"Sei pulita, Angelica, non hai bisogno di altro sapone. Inspira, espira. Provo a godermi questa piccola vittoria, ma l'entusiasmo dura poco: li sento, i batteri che risalgono le mie gambe, raggiungono la pancia e finiscono sui polsi, lí dove lui stringeva quando non ce la facevo più e volevo andarmene ma mi teneva ferma come a dirmi che non avevo scelta. Inizio a piangere e le lacrime si confondono con l'acqua che non avevo ancora asciugato dal letto deturpato. Non sono forte, non ce la faccio."