Stiles rimase li con le labbra ancora gonfie incredulo, non riusciva a darsi una spiegazione, si era sentito così bene, fin troppo, ma quando il lupo lo spinse via per andarsene, si creò in lui una forte angoscia dovuta all'insicurezza dell'atto, si sentiva enormemente sbagliato ma al contempo si sentiva ingiustamente sbagliato, si fece carico di un grande senso di colpa, credeva di aver mandato messaggi sbagliata e che il lupo l'avesse baciato solo per pietà o solo per la difficile situazione che stavano vivendo, Stiles si sentiva arrabbiato, deluso, sentimentalmente morto.
Non riuscì nemmeno a piangere, per quanto credesse ingiustamente di aver sbagliato avrebbe voluto vivere quell'emozione altre centro, mille volte ancora, avrebbe voluto vivere quell'istante per tutta la vita ma la confusione nacque soprattutto dal gesto avventato del lupo che dopo giorni di grandi attenzioni in un momento così delicato l'aveva lasciato da solo, a distruggersi e a litigare con i suoi pensieri, a dividersi tra la sua pare umana razionale e la sua parte animale, ormai creatasi in lui dopo tutti questi anni.
Derek corse fino a casa dei suoi genitori si sentiva davvero una merda, aveva lasciato Stiles lì, perché non poteva più essere un egoista doveva allontanarsi e per quanto i suoi sentimenti verso l'uomo si facessero sempre più forti, il lupo stava vincendo sulla parte umana di Derek e lui non poteva permetterlo, combatteva contro la sua sfrenata voglia di esternare tutto il bene e l'amore riservato al ragazzino. Ma Derek non poteva e in quel momento la cosa più giusta gli sembrò sfogarsi, Derek iniziò a piangere, pianse come non faceva da tempo, da molto tempo.
Si sentì esageratamente vulnerabile ma non si colpevolizzò non cercò di ritrarre indietro le lacrime, era solo, in casa sua, quella che era davvero casa sua si sentì tanto al sicuro da poterlo fare.
Avrebbe voluto stringere il ragazzino e dirgli che era la cosa più giusta perché alla fine era la cosa che più desideravano entrambi ma sapeva che l'amore vero e quello forte non ti permette di essere egoista, non ti permette di mettere il tuo bene davanti a quello della persona che ami e allora in quel momento la cosa più giusta da fare era lasciare andare Stiles.
Ritornare a trattarlo come un semplice amico ma questo gli impediva di accarezzargli i capelli la mattina presto, abbracciarlo ogni volta che il ragazzino non riusciva a dormire, privarsi dei grandi occhi caramello che lo facevano impazzire e limitarsi a sfiorare le sue labbra solo nei sogni. Era frustrato, Derek si sentiva sentimentalmente morto
Stiles nel frattempo aveva già raccolto le sue cose e chiamato Scott per farsi riaccompagnare a casa. Non parlò durante il viaggio non disse nemmeno una parola e questo distrusse il cuore di Scott che si ritrovò a rivivere la grande tristezza dell'amico.
Appena varcò la soglia di casa abbracciò il padre che non vedeva da ormai parecchi giorni il qual non si preoccupò dopo il ritrovamento del figlio, Scott gli aveva spiegato come stavano le cose e lo sceriffo si sentiva sicuro a saperlo coccolato tra le braccia del branco.
Stiles continuava a non parlare, salì in camera sua, appoggiò il borsone che aveva con sé sulla sedia e si stese sul letto.
Solo quando si sentì sicuro iniziò a piangere silenziosamente, era un pianto puramente triste, non esprimeva rabbia o risentimento ma solo tristezza.
Era ormai notte fonda quando lui comparve alla sua finestra.
ANGOLO AUTRICE
questo capitolo è privo di dialoghi perché ci tenevo a raccontare i pensieri dei due dopo il tanto atteso bacio
cosa succederà lo scoprirete nel prossimo capitolo
XOXO
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Total Eclipse of the Heart
Fanfictiontratto dal primo capitolo: Stiles distrutto dalla giornata, ormai passata la mezzanotte prese il suo cellulare trovandovi solamente alcune chiamate da parte di Scott e Lydia, che nel frattempo era venuta a conoscenza dell'accaduto e qualche messaggi...