Capitolo 12

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DA: PASTICCINO
Ciao Hyung! Ascolta posso venire da te? Questa sera non posso tornare a casa perché serve a Jimin...

Un'espressione triste si dipinse sul viso del pasticcere, se avesse potuto avrebbe aiutato taehyung, ma quella sera era impegnato.

«Jin, tutto bene? è successo qualcosa?»

Si riprese dallo stato di trance in cui era entrato, guardando il bellissimo ragazzo che aveva di fronte. Namjoon, quel pomeriggio si era presentato in negozio ed aveva preso l'occasione che non ci fosse suo cugino per chiedere al pasticcere di andare a quel famoso appuntamento con lui; Ad essere sinceri ci aveva pensato e ripensato: Come avrebbe dovuto chiedere a Jin di uscire con lui? e quale sarebbe stata la sua risposta? Sperava positiva, in fin dei conti non gli aveva mai dato l'idea di un possibile rifiuto per quanto in realtà, si sentisse internamente insicuro a riguardo. Aveva provato e riprovato quella scena davanti allo specchio sentendosi poi uno stupido. Era dalle superiori che non si sentiva così agitato per un appuntamento. Il problema era che Jin fosse più grande, ed estremamente bello oltre che affascinante. L'aveva colpito fin dal loro primo incontro e adesso il pensiero di star per chiedergli effettivamente di uscire lo rendeva nervoso. Alla fine aveva trovato il coraggio, ed era entrato nella pasticceria del più grande con una nuova positività. Dire che Jin ne rimase sorpreso sarebbe stato un eufemismo; Aveva aspettato quell'invito per giorni e finalmente Namjoon si era fatto avanti. Accettò senza pensarci nemmeno un momento ed ora si trovava in un lussuosissimo ristorante, posto all'ultimo piano di uno degli edifici più famosi di Seoul proprio insieme al minore.

«Sisi non ti preoccupare, mi ha solo scritto Taetae.»

L'espressione incuriosita di Namjoon scemo lentamente, lasciando spazio ad una più preoccupata.

«È successo qualcosa? Sta male?»

«Nono non ti preoccupare, solo che sta cercando un posto in cui andare a dormire perché a quanto pare la casa serve a Jimin.»

Le gote del minore si imporporirono leggermente di rosa al pensiero del perché la casa servisse a Jimin.

«Quindi ha bisogno di un posto in cui andare a dormire? Beh nel caso può venire da m-»

Non riuscì a finire la frase che il pasticcere lo bloccò: «Non ci provare nemmeno, che magari è la volta buona che si avvicina a Jungkook.» lo ammonì puntandogli il dito contro.

«Jungkook? E cosa c'entra lui?»

Un ghigno malizioso si formò sulle labbra del più grande, «Beh, secondo me Tae è perso per Jungkook. Lui dice di no, ma io vedo come se lo mangia con gli occhi ogni qualvolta che entra in negozio o del feeling che si è creato tra di loro - alzò lo sguardo puntandolo su quello del minore, avvicinandosi leggermente con il viso - secondo me dagli ancora qualche giorno ed andranno a letto assieme.» sussurrò, quasi fosse un segreto che dovesse restare tra di loro.

La bocca di Namjoon si spalancò allibito non credendo a quello che gli aveva appena detto Jin.

«Il mio Tae non è così, lui non fa mai sesso prima di fidanzarsi.»

Jin non ci poteva credere. A quel punto alle orecchie di Namjoon si propagò la risata di Jin. «Spero tu stia scherzando?! Perché se non è così, allora non conosci tuo cugino. E comunque non ci vedo niente di male nel sesso al di fuori di una relazione.»

«Invece è sbagliato! Queste cose si dovrebbero fare solo con la persona amata.» Nemmeno lui ci credeva. Di certo Namjoon non era un santo, anche lui aveva le sue esperienze, solo, non voleva pensare a Taehyung mentre faceva sesso con qualcun'altro. Ew, che schifo.

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