Capitolo 5

41 5 2
                                    

MarySol pov's
- MarySol sei stata fantastica
Finì di pronunciare quelle parlore e mi sollevó in aria in un abbraccio
-Grazie
Sussurró timidamente

Quell'abbraccio inaspettato mi prese alla sprovvista, tanto che mi ritrovai con la faccia del medesimo colore dei miei capelli. Decisi di lasciarmi andare; affondai la testa nel suo petto e mi lasciai conquistare dal suo dolce profumo, il calore del suo corpo, le sue braccia forti mi avvolgevano e mi facevano sentire al sicuro. Mi sentivo benissimo.
-Non c'è di che
Sussurrai dolcemente per poi riprendere il mio solito tono da insolente
-Ora però fammi scendere prima che ci vedano e si facciano strane idee

Noa sembró rendersi conto della situazione e divenne paonazzo in volto, mi adagió a terra mormorando scuse
-Allora ci si vede sto pomeriggio eh?
-Ti aspetto qui alla biblioteca alle 13
Fece cenno di si con la testa e corse in classe, effettivamente eravamo molto in ritardo.

Noa pov's
Non sapevo cosa mi fosse preso ma all'improvviso l'avevo abbracciata. Era così piccola e fragile fra le mie braccia, ma estremamente bella con le sue guance arrossate per l'imbrazzo.
Quell'immagine era rimasta impressa nella mia mente, tanto che durante la lezione non riuscii a prendere nemmeno un appunto.

La mattinata passó in fretta nell'attesa delle 13. Suonata la campanella mi fiondai fuori dalla classe e corsi alla biblioteca dove la tigre mi stava aspettando.
Quando la vidi mi venne in mente quello che era successo al mattino, lei era stata la prima persona a difendermi e fui colto da attacco di timidezza.
-Hey tigre
-Giganteeee
Lei non sembrava avere il mio stesso problema, infatti mi si fiondo addosso abbracciandomi con le sue braccia delicate.
-Andiamo?
-Andiamo

MarySol pov's
Presi Noa per un braccio e lo trascinai, come da abitudine, dietro di me fino alla stazione del bus.

Dopo circa 15min di viaggio scendemmo dal mezzo e ci incamminammo per la strada che portava a casa mia
-In teoria al momento non c'è nessuno e quindi potremo pranzare in pace. Più tardi forse arriverà mio fratello maggiore
-Non c'è problema tranquilla

Entrammo nell'abitazione e posammo le nostre cose all'ingresso
-Allora che vuoi mangiare?
Chiesi mettendomi ai fornelli con tanto di grembiule scenico
-Non so, sorprendimi
Disse scherzando, mi piaceva vederlo ridere ma non potevo perdermi a guardarlo, scossi la testa e aprii il frigorifero storcendo il naso
-Frigo vuoto
-Uh tranquilla io mangio anche pasta al burro
-Sto scherzando scemo, c'è la pizza di mia madre in forno, devo solo accenderlo
-Io non mi sarei fatto problemi nemmeno con qualcosa di semplice tranquilla

Salimmo in camera e ci sedemmo sul pavimento
-Su su sbrighiamoci che ho voglia di giocare

Dopo due ore passate sui libri mi alzai per sgranchirmi le gambe.
Un sorrisetto apparve sul volto di Noa che scattó in piedi e mi gettó sul letto.

Noa pov's
La vidi alzarsi stiracchiandosi e subito mi venne un'idea; scattai in piedi, la gettai sul letto, mi misi sopra di lei, le schioccai un bacio sulla fronte e iniziai a farle il solletico.
Lei, che prima irrigidita dal mio comportamento, scoppió in una grossa risata contorcendosi per il fastidio
-Stronzohahahaha
-Non ti piace?
Sorrisi e smisi di torturarla, la guardai negli occhi, era davvero bellissima.
Le diedi un altro bacio sulla fronte
-Vuoi riprendere a farmi il solletico?
-No no tranquilla

La guardai nuovamente in volto e appoggiai la testa sul suo petto abbracciandola
-Non è molto morbido eh?
-Mmmm non saprei, dovrei toccare per averne la conferma
-Fa quello che vuoi
-Sto scherzando stupida, non ti farei mai una cosa del genere
-E quindi se io facessi così?
Alzó la gamba dal letto e spostó il ginocchio in un posto un po' più scomodo.
Merda.

Ꮐꮮꮖ ꮻꮯꮯꮋꮖ ꭰꭼꮮꮮꭺ ꭲꮖꮐꭱꭼDove le storie prendono vita. Scoprilo ora