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Capitolo 3

MarySol pov's
-Non così presto signorina
-Signorina?
-Beh dal momento che non so nemmeno il tuo nome penso che l'unico modo sia chiamarti così
-MarySol Jackson
Dissi sbuffando per poi sbattere violentemente la testa sul tavolo
-Odio queste cose..

Noa o come si chiamava stava parlando da quasi 30min e io stavo scarabbocchiando sul quaderno fingendo di ascoltare
-Bene MarySol, che ne pensi di questo brano?
-Molto profondo, mi piace il modo di esprimersi dell'autore
Avevo la testa appoggiata sul banco e non avevo seguito nemmeno una parola di quello che aveva detto il gigante
-MarySol potresti farmi il favore di ascoltarmi??
-Ma io ti sto ascoltandooo
-Non abbiamo letto nessun brano, dubito che tu stessi ascoltando..

Non avevo voglia di seguire, quindi decisi di mettermi a accartocciare pezzettini di carta formando delle piccole palline.
Chiusi un occhio, tirai fuori la lingua per concentrarmi al massimo nel prendere la mira; iniziai a lanciare palline fra quei bei ricci che sembravano così morbidi e mi facevano venir voglia di giocarci con le dita
-MarySol sei davvero snervante, potresti smetterla?
-Non riesco a studiare senza aver mangiato prima un gelato
Tirai l'ennesima pallina addosso al povero malcapitato che andò su tutte le furie.

Noa pov's
Non ce la facevo più. Non aveva il minimo interesse per quello che le stavo dicendo e nonostante i miei sforzi non faceva altro che tirarmi palline di carta
-Non riesco a studiare senza aver mangiato prima un gelato
Un'altra pallina di carta mi colpì sulla fronte.
Presi tutti i libri e li buttai frettolosamente nella sacca
-Preparati, andiamo a prendere il gelato così poi mi ascolti
La vidi sorridere come una bambina e balzare in piedi buttando roba a casaccio nello zaino
-Quindi dove si va?
I suoi occhi brillavano come mai prima d'ora mentre pronunciava quelle parole, altro che una tigre, ora sembrava proprio un gattino.
Sbuffai nuovamente, cosa mi toccava fare per avere un'annotazione positiva..

Uscimmo dalla scuola e la tigre mi fece notare il camioncino dei gelati davanti al parco vicino
-Gelati arriviamoooo!!
Mi prese per un braccio e mi trascinó verso il furgoncino, sentivo la mia faccia avvampare, nessuna ragazza mi aveva mai trascinato in questo modo.

-Ecco io vorrei un cono con 3 gusti: cioccolato, cremino e fior di latte. Ci metta pure la panna!!
Ci allontanammo dal furgone con i nostri dolci, lei super calorico mentre io preferivo rimanere leggero con un semplice cono alla fragola
-Andiamo nel parco! A scuola non possiamo entrare così e poi è più facile concentrarsi all'aria aperta

La osservai mentre trotterellava in direzione dello spazio verde, la sua chioma rossa che si muoveva con lei rendeva il tutto più affascinante facendomi rimamanere incantato per qualche minuto.
La raggiunsi con una corsetta leggera e ci sedemmo nell'erba a gustare il cono .
-Bene ora fuori i libri è tempo di studiare
Le sue parole mi stupirono, non avrei mai immaginato che avesse avuto seriamente intenzione di studiare solo dopo un gelato. Mi strofinai le mani per cercare di pulirle dai resti appiccicosi del gelato, cosa che si riveló alquanto inutile
-Tieni
Mi passó una salvietta sorridendo, chi se lo sarebbe mai aspettato che sarebbe bastato un gelato per addolcire la tigre?

Il pomeriggio passó senza troppi problemi, il gelato aveva funzionato.
Il carattere della tigre si era addolcito e il suo impegno nello studio risultó quasi impressionante.
-Mercoledì prossimo vediamoci direttamente qui, a quanto pare i gelati e l'aria aperta ti rendono una studentessa modello!
-Continua a crederci gigantee
Stava gridando dall'altro lato della strada mentre salutava con la mano.

Arrivato a casa buttai la roba a terra e mi buttai sul letto coprendomi con il braccio il viso.
La sua immagine mi era rimasta in testa e non riuscivo a non pensarci, era così carina mentre rideva, arrosii all'idea che da quel momento l'avrei rivista ogni mercoledì per darle ripetizioni.
Sopirai rumorosamente e sentii mia sorella entrare nella stanza
-Che succede piccolo Noa?
-Mira, penso di essermi appena preso una bella cotta.