Noa pov's
Eccomi, come un piccolo bambino al circo che vuole vedere i leoni.
Mi sporsi per osservare nella penombra una cosa ben più pericolosa di quei gatti troppo cresciuti.
I miei occhi si inumidirono al ricordo di quello che quel piccolo e innocente oggetto aveva fatto e per mia sfortuna stava per rifare.Era di un metallo così lucente, forse per tutte le notti che avevo passato a lucidarlo e disinfettarlo per evitare piccole infezioni.
Mi venne in mente MarySol, quanto dolore avrei potuto recarle se mai lo avesse saputo.
Più lo osservavo più mi sembrava che quel luccichio mi stesse come attraendo, ero ipnotizzato.Ormai allo stremo cedetti a quel mistico canto, la presi e con molta delicatezza e lo appoggiai sulle gambe.
Ad ogni taglio aumentavo la pressione, ed ogni segno era accompagnato da una frase di disprezzo nei miei confronti, come se mi volessi punire per quello che avevo fatto.MarySol pov's
Nei giorni successivi non feci altro che pensare a lui.Avevo smesso di curare il mio modo di vestire, giravo sempre con un semplice paio di jeans e una felpa nera. Avevo rinunciato anche ai miei tacchi e questo era il modo di esprimere il mio dolore.
Grace non faceva altro che cercare di estorcermi informazioni a causa del mio cambiamento improvviso, ma otteneva solo lamenti.Passarono i giorni e arrivó il giorno da me preferito nella settimana.
Aspettai seduta su una panchina nel parco, con la speranza che lui sarebbe venuto e tutto si sarebbe sistemato.
Il gelato che tenevo in mano inizió a colare sulla mia mano alla stessa velocità con cui le lascrime solcavano le mie guance.
Rimasi nel parco fino a notte fonda
-Quindi è solo colpa mia? Sono io la causa della tua sofferenza? Al diavolo!Raccattai mie cose e le gettai nello zaino, ero stufa di questa assenza.
Corsi a perdifiato fino al condominio in cui si trovava.
Era quasi una settimana che non si faceva vivo da nessuna parte e stavo iniziando a temere il peggio.Noa pov's
La lametta ormai era diventata una droga, un punto fisso.
Il mio corpo aveva bisogno di ripetere quell'azione, una, due, tre volte al giorno finché le mie gambe sanguinanti imploravano pietà.Come per magia era arrivato mercoledì, il mio unico pensiero era MarySol. Quanto avrei voluto correre al parco da lei e gettarmi fra le sue braccia, ma dopo quello che le avevo detto quella notte non mi avrebbe mai più voluto rivedere.
L'unica cosa che amavo era andata in frantumi come quando cogli un bellissimo fiore e poco dopo inizia ad appassire, fino a che, privo di tutti i petali, ne rimane solo lo stelo.
Io mi sentivo così, vulnerabile e con pezzi mancanti, come quel povero fiore.Ormai era tutto finito.
L'immagine rivoltante di Ellie era sempre nella mia testa; se ne stava lì dal mattino alla sera, le mie notti insonni erano accompagnate dalla mia povera sorellina putrefatta.Non mi era rimasto più niente, avevo deciso di rimediare ai miei errori e chiedere perdono alla piccola MarySol, volevo liberarla di un peso, io.
Scrissi un biglietto alla nonna, non volevo si sentisse in colpa, doveva farsi forza e andare avanti senza di me.
Pensai al modo più rapido e indolore per finire tutto ciò: la vecchia prendeva le pastiglie per i problemi cardiaci, sarebbe bastato prenderne qualcuna e mettersi nel letto a riposare per scivolare in quello che sarebbe diventato un sonno eterno.Mi diressi velocemente in cucina e aprii il mobiletto dove la nonna conservava i farmaci. Estrassi delicatamente il blister e misi cinque pastiglie sul palmo della mano destra mentre nell'altra tenevo un bicchiere necessario per ingoiare per piccole ma letali compresse.
Chiusi gli occhi e feci un respiro profondo
-Finirà presto, sta tranquillo fratellone
La voce di Ellie mi stava chiamando, finalmente avrei tolto un peso a tutte le persone e l'avrei raggiunta.
Chiusi gli occhi e portai la mano alla bocca mentre una piccola lacrima rigó la mia guancia.Angoletto scarabocchiatrice
SCUSATE PER L'IMMENSO RITARDO MA NON È ANCORA MEZZANOTTE QUINDI SH
Comunque, forse anche oggi sono stata un po' cattivella con i nostri poveri protagonisti.
Che succederà ora?
Lo saprete solo nel prossimo capitolo hahahah
A domani✨

STAI LEGGENDO
Ꮐꮮꮖ ꮻꮯꮯꮋꮖ ꭰꭼꮮꮮꭺ ꭲꮖꮐꭱꭼ
RomancePROLOGO Noa non è mai stato bravo a farsi amici, la sua timidezza lo ha sempre ostacolato. I suoi unici compagni sono i libri, dove passa la maggior parte delle sue giornate della sua vita monotona. Ma tutto sarebbe cambiato, quando la professoressa...