Capitolo 15

29 5 3
                                    

Noa pov's

Strinsi il bicchiere fra le dita

-Aspettami Ellie

Ormai potevo già sentire l'amaro sapore delle pasticche sulla lingua quando qualcuno bussò violentemente alla porta, dallo spavento feci cadere a terra le pillole.

Mi asciugai le lacrime, mi diressi verso l'ingresso e aprii la porta: davanti a me si stagliava una visione quasi angelica, MarySol era proprio davanti a me.

Era così piccola e fragile, con gli occhi arrossati, i capelli spettinati, non mi guardava in volto mentre accartocciava la maglietta in preda all'imbarazzo

-MarySol sei veramente t-

Non feci in tempo a terminare la frase che mi saltò in braccio

-Mi sei mancato scemo

MarySol pov's 

Mentre salivo le scale due a due avevo una paura immensa, il cuore mi andava a mille, non vedevo Noa da quasi una settimana e l'ultima volta che ero stata con lui mi aveva cacciata malamente dalla sua camera durante la notte. 

Strinsi le dita della mia mano tremante in un pugno e bussai alla porta.

Inizialmente dall'altra parte non udii alcun suono, poi sentii come se qualcosa di piccolo piccolo rimbalzasse a terra, poi eccolo lì davanti a me, bello come sempre, ma c'era qualcosa di diverso in lui : aveva gli occhi rossi, i capelli appiccicati alla fronte, la T-shirt sporca, i pantaloncini corti che non coprivano quello che lui aveva fatto.

I miei occhi si inumidirono al pensiero di quello che era successo in mia assenza ed istintivamente gli saltai in braccio asciugando le lacrime sulla sua maglietta pronunciando con voce rotta quelle parole che venivano dal profondo del mio cuore

-Mi sei mancato scemo

Noa pov's

Stringerla fra le mie braccia sembrava un sogno, e se anche lo fosse stato speravo solo di aver preso quelle maledette medicine della morte ed esservi addormentato con quella splendida visione. 

Sentivo il suo cuoricino battere e come per miracolo anche il mio riprese a vivere. Assaporai quel momento come se fosse stata la cosa migliore che mi fosse accaduta in tutta la vita; lei era qui con me, il suo corpicino caldo avvinghiato al mio stava come risanando tutte le ferite della mia anima. 

Dopo qualche minuto la feci scendere dalle mie braccia e non potei che notare che stava piangendo mentre mi guardava con espressione supplichevole

-Noa cosa sono quelle pasticche a terra?

A quelle parole il mio corpo si immobilizzò, ero come pietrificato.  

MarySol pov's

Sollevai lo sguardo dalla sua spalla, a terra erano sparse delle pasticche, sul tavolo del soggiorno era appoggiato un biglietto e vicino vi era un bicchiere d'acqua. Non ero nata scema, realizzai la situazione in un istante, se fossi arrivata anche solo un secondo dopo per Noa sarebbe stata finita. Iniziai a tremare e le lacrime tornarono a rigarmi il volto, strinsi ancora più forte quel cucciolo ferito.

Non riuscivo a vederlo bene in faccia a causa della vista sfuocata per il pianto ma lo vidi perfettamente mentre si irrigidiva al sentire le mie parole

-Noa cosa sono quelle pasticche a terra?

Improvvisamente  lo vidi accasciarsi  a terra con la testa fra le mani

-Non lo so che mi è preso, pensavo di non avere più nulla, la voce di Ellie mi stava chiamando. Pensavo mi odiassi, cosa potevo fare se la persona che più amo al mondo non mi volesse più vedere?

Sorrisi dolcemente, gli tolsi le mani dal volto e le strinsi forte, gli accarezzai i capelli e lo guardai in quei smeraldi con sfumature azzurre che si trovava al posto degli occhi

-Come potrei mai odiare la persona che amo?

Angoletto scarabocchiatrice

Eccomi qui anche oggi in ritardo yeee
Vedetela in positivo, almeno non sono stata poi così cattiva con i nostri due piccioncini che finalmente si sono dichiarati UwU
È stato un capitolo più breve del solito ma per vostra fortuna per oggi ho finito di torturarvi!

Ci vediamo domani, ciauuu

Ꮐꮮꮖ ꮻꮯꮯꮋꮖ ꭰꭼꮮꮮꭺ ꭲꮖꮐꭱꭼDove le storie prendono vita. Scoprilo ora