Taehyung si sarebbe aspettato di vedere davvero di tutto nella sua vita: La pace nel mondo, i nord coreani liberi con l'unione delle due Coree, che i cani iniziassero a parlare, si sarebbe per fino aspettato un apocalisse zombie in cui lui era il protagonista figo e cazzuto che salvava il mondo ma quello che non si sarebbe mai e poi mai aspettato era invece quello di svegliarsi e trovare Jimin in cucina, con i capelli ancora spettinati e con addosso una maglietta bianca e dei pantaloncini rossi intento nel preparare la colazione per entrambi muovendo i fianchi sulle note di 7 rings. Era successo forse la prima settimana di convivenza, quando il biondo non voleva ancora sfigurare con lui e anzi, voleva dimostrarsi un perfetto coinquilino; la cosa durò ben poco, il tempo di prendere confidenza e capire che Taehyung era esattamente uguale a lui.
« Jimin, ti senti male per caso? »
« No, perché? » gli concesse un rapido sguardo mentre aggiungeva del sale sulle uova all'occhio che stava cucinando.
«Come perché?! Sai almeno che ora è? » Taehyung al suo fianco sollevò un sopracciglio ancora sorpreso di vedere l'amico all'opera già di prima mattina. Jimin prese un piatto mettendo un uovo e una fetta di pane tostata per poi passarglielo, « Certo, sono le otto e mezza. Per piacere prendi le tazze? »
Taehyung lo prese per le spalle girandolo verso di sé posandogli una mano sulla fronte, « Eppure sei fresco » per sicurezza si avvicinò maggiormente posando le labbra sulla fronte del biondo che a quel gesto sollevò gli occhi al cielo spingendolo via. « Dai stupito, sto benissimo! » un sorriso gli sollevò gli angoli delle labbra « È solo che sono troppo emozionato per dormire »
« Penso che dovresti tatuarti ogni giorno se questi sono i risultati » annuì a se stesso convinto che Jimin sveglio di prima mattina fosse decisamente più utile che mezzo addormentato e irritato come al solito. Prese le tazze che gli aveva chiesto il biondo, togliendo dal fuoco il pentolino con il latte versandolo poi al loro interno insieme ad un goccio di caffè ed un cucchiaino di miele in quello di Jimin. Quest'ultimi lo ignorò sedendosi a tavola iniziando a spalmare della marmellata sulla fetta di pane. « A proposito, oggi ci sarà anche Hobi? »
Jimin mosse la testa in negazione mentre affondava i denti nel pane, « No, andremo noi due. Lo hyung verrà a prenderci dopo, deve passare in ospedale appena finisce le sue lezioni »
Hoseok lavorava come clown volontario nell'ospedale centrale di Seoul per la clown terapia nel reparto pediatrico. Taehyung lo ammirava per questo, pensava fosse un'azione davvero onorevole e magnanima da parte sua, non era da tutti mettersi in gioco per far del bene ad altre persone; ma d'altronde Hoseok aveva un carattere solare e gentile, sempre disposto ad aiutare gli altri con il suo enorme sorriso. Nessuno gli avrebbe mai tolto l'idea che il mondo necessitasse in un disperato bisogno di persone come lui.
Ogni tanto ci aveva pensato, avrebbe voluto provare a portare e donare qualche sorriso a quei bambini, che di speranza dovevano averne tanta; ma Taehyung aveva il cuore troppo tenero e impressionabile.
« Va beh, vorrà dire che avrai più tempo per parlare con Yoongi senza interruzioni »
Il latte andrò per traverso a Jimin, che tossendo osservò il sogghigno divertito dell'amico. « Potevo morire! »
« Oh no, che grande perdita »
Il dito medio alzato e lo sguardo fintamente stizzito « Ti ho davanti da cinque minuti e mi stai già sulle palle »
« È quello che provo io ogni mattina » Rispose repentino il castano.
Si guardarono; lo sguardo si socchiuse affilandosi in uno più attento e serio mentre la voce sottile di Ariana Grande continuava a fare da sfondo risuonando tra le pareti di quella piccola cucina, testimone di quel gioco di sguardi. Le labbra di Jimin si sollevarono in un un sorrisino quando gli angoli di quelle di Taehyung si arricciarono e lo sguardo si addolciva, illuminato da una sfumatura furba e divertita. « Sei un coglione » dissero all'unisono, come se in quei pochi secondi passati a fissarsi complici avessero capito i pensieri dell'altro. Il castano rise alzandosi dalla sedia « Vieni qui, dammi un bacino » il tono lamentoso e bambinesco fece sorridere il biondo che cercò di opporre resistenza alle dimostrazioni d'affetto dell'amico senza riuscirci. Taehyung lo avvolse con le braccia chiudendolo in un forte abbraccio pronunciando frasi smielate e piene di Aegyo sapendo quanto dessero fastidio all'altro, posando poi innumerevoli piccoli baci sulla guancia morbida e leggermente paffuta di Jimin che si lasciò andare in gridolini finché il minore non gli stampò un ultimo, più lungo e rumoroso bacio scoppiando poi a ridere; « Dio, sei così imbarazzante » si passò una mano sulla guancia pulendosi dalla sensazione ancora presente delle labbra di Taehyung, « Dirai così anche al tatuatore? »
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Like an indelible tattoo
Fanfic[ Taekook - Yoonmin] Gli occhi di Taehyung passavano intensi e senza indugi sulla pelle liscia e lievemente ambrata, baciata dal nero e dagli innumerevoli colori che indelebili formavano i tatuaggi di Jungkook. « La tua pelle è la tela più bella s...