Capitolo III

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Stiles si svegliò in tarda mattinata con un forte mal di testa.
Fece per girarsi nel suo letto e con sua grande sorpresa, il lupo non era più lì, forse alla fine se lo aspettava ma ne rimase parecchio deluso, e probabilmente credeva di poter ricevere come minimo dei ringraziamenti dopo la notte insonne passata a medicare le ferite del più grande.

Scese in cucina e trovò suo padre spaparanzato sul divano con un pacco di Cheetos tra le mani.
Lo sceriffo non si arrendeva mai, Stiles sgattaiolò dietro il divano e senza farsi vedere gli rubò il pacco di colesterolo che stava ingerendo
"Stiles andiamo! Sono appena tornato da una notte di duro lavoro per mantenere te, figlio ingrato, ridammi i miei Cheetos" allora Stiles posò la busta arancione sul tavolo e e noncurante delle parole del
padre gli porse una bustina di carote

"Stiles queste non sono le mie patatine" gli disse il padre alzandosi e cercandole "Ah Stiles hanno lasciato un biglietto per te, è sul frigo"
il padre lo indicò e approfittandosi del fatto che il figlio fosse occupato a leggere, riprese il suo picco di patatine.
SE CERCHI SPIEGAZIONI SAI DOVE ROVARMI, SONO TORNATO A CASA.
Tipico di Derek.

Infondo era un vigliacco con una maschera da lupo mannaro, pensò Stiles. Piegò il biglietto e se lo mise in tasca dove vi trovò anche il  cellulare che squillava.
"Scott"
"Hey amico come andiamo?" gli disse con un tono consolatorio, inconsapevole del ritorno del lupo e della notte travagliata
"Scott sto bene, e poi sai che non voglio parlarne, l'ho superata, ieri ho avuto solo un momento di debolezza" disse Stiles mentendo sia al suo migliore amico che a se stesso
Sentì sospirare Scott dall'altra parte del telefono "Cosa ti va di fare oggi? Potremmo guardare un film, giocare ai videogames..." gli chiese l'alpha
"Amico sono stanco non ho dormito bene questa notte" anche se Stiles era furioso con Derek rispettò la richiesta di manenere segreto il suo ritorno
"E poi ho un sacco da studiare"
"Stiles ci siamo diplomati quest'anno, non c'è più scuola"
l'umano sbuffò e il suo migliore amico capì.
"Okay Stiles, come vuoi. Il branco si riunisce a casa mia stasera, se ti va passa, potrebbe farti bene"
Stiles lo salutò senza rispondere e attaccò il telefono.

Stiles si sarebbe pentito di quello che stava per fare, si trovo co il pugno chiuso pronto a bussare alla porta del loft. Derek consapevole della presenza dell'umano aprì la porta prima che Stiles potesse appoggiare le nocche sul marmo grigio
"Hey" gli disse Derek
Stiles entrò senza dire una parola e allora Derek sbuffo
"Stiles sei un po' grande per tenermi il broncio non credi? Lo so che avrei dovuto dirti che stavo andando via ma non volevo svegliarti, ah e comunque grazie di tutto ragazzino "
A quelle parole Stiles si sciolse un po'
"Perché sei tornato?"
"Avevo bisogno di tornare, non me la sto passando affatto bene, e poi questo posto è casa mia, mi mancava" mi mancavate anche voi, anche tu pensò Derek
"Perché nessuno deve sapere che sei qui, e perché hai scelto proprio me a cui affidare il tuo segreto, sai che non so mentire" disse Stiles ironico e Derek al suono di quelle parole sorrise, a anche l'uomo lo fece vedendolo
"Stiles io mi fido di te, e poi tu sei un umano, se sono con te non sentiranno il mio odore, anche se ora i miei poteri non son più quelli di prima"
"In che senso?Chi non deve sentire il tuo odore?" rispose preoccupato
"Te lo spiegherò Stiles, ma prima ho bisogno che tu faccia una cosa per me" disse Derek avvicinandosi pericolosamente al ragazzo.
"Cosa?" rispose imbarazzato col rossore delle guance che iniziava a farsi vedere
"Togliti i vestiti" rispose il licantropo

ANGOLO AUTRICE
HEYHEYHEY
Oggi ho pubblicato due capitoli perché il secondo non mi soddisfava a pieno
La domanda più importante è CHE SIGNIFICA STILES TOGLITI I VESTITI?
Lo scoprirete prossimamente
Bacioni xoxo

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