Capitolo XVI

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Il può era già sveglio da un po', ma non aveva intenzione di alzarsi non avrebbe voluto svegliare il ragazzo che li dormiva sul petto.
Derek approfittò di quel momento per concentrarsi sul viso di Stiles, si chiedeva quanto fossero lunghe le sue ciglia, quanto fossero morbide le sue guance, e a quanto fossero belle quelle labbra.

"Buongiorno" Stiles si svegliò è leggermente aprì gli occhi stingendosi un po' al busto del lupo, ma quando si accorse del gesto ritirò subito le braccia "scusa" disse Il ragazzo
"Buongiorno ragazzino, non preoccuparti, stavo bene" continuò poi con fare giocoso "certo se tu russassi un po' meno avrei dormito meglio"

Stiles aprì la bocca facendo un'espressione stupita "ma come ti permetti stupido lupo? Il mio non è russare è un leggero brusio" rispose fintamente offeso.
Derek in risposta gli passò una mano tra i capelli muovendoli un po', il ragazzo stranamente non si spostò. Gli sembrava tutto estremamente naturale.

Stiles era già immerso in una scodella piena di cereali, Derek beveva il suo solito caffè nero.
"Der?" Cercò l'attenzione del lupo
"Si Stiles?"

"Mi dispiace davvero per ieri, ma quando ti ho rivisto sono rimasto sconvolto ecco, non mi aspettavo che tornassi, scusa davvero" prese fiato " ero solo spaventato e non capivo cosa stesse succedendo, non ti vedevo da tantissimo e poi mi dicono che in realtà ci siamo già visti, poi mi dicono che le tue condizioni di salute sono pessime e poi mi dicono che.." il ragazzo non finì di parlare perché

Derek lo abbracciò, Dio solo sa di quanto avevano bisogno entrambi di quel contatto fisico, certo avevano dormito praticamente appiccicati, ma quell'abbraccio era voluto, era cosciente.
"Non preoccuparti Stiles" disse Derek
allontanandosi dal collo del ragazzo ma non lasciando ancora il suo busto

"risponderò a tutte le tue domande, cercherò di farti ricordare il più possibile" Stiles sorrise e annuì

A Derek erano mancati quei momenti, in cui erano tranquilli, momenti di assoluta nullafacenza ma nei quali Stiles ritornava ad essere se stesso.
Non tratteneva nulla dentro se, aveva la sua parlantina, il suo sarcasmo e e la sua goffaggine che a Derek faceva impazzire.

Stiles sembrava molto più dolce, dopo il suo ritorno, probabilmente sapeva inconsciamente di aver già perdonato il lupo, o forse fu perché questa volta Derek non pretese nulla da lui, non erano insieme perché uno doveva aiutare l'altro, oddio si, ma la cosa non era semplicemente fine a se stessa, che in quel momento non erano solo persone che cercavano di aiutarsi l'un l'altro, ma erano anche due persone che stavano bene insieme e che in qualche modo si completavano.

Derek iniziò a pensare dunque di aver da sempre sbagliato approccio con Stiles, che forse con lui serviva più amore di quanto il lupo ce ne mettesse abitualmente, servivano più attenzioni. Ma probabilmente il lupo non ne era capace e che quello non era il momento giusto per iniziare a pensare a come corteggiare Stiles, se così si può definire.

Derek iniziò a spiegare tutto al ragazzo, tralasciando però gli avvenimenti tra di loro, il lupo voleva ricominciare con Stiles, cambiare approccio.
Stiles dal suo canto dopo aver ascoltato la storia assurda di Derek iniziò a pensare a mille modi diversi per cercare di ingannare la strega, che in realtà aveva ingannato entrambi.

"Stiles, questo non è compito tuo, non puoi esporti" disse con un po' di risentimento
"Non sai quanto io apprezzi la tua infinita benevolenza, ragazzino, ma c'è il branco che se ne sta occupando per noi"
Stiles con estrema naturalezza rispose
"E perché noi siamo qui imbambolati?"
"Perché ora tu devi ricordare Stiles e io devo prendermi cura di te"
Stiles rise, di immensa felicità

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