Total Eclipse of the Heart

Capitolo VI

Stiles entrò in casa ancora sotto lo sguardo accusatorio dell'amico, nel salotto c'era ttto il branco e ovviamente iniziarono a guardarlo curiosi e preoccupati, ma nessuno disse una parola fu Lydia a rompere il silenzio "Ehm, scusate? Perchè nessuno sta più parlando" si girò verso l'amico e lo salutò, ma nessuno aveva ancora iniziato a dialogare, lo sentivano tutti l'odore di Derek

"Andiamo ragazzi, che sta succedendo?" disse la ragazza dai capelli biondo Fragola
"Dov'è?" chiese Theo
"Dov'è chi?" rispose Stiles mentendo
"Andiamo Siles sentiamo tutti la sua puzza su di te " questa volta fu Liam a parlare
Stiles non sapeva cosa dire, fu stupido da parte sua mettere la verità a rischio, ma dovette cedere, non gli piaceva mentire, soprattutto non ai suoi amici.
Lydia ancora spaesata continuò a chiedere "Ma di cosa parlate?"
"Di Derek Lydia, di Derek" disse l'alpha ormai stanco dell'insistenza della ragazza, che sentendo quel nome si ammutolì

"Ragazzi non chiedetemi nulla, non sarò io a spiegarvelo, se ci tenete tanto lui è qui in città, è tornato a casa, potete andare a chiederlo direttamente a lui"
Scott era deluso dal comportamento dell'amico, avrebbe dovuto dirgli tutto da subito, e invece Stiles l'aveva nascosto proprio a lui
"ragazzi scusateci ma devo parlare da solo con Stiles" disse Scott prendendo per un braccio Stiles e allontanandosi dal salotto

"Stiles, ancora?"
"Cosa? Stiles ancora cosa?" disse scorbutico, non solo il lupo l'aveva trattato male, ma ora ci si metteva anche Scott a fargli la ramanzina
"Stiles ha allontanato tutti noi, ha allontanato te, tu che gli sei stato sempre vicino, gli hai salvato il culo più di cento volte, non seguirlo questa volta Stiles"
"Amico non capisco a cosa tu voglia arrivare, era ferito e io l'ho semplicemente aiutato, perché è questo che fanno gli amici Scott, gli amici si salvano il culo, sempre, in qualsiasi caso"
"Stiles smettila di mentire a te stesso!" Gridò l'alpha esasperato "Lo sento amico, il tuo cuore quando si pronuncia il suo nome, quando si parla di lui, sento l'odore della tua tristezza e io non starò a guardare di nuovo la tragica e ridicola scena di lui che ti abbandona da grande menefreghista che è mentre tu ti deprimi, non sarò più spettatore di questo teatrino Stiles. Vuoi farti abbattere di nuovo? Prego fallo pure, però mi chiedo Stiles, quando ammetterai a te stesso di provare qualcosa per lui? Sei forse troppo timido o troppo vigliacco?"

Stiles rimase scioccato dal monologo dell'amico, sentiva una fortissima rabbia divampare nel petto, ma era stanco di arrabbiarsi, Stiles era davvero stanco di starli a sentire. Scott sapeva che Stiles rimase profondamente ferito dalle sue parole "Amico scusami non è quello che.." Scott non fece in tempo a finire la frase che Stiles già era fuori dalla casa, seguito da Isacc

Isacc fermò Stiles sulla portiera della sua auto "Sai che non voleva essere cattivo, è solo una brutta giornata, per tutti, vuole solo il tuo bene Stiles"
L'umano non rispose si limitò a salutarlo e ormai in macchina decise di tornare a casa.
Arrivato a casa notò l'assenza suo padre, si diresse verso la cucina si fece un paio di panini e scrisse un bigliettino al padre SONO STANCO, SCUSAMI MA PER QUESTA SERA NON CENEREMO INSIEME MA QUESTO NON TI DA IL PERMESSO DI INGHIOTTIRTI DI GRASSI, TI VOGLIO BENE.

Stiles si addormentò quasi subito dimenticandosi di chiudere la finestra, grazie alla quale il grande lupo scorbutico potè entrare facilmente in camera sua.
Era passato di lì per ridargli i vestiti, oramai casa sua e lui stesso profumavano solo di Stiles e che quelli quindi non gli sarebbero più serviti.

Ma lo trovò a dormire, Siles aveva un'aria distrutta ma non perdeva mai la dolcezza dei suoi lineamenti se pur più scolpiti. Derek si sedette a bordo del letto e gli accarezzò una guancia, convito che il ragazzino stesse dormendo
"Der..." emise Stiles prendendogli la mano e stingendola alla sua.
ANGOLO AUTRICE
HEYHEYHEY
QUESTO CAPITOLO PARLA DA SOLO NON HO NULLA DA DIRE HAHAHHA
AL PROSSIMO CAPITOLO
XOXO