"Angelica, ti prego, dimmi qualcosa."
Lara ha la voce rotta. Sono mortificata per il mio comportamento e per aver rovinato un momento del genere, ma è successo tutto così in fretta. Finalmente ho le risposte che cercavo, finalmente posso smettere di scervellarmi, provare a mettere insieme i pezzi e incolpare il caso per la persona che sono diventata in questi mesi. Non è stato il caso, questo è certo. Ma aver ricomposto il puzzle proprio adesso mi destabilizza, non so come reagire. Vorrei solo poter fare finta di niente, ma posso davvero dopo aver realizzato una cosa del genere? Magari non dovrei, ma il fatto è che non mi sento pronta. Non mi reputo una persona forte e non è giusto che non possa scegliere quale possa essere il mio punto di svolta. Io non sono pronta a stravolgere la mia vita e non sono pronta a gestire tutto quanto.Voglio mettere tutto in pausa, ed è quello che farò.
"Cosa ti ha fatto questo pezzo di merda? Come ti faceva male?" mi chiede Lara, di nuovo.
Ho avuto uno slancio prima, ma non riesco a dirle cosa ci sia dietro, non adesso.
"Mi faceva male... quando mi mentiva. Io... io sapevo benissimo che non era sincero, eppure lui continuava a mentirmi. E mi ha fatto male, ogni volta." concedo io. Più che una bugia, questa la considero una mezza verità. So che quello che ho appena realizzato mi costringerebbe a non pensare al bellissimo momento che stavamo vivendo fino a un attimo fa, e non è quello che voglio.
"Tesoro... vieni qua." dice lei e mi abbraccia, stampandomi un bacio sulla fronte.
"Scusami se ho reagito così, non avrei voluto. E' solo che... io non voglio stare di nuovo come stavo in quel periodo." le confesso e lei scioglie l'abbraccio.
"Io non ti farei mai una cosa del genere, Ange. Questo lo sai, vero? Non voglio forzarti o altro, ci mancherebbe. Quello che è successo... è una sorpresa anche per me nonostante io ci speri da più di due anni, quindi non immagino cosa significhi per te. Però è giusto che tu sappia che io non sono lui e non potrei mai esserlo. E se anche io e lui avessimo qualcosa in comune (aiutami a dire che schifo),sarei sincera con te e non ti farei del male. Ma non perché sono una santa o chissà cosa, ma perché (e posso metterci la mano sul fuoco) quello che io provo per te non è quello che lui fingeva di provare per te. Lo capisci?"
Quasi mi implora con lo sguardo. I suoi occhi mi stanno chiedendo di crederle e so che si sta sforzando molto per dirmi questo perché non è da lei. O,quantomeno, credevo non fosse da lei, ma a questo punto non lo so più. Credevo che tutte le persone per le quali ha provato interesse durante questi due anni non fossero mai abbastanza per lei perché è complicata e non riesce a legarsi. Ma, a questo punto, sono costretta a credere che l'unico motivo per il quale non riusciva a legarsi ero io. Mi sembra tutto così assurdo. Se una settimana fa qualcuno mi avesse raccontato una cosa del genere, avrei pensato che fosse una storiella. Una bella storiella, ma pur sempre frutto di una mente molto ingegnosa.
"Si, è stato difficile da credere. Ma non per chissà che cosa, è solo che non mi hai mai lasciato intendere nulla." ammetto io e lei scoppia a ridere.
"Ma veramente tu eri l'unica a non essertene accorta! Chiunque aveva capito che ti correvo dietro come un cagnolino!" dice e io sono incredula. Possibile che fosse tutto sotto ai miei occhi ma io non mi sia mai resa conto di nulla? A quanto pare si, in effetti.
"Non è possibile! E ti dico anche perché: è capitato, e anche spesso adirla tutta, che io ti parlassi di... Alex... e non hai mai battuto ciglio!" affermo io, con fierezza, sicura di aver portato a casa il punto, ma lei non sembra essere dello stesso avviso. Fa una smorfia, scuote la testa e si scioglie i capelli raccolti.
"Cosa avrei dovuto fare? Mettermi a urlare e piangere perché stavi con qualcuno? Non avevi nessun obbligo nei miei confronti, quindi quello che provavo per te era un problema mio. Non potevo darti colpe se eri fidanzata mentre mi piacevi. Ne, tanto meno, potevo chiederti di smetterla di parlarmi di lui. Due amiche si confidano, avresti capito tutto se mi fossi mostrata scontrosa a riguardo."
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Sapone
General Fiction"Sei pulita, Angelica, non hai bisogno di altro sapone. Inspira, espira. Provo a godermi questa piccola vittoria, ma l'entusiasmo dura poco: li sento, i batteri che risalgono le mie gambe, raggiungono la pancia e finiscono sui polsi, lí dove lui str...