggiore: Quando Taehyung si vergognava o si imbarazzava a causa delle sue occhiate o delle sue parole, le orecchie del maggiore assumevano una delicata sfumatura rosea che più di una volta lo fece sorridere. 

Yoongi si schiarì la gola sistemandosi meglio, «Sono stato impegnato »

« A fare cosa? » sollevò un sopracciglio Jungkook. 

« A mangiare, che domande! »

Nel non ricevere nessun commento da parte del più piccolo, spostò lo sguardo dalle pagine decidendo di lasciargli una piccola occhiatina. Quello fù un grande errore da parte sua. Jungkook stava osservando - per meglio dire scrutando - attentamente il suo viso, soffermandosi soprattutto sui suoi occhi non appena quelli del maggiore furono nei suoi alla ricerca del più piccolo segno di menzogna. Il moro sapeva leggerlo meglio di chiunque altro e questo a volte lo preoccupava; poteva mentire a tutti ma non a Jungkook. Sbuffò rassegnato quando l'altro incrociò le braccia al petto aspettando la vera risposta. 

« Ero con Jimin, a casa sua… »

La sorpresa si dipinse sui lineamenti del minore: il suo sguardo si spalancò appena, così come le labbra, che si schiusero senza far uscire nessun suono per i primi secondi, quando si rinchiusero per riaprirsi un ultima volta facendolo boccheggiare. « E perché eri a casa sua? » domandò questa volta curioso. 

Yoongi sollevò gli occhi al cielo guardandosi attorno prima di rispondere. Per fortuna MinJee era occupata con una cliente altrimenti avrebbe dovuto subirai anche le sue domande. « L'ho trovato al supermercato e - » iniziò a raccontare per filo e per segno com'erano andate le cose; come avesse incontrato Jimin, come il minore l'avesse convinto ad andare a casa sua per pranzo e come avessero riso e scherzato attraverso battutine e frecciatine rivolte all'altro. E di come, per un solo momento, prima che andasse via avesse voluto baciarlo. Jungkook rimase in silenzio tutto il tempo ascoltandolo senza interromperlo, lasciando che si perdesse tra le parole e i sorrisi mal celati che ogni tanto durante il racconto gli avevano increspato le labbra. 

« Hyung, ti piace Jimin? » 

Non c'era né ironia, né tantomeno scherno nella voce di Jungkook, che anzi, appariva invece dolce e più morbida del solito. Yoongi si trovò a pensare seriamente a quello che provava nei confronti del biondino che si divertiva a istigarlo con le sue chiacchiere e i suoi mondi provocanti. Gli piaceva Jimin? Probabilmente ancora no, ma c'è sicuramente dell'interesse e quello non poteva negarlo. « Non penso di poterlo dire con certezza Kook, so soltanto che Jimin mi interessa, mi ammalia con i suoi modi di fare e la sua bellezza, perché siamo sinceri, Jimin è sicuramente un bellissimo ragazzo… » 

Like an indelible tattooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora